BCCPAM0001175-5-0100000000000

Leia : e lord ALSld NC 534 Trat.XVI1S piego'delle Prop.Condida Alef VI, peril Beneficio»! il modo co! quale dopo il Superiore lo conferilce.,. fi chiama intlitu- ziove : quando-il Beneficio li dá per elezio- ne, fi chiama confermazione il modo, eo!l quale il Superiore vi concorre- :. e quando appartiene al Velcoyo y Y Prelato Ecclelia- ítico. dar ¡il Beneficio -,: fenza che preceda prelentazione , 0 .elezione, il modo , coll quale lo conferiíce y fi chiama collazione?. Permutazione €, quando un Beneficio fi da per uo'altro , c00 autoritá del Superiore le- gittimo: e relignazioneé , quando con auto- rita del. Superiere. (cede il Beneficio a favor d'altra perlona. 140: Dico primieramente » quello ; che diceva la Propofizione condannata era , che il Padrone ,0 Elettore del Beneficio poteva len- za operare contro la giuítizia, dar il Benefi- cio per danaro; e (¡ fondava in quelto, che non di eligeva il-danaro per. il Beneficio ,; ma per Putile, chain tal Beneficio appórtava al Beneficiato : e perché non era obbligatoil Pa- drone a dare a tal perfona il Beneficio, ma che poteva liberamente darlo a chi gli piacef» le; eche perdarlo a quelta períona determi- natay alla quale.non aveva obbligo , poteva pigliare. dettapecunia: ¡il che tutto fi condan- na per praticamente improbabile ; perche niuno puó pigliare interelle per quello, che non éfuo:; Atqui Untile tempofale: del Bene- ficio: noa € del Padrone, che pofla-goderlo: Adunque non puo pigliar interefle per quel- Jo: Paltros quantunque il Padrone non fia obbligatoa dare il Beneficio alla tal períona determinata : e peró-necellario , 8 obbliga- toadarlo adaleuno: Adunque nen puó rice- vere interefle per darlo a quello particolare, perche quelto lárávendere la grazia . 141. Dico per fecondo , che y quantun- , que - nella Propofizione condannata non fi dicevá; le-eraSimonia, d lafciava-d'efferla, dare 1l Beneficio per pecunia , ma che folo affermava , chequelto non era contro la gia- ftizia, pesó há. da diri» che non folo é con» Aro la giultizia , ma anche Simonia , almeno di diritto umano y H dare il Beneficio per interelío.: Ia Torrecilla fopra queja, Propo» fzione 22. nm, 142. perche per legge umana li. proibiíce come; Simonia, la ricezione del la pecunia per caula de' Benefitj Ecclela- flici y: Adunque «Lara. Simonia y almeno contro la legge mana , £e il Padrone non di gratis dB io ) ma riceve per ello prezzo. mr € + ' > 142. Dicoper terzó, cl ellendo Sima A operando contro la giultizia mn riceve prezzo y per dar il Beneficio á bligato a reflituire quel prezzo» che ha a vuto» perché non ha ticolo alcuno perrito, nerlo; quello, chenon ha alcun titolo, py ritenere Paltrui: deve rellituirlo+ Adun ¿ quello, chericeve prezzo y: per dar 4 Ben ficio , deve reltituirlo: E quantunque al E ni vogliano, che quelto abbia da cefituiráal medemo», chediedeildanaro, fe 1 Giudice non dichiara per fentenza altro; il vero e; che há da rcftituirti alla Chieía: Vide Baf. leum Verb. Simonia 7» MUM. Y. Perché jp Ca Mligo della Simonia , alia quále Cooperá quel. lo, che diede il prezzo, e privato della faco]. tádi ritenere y €ricevere detto danaro. 143. Dico per quarto , che non fi CON» danna per Simonia , né contro la giulizia quello , chefi fuole piglrar perle Bolle, $ Si. gillo » quandó 41 di il ticolo del Beneficio né mena quando. nella permutazione dál Beneficio» fi-riferva con “autoriti del Supe riore qualche penfione quello y che avevá piú pingue rendita') nesaleri molti cali, che tiferis nella prima part di quefa Prat. trat. Y6, num. 174. 3 fequent, pag. 242. perché tutti quelti cali [ono molto diverl: da quello, che conteneva la Propolizione 22. che qui li don- danna: > Y PROPOSIZ. XX I1I. CONDANNATA, Quello , ¿be trafgredifce il digiuno Ecclefrafiico, al quole¿ obbligato ,. non perca: mortálmente, Je no'l fa per difprezzo , 0 difubbidienza, per mon volerf foggetrare al precerto; 144. (CC Uppongo primieramente, come co: E S fa certiflima , e di Fede, che nel- laChiefa: vé poteltá, per fondar leggi y che obblighino a colpa grave, e: che de faéto vi fono «molte leggi Ecclefiaftiche impofte; che obbliganoa peccato mortale; e quali condi- zioni-4i ricerchino ,+acciocche-obblighino y li puó vedere nelle Confer. parr. 1. trat.3.Com feri32 Sa. mum. 2. Sappongo per fecondo, che quello, che trafgrediíce la legge Eccle- fiaftica y cheobbliga a péccato: A e <a grayemente , quantunque mon la cral- grediíca per difprezzo : come difli' elle m4 Lonfer.. sbid. num, í' ethe il peccato veniale ex genere fuo y palla.ad elfer:mortale ex 4 denti y quando li commetse. per dif della

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz