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la medema malizia Ípecifica del fuo ogget- to; Atqui gli oggetri di Sodormía , polluzio- ne , ebelialita íi diflinguono di fpezie: A- dunque anche fi-diftinguono di (pezie i deli- derj d'eíse cole : Sed lic elt, che i peccati di ípezie diftinti devono fpiegaríi nella con- feffione: .«Adunque quello, ch'ebbe delide- rio efíicace d'aver polluzione, belialitá , 0 fodomía » deve fpiegarlo nella confelfione, Lo íieíso dico della dilettazione moroía , che fi há circa la polluzione , lodomía » d beftialitá, che , quantuaque fia probabile, che quello y che 4 diletta morofamente in qualche. Donna, none obbligato a confel - lare lo ftato della Donna, quando nella ua diletrazione prelcinde dalla formalitaá di tas. le (lato + [econdo che d: Mi: selle Conferenze trat,2, feét, 5. Confer. 1. $2. mum. 16. To quefti peccati peró contre natura eorre al- tra paritá , edevono fpiegaríi y fe le diletra- zioni moroíe furono di fodomía, 0 beltiali- tá, 0 polluzione : Vide Dianam parr. 9. tratt, 6. refol, 3. 154» Dico per- lecondo , che non (fi con- dannano Popinioni-, che dicono + che non € neceísario Ípiegare nella confeflione , fe quello, che commifle fodomía , fú agente, O paziente ; fe s'ha commelsa con huomo, % con Donna; «fe queíla era Vergine», 9 li- bera 5 né Vopinione , che dice , che nella beltialitá non e neceísario (piegare la [pezie dell animale; Sic Torrecilla malls fue Conful. tesrat.9. fopra quefia propofizione 24. 14m, 2, e 3. perché quelte opivioni mr parer , fono molto diveríe dalla condannata ; e per la me- dema ragione mon (i condanna -l'opinione ». che dice, che quello , che conobbe lodomitix camente una parente y non éobbligatoafpie- gare nella confeñione la circoltanza della pa- rentela , fecondo y che riferii mel Dialogo Part. 1. Hat. 6, cap/2. mum, 9. pag.75. e 76. Ne (í condanna Vopinione , che dice, che quello , ch” ebbe polluzione con penfiero, e dilettazione in diverf oggetti di Donne , noné obbligato adire nella confeone lo fla» todi tali Donñe., quando non ebbe deliderio dipeccár con else, ma leteneva nel penfiere ad majorem deleétationem : Vedaf anche queíta dottrina mel Dialogo cap; 1. prope finem,, 2:02, 8. pag 74. 155. Dico per terzo , che , quantunque non fia qui condannata Popinione , che di. ce , non efser peccato mortale tangeres, vel fricare pudenda animalium 3 quantunque - Propofizioné XX1V.e XXV .Condanirata”. 537 lia conintenzione videndi eorumn femen 5 pl» ché quelta opinione difta molto dalla propo- lizione condannata : non tenjo perú per ve. ra queíta opinione y mabensi il contrario con Bonacina Tom, 1,q44/ 4» de matrim, punél. 9, mum. 15. perche quelti actj fono molto olce= ni, oppoti molto al dettame della ragione, provocativi , 6% eccitativi della lufluria , e movines ti fenfualis. Adunque taliarti, 402 fricationes y hanno da condannaríi per pecca= to mortale. 156. Per ultimo m'é paríobene notar al fine di quelta propolizione y che parla de peccati contro-natura y quali ia molti Ve- Icovati foglionorifervarfi, ó tutti, dalcuno d'elh; chele li riterva il caío con quelte pa- role: Quello , che commo:so A pectato. contro natura y magyiormente con beftie 5 come é con quelle (elle parole nel Velcovato di Pam- plona nel caío 25. s'intenderi rifervarú la polluzione , fodomía , e bellialitá , come lo notai nella 1, p rte diquefa Prat. nel trat, 11. Appendice, cafo25, Nota 25. paz. 276. Quan- tunque il R. P, Fr. Emanuele della Conce- zione mel fuo tras, de Panit, difp, 6. quef 11. num, 879. 880. (5 foeguent. giudichi per pid probabile opinione la (ua, nella quale dice , chein quelto calo non (iriferva la polluzione volontaria , St efleriormente procurata ; pera che di quella , chefolo procede dal peníiere , odiletrazione interna volontaria , conviene con me sel num. 885.chenon e rilervata: Ho. primoociona la dottrina di detto Padre nel uogo citato, perquefto non mi trattengoa refutarla quidi nuoyo. PROPOSIZ. XXV. CONDANNATA. Quello , che hd avuto.copula con libera, Jfoddisfa al precerzo della confejfzone , dicendo y bd coma meo conuna libera grave peccato contro la cafiird y fenza fpiegara la copula, 257. pyo primieramente , che quello, che há copula con Donna libe- ra y non [oddisfa al precetto dell'integrirá della confellione, dicendo: commiái con li. bera peccato grave contro la caítita , ma che tobbligato a fpiegare la cepula ; 8 11 con= trario € quello , che ( condanna in quella Propofizione 25. la ragione¿, perché quan= tunque Varto interno. , 4 eterno collituin Ícano un peccato in uumero; peró , ció nor oftante quello , che peccó clteriormente » non
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