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193. Dico primieramente, che affoluta- mente non fono difobbligati dal digiuno tutti quelli, che viaggianoa cavallo, in let- tica, cocchio, carro, Kc. non ellendo ne= cellario il lor viaggio, e durando folo un giorno: Scil dire il contrario e condabnato in quelta Propofizione 31. econ ragione ; perché y per Ículare dalla legge deldigiuno , e necellario , che fia la fatica incompatibile con ello: Sed lic et, che non e incompati- bile co'l digiuno , alfolutamente parlando, il caminar un giorno in cocchio» carro ác. Adunque quello, che camina in queño mo- do loloun giorno , non refta difobbligato dal digiuno.. 194. Dico per lecondo» che non Íi con- danna il dire , che il caminar un giorno a cavallo Ícuíla dall” obbligo del digiuno ris guardo ad una perlona di- compleflione si delicata , che quelto la travagli molto; la ragione.é ; perché la Propolizione condan- nata Ículava aflolutamente dal digiuno tut- ti quelli, che andayano un giorno a caval- lo : Sed fic ell , «che io non fculo affoluta. mente dal digiuno tutti quelli, che vanno a Cavallo , ma rifpettivamente quelli , che fono di si fiacca compleflione , che un gior- no di viaggio a. cavallo li travaglia molto : Adunque non li condannail dire, che e feu. lato dal digiuno quello , che camina un giorno a.cavallo , a riguardo d'efer cosi fiacco di compleflione , che quelto lo trava- glia molto. 195. Dicoperterzo, che né meno ficon- danna il dire, che quello, che per molti gior- ni continuati camina a cavallo in un viag- gio neceflario, e difobbligato dal digiuno g perché la Propolizione condannata parla di quello , che camina folo un giorno , 4 in viaggio non mecellario; 82 io.parlo di quel- lo , che camina molti giorni, de in viaggio necellario ; ma quantunque creda non fa quelto condannato, avverto peró , che non per andar molti_giornia cavallo , «e ellere il viaggio necellario , (i fcufera dal digiu- no , eccetto fe vi concorre altra circoftan- za, chefacciail viaggio molto grave, e do- lorofo: V..G. il Corriere , che corre la poíta, 0 quello , che é neceffitato caminare con molta fretta , eporta la cavalcatura di tfot- to, 0 in cali fimili : Torrecilla fopra queña Propofizione, num. 16. ma , le quello, che travaglia moko a contihuare il viaggio pid giorni, fi trova altresi debole, fiacco, e di - “Propofiziome XXXI. Condannata . 547 poca robultezza , quantunque fi fermi qual- che giorno , non fará obbligato a digiuna» rein virtú di quelta condannazione, lecon- do quello » che lalciodetto di lopra mum. 190, in firme. 196. Dico per quarto ,.che nó meno fi condanna il dire y che quello, che camina a cavallo un giorno in viaggio necellario- , fe non trova competente cibo, non e obbliga- to a digiunare; perche , le quello , che fe ne (tá in fuacala, non avendo modo di far un palto competente > e fufficiente, non é obbligato al digiuno , molto meno lo fard quello , che viaggiando non trova como- ditá di farun palto competente, e fufficien- te: Efe dimandafi 3 quando fi dirá y che non ve palto fufficiente per digiunare ; rifpondo , che alcuñi diéono y che non fa- rá ballante, quantunque vi fia pane , frut- ta, elegumi; Bcaltri affermano , che quello e fufficiente y come pudo vederíi in Balleo Verb, Fejunium2. num. 6. 8 in Leandro del Sacramento part,3, trat. 5. difp. 8. quef, 42, e.43. Perú há da parlaríi con diltinzione : Se il Soggetto £ robulto , $ ulo a mangiar cibi grofli, direi , che gli baltano legumi , frutta, epane; feé delicato, de ufo a cibi migliori , egli há da eler dannevole il man giar Íolo legumi, pane, e frutta , non fard quelto fufficiente paíto , né fara obbligato a digiunare. 197. Dico per quinto , che in quela condannazione non fi parla con quelli, che fanno viaggio a piedi, ma, a cavallo; come colta dal Telto della Propofizione condan- nata : e cosi reflano colla loro probabilitx l'opinioni , che avanti di quello Decreto probabilmente Ículavano dal digiuno quel- li, che viaggiano a piedi : Da dove y in= feriíce , che non fi condanna il dire , che quello , che vá a piedi tutto il giorno » non € obbligato a digiunare ; né quella , che dice , che quello , che wi tre leghe a piedi, non ellendo (olito, $ ufo, Be een= do delicato, refta difobbligato dal digiuno ; ne fi condanna il dire, che quefti , Che van=- no a piedi , non fono obbligati a d giuna= re > quantunque il viaggio non fia necelfaa rio; né meno fi condauna il dire, ch. quelli , che vanno tutto il giorno per le flrade , 0 piazze , vendendo, e rivendendo, non fona obbligati al digiuno : Vedafi Leandro Jupra que. 99. perché la Propolizione condanná= taparlaya del viaggio non necellario y che Á Mm 2 faceya
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