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della legge , come anche infegnai nelle Con. fer.trat.2.Sebl. 4. Confer.2.S.1. num. 7. , 145. Dico primieramente; quello, ch' el- fendo obbligato al digiuno» lo traígrediíce a uantunque non fia per diíprezzo , né-di- fbbidiénza y ne per non voleríi foggettare al precetto, pecca mortalmente; dc il direil contrario e ¡il cala condannato in quetta propofizione : la ragione e , perché le leggi Eccleíraítiche inducono obbligo di peccato mortale, quando la materia e grave, e lin tenzione del Legislatore e d'obbligare a col- pa mortale : Sed fic eft y che il digiuno e materia grave y e la Chieía lo comanda con intenzjone d*obbligare a peccata mortale y lecondo che coíta dall*ulo, 4. intelligenza comune de' Fedeli: Adunque il digiunoob- bliga a peccato mortale: Arqui: quello, «che tralgrediíce una legge, che obbliga apecca. to mortale ., pecca gravemente, quantun- que non la trafgredilea per-difprezzo , ne dilubbidienza, né per non volerú foggettare al precetto:: Adunque:pecca gravemente quello , ch” eflendo obbligato al digiuno; lo tralgrediíce, quantunque fia fenza difprez- zo, né per dilubbidienza, né per non voleríi loggettare al precetto. 146. Dico per fecondo., che non fi coná dannano lPopinioni , che ícufano;, dal digiú- nos alcuni perPetá, altriperl'infermita , € altri perla fatica, ¿altri peraltre caufe : la ragione é chiara ; perché la: propofizione condannata: parlaya di quello: ,- eh' elendo obbligato al digiuno , lo traígrediva lenza diíprezzo : Sed fic et, che quelte opinioni non parlano di quello , che e obbligato al. digiuno y ma di:quelli che. fono fculati per altri principj: Adunque quefte opinioni non: íi condanmano.. 147: Da. quella. conclalione- s'inferifco. no i cali feguenti ; niuno de” quali (1 con- danna in quelta propolizione. 1. Popinione che con altri giudica probabile Baíleo. verb, Jejunium 2. mum. 6. che iwecchi di feflant' anni, quaotunque fiano robufti , non fono obbligari al digiuno. 2, Popinione, che ae rilce Leandro del Sacramento Dart.3otrat. 5. difp. 8. 4.19..che dice , che'le donne,. per invecchiare-pid prello., che gli buomini, réllano libere dall' obbligo del digiuno ,. arrin vando a cinquant'anni ; il cheé pid: probas biles le hanno partoriti higli.3.Vopinione, che dice, :che: quello; che dubita ,+ (e há CoImpiti 1 ventun anni, e fatte le dovute di- o Propofizione XXII Condaunata. Fgenxze non pud ufcire dal dubbio , non é ob=- “Anda A SS $353 bligato a digiunare . Diana P. 4. traf, 3. re= fol 24. Vero e ,:che cosii vecchi, come i giovani, quantunque 1' era li Ículi dal digiu- no , fono obbligati a non mangiar carne i giorai proibiti. 4. ladotrrina, che inlegna, che glinfermi > e convalelcenti non fono obbligati adigiunare, equelto, quantunque abbino contratto per loro colpa | infermitá: Neé meno [ono obbligati quelli, che patiícor no debolezza di: ftomaco + che non ponno pigliare la quantitá neceflaria d'alimento all ore determinate di mangiare; Leandro ¿bi. q. 25. Né tampoco. (> condamna |'opinione, che dice , che quello, chee dilpealata per infermitá di mangiar carne, non e obbligato, alla forma del digiuno. Enriquez /ib.7.c4p.13. num. 12. Ne Popinione, chedice » che quel- la, che non puó dormite , fe non cena, non e-obbligato a digiunare : Giovanni Sanchez melle Selet. difp. 5qnum. 13. 148. S inferiíce anche non efler condan- nate-l'opinioni, che fcufano i pellegrinis e vaghi dal! obligo di digiunare ¡ giorai. par» ticolari, che (i digiunano. per. legge [pezia- le-ne' Territorj-; per dove pallano , come pudo vederí nella mie C onfer. trat. 3. Coñ= fer.s.S.2. muma10.em . Ne fi condanna il dire , che ipoveriy che non hannoalimento baltante, per far un paílo ragionevole , non fono obbligati (a 'diginnare: :- Azorio part; Y, lib.7. cap.17. 9.7. Né menoú condanaa l'o- pinione, che dice ,' che la moglie non pecca, rralafciando il digiuno. per tumor della Lua poca Íalute, d deformita , 0 paura .grave di fuo Marito , che non le permette- digiuna- re; né il Marito » che digiunando simpolli- bilita á poter pagare il: debito conjugale : Bonacina Tom, 2. difp, wit. de pracgplis Eta clef.qúeft. 1, pundl.le »: um. 14. Ne d'opino- ne, chedice, che quello, chenondigiuna, ftimando. d'aver cauíaballante s che lo [cuí , quantunquesin-realtá lá cauía non. fia fufhi-. ciente-s 'nonspetca-operando icon buona fe- de; Bonatina ibid: num; 20, Sd. verb. Fejtón ni, BUM, 14. Ne Popinione,. che inflegna., che-quello., che fente grat difficolta in dia giunare: procedente: nonda. vizio di gola 5 madall' aver troppocalor naturales che-cau: la gran voracitá sunon e obbligato:al digiuno y Leandro del Sacraménto pare. 3. 1rat.s.difp 8, quef. 140. poa eno, 149. Cosl. anche: s'inferiíce dal. adesto*» che 00n;(: condanna il dire; ,.che-quello..,, LE che o AA API, > uy y dei A h PP. do EA A a A >

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