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$30 Trat.XVI 1,5 piego delle Prop.Condda Ale Vu PROPOSIZ. XIX. CONDANNATA. Non pecca il Marito, che di fua propria auto. rita ammazza la Moglie y, che coglie in adul. terio, 120. Suns , che le leggi civili non condannano il Marito.» che am- mazza la fua propria Moglie- , che coglie in attual adulterio ; perche come quelte leggi (1 fondano ia prelunzioni , e li pre- fume , cheil Marito-operi in quello cafo mollo da veemente dolore, e non da ven- detra , né malizia , per ció nen calligano Puforicidio commeflo in fimil cafo : E da qui cavaño-alcuni y che fará lecito al Marito nel Foro interiore ammazzare la Moglie ritrovata in adulterio ; perche nel Foro elteriore no! condannano, ne caltigano le leggi. 121. Dico primieramente ,-che pecca il Marito , che ammazza di lua propria auto- ritá la Moglie, che ritrova in fragrante de- Jitto d'adulterio; $ il dire il contrario, e il calo condamnato in quelta Propofizione : perche , quantunquefía lecito l'ammazzare . per diffendere il proprio. onore; há peró da faríi coHa moderazione della tutela incol- pata : Sed fic ets che il-Marito » cheam- mazza fua Moglie colta in -attuale- delitro d'sdulterio, di Íua propria awroritá., non a la moderaziove dell'incolpata tute- la : Adunque peccas Provo la minore, per- ché la moderazicne dell'inco'pata tutela €, quando non y'e altro. mezzo per la difeía: Sed fic ell -, che ¿l matito puó per imézzo del Giudice eaftigarefua Moglie , Sc in que- lo modo confervare 'indennitá del tuo ono- re : Adunque ammazzandola di fua propria autoritá pones alla moderazione dell'incol- pata tutela. 122. Dico per fecondo , che quantunque quelta Propolizione non parla in -proptj«ér- minico'| Padre, che ammazza la figlia, .che trova in attuale fornicazionej pero per Pi- -dentitá della ragione há da giudicarfi altre- -si per illecita queíta occifione, poiché mili» ta la medema paritá ; e puo il Padre ricu- perareil difonore, che gli f+, per via di git> flizia fenza farfela di propria mano, am- mazzando la figlia”: Adunque facendolo di lua autoritá non oflervarebbe il moderame del!” incolpata tutela ; Lo fteflo há da dirú del Figlio, che ammazzafle la Madre , 9il Fratello, dla Sorella , per ritro a tual dones d'adulterio, irc eg : nongli elecito ammazzarli di £ Pra ay toritá . E ptr bo) 12. Papa o y che qu né imeno. parli quelta Propofizion mazzar Vadultero , che áí pame in a delitto colla propria Moglie: má la períon che li ritrovó colla Figlia, Madres Stella? in attuale adulterio, d fornigazione; ha ; ró. da dirá lo ltello , che se detto della Mu, fs Balo, 0 Madre , 0 Sorella, che non lecito Pammazzare Vadultero, cheri trovó con alcune d'elle in brutrure d'adak terj , O fornicazione ; perché- la ragione , e paritá , che milita in amma». zare dispropria autorita la Moglte, Figlia: Madre, 0 Sorella , li verifica in amIvazza. re la períona, che hi ritrovó con effein ateval ES a 124. Dicoperquarto, chenonli conda na, ne lará peccato , fe ilMaritodi Er pria autoritá aromazzalle*la Moglieritrovk ta in attuale adulterio y fe lo «facefle tral portato da un primomotod'ira , lenzaalem > naavvertenza ; € le folle lolo femipienas la rebbe Íolo peccate veniale-: elo teflo dico di quello , che 'ammazzalle coll'iteflo: moto d'ira la Figlia , Madre*, Sorella'y Y Come lice y che li ritrova melV'atto del peceato: a ragionee chiara; perché ogni peceatoli da eflere volontario , elibero : Sed fic ell; che non € volontario, :é libero l'atto , che fifiin primo moto d'ira5' fenzaalcúña avvér- tenza , come-diíli ne/le mie. Conferenze parte 1.3rAb; 2, Sebd. 1,Comf.3.$. 1. nm Ln. 3. Adunque, fe il Marito ammazza dipro- priaantoritá la: Moglie» Figlia, Madre , 0 Sorella, che ritrova in actuale adulterio, d -fornicazione trafportato da primo moto ;, € Áenza alcuna ayyertenza » non pecthera ; € le Pavvertenza folTe femipiena , fará peccato weniale; perché P'atto fará femipienamente Jibero, come dilli el inogo ciraro delle Conft- ig i a í ad '“s135. Dico per quinto > 100 lo danna ¿l dire, che le il Marito folle Giudi- ce, potrebbecondansara morte la fua pro- pria Moglis, il di esiuleliteo Soros BES ménte ¿ € quantunque nonfofle Giudice, fe > pr avendo Sa; E te-la ie per quelto o» lac gnalle al Marito y accio foffe elecutorede- la fentenza) ne- meno fi. condanga il dit»
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