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¡ Prelati Regolari , né come Prelati , “né come - Regolari hanno piurifdizione fopra i Secolari , né quelti fono fuoi Sudditi * Adunque non pomo in «elsi elercitare la giurifdizione «'affolvere fenza «approvazio- ne dell Ordinario : «la confeguenza prova , :perche la giuriídizione d'aflolvere non pud elercitarli , le non ne' Sudditi da fuoi Prelati 5 0 da <hi averá dal Prelato d'efi Suddiri commiísione per quefto: il Prelato Regolare mon € Superiore de' Se- colari ; e non effendo approvato dall'Ordi- nario » non. ha commiísione fopra «d' eísi: Adunque non pudil Prelato Regolare allol- vere i Secolari lenza l'approvazione dell'Ordi- nario; rro, Dico per [ettimo, che'il Parrocho, 9 Curato non puó efporre un Sacerdote femplice non approvato, a confeflare i fuoi Parrocchiani : cosi lo tiene con altri Bar- boía de poteft. Epifcop>parr, 2. allegar. 25. mum, 25. perché, fe il Parrocho potelle dar commilsione al Sacerdote femplice di con- felíare le fue pecore » potrebbe anche dar- gli commifsione per eller egliíteflo confelsa- to: Sed fic elt , cheil Parrocho non puó dar commifsione al Sacerdote femplice , acció pofla confeísare lui medemo , «come cofta dalla Propofizione 16. condannata : Adun- que né meno potrá- dar commifsione al. Sa- cerdote femplice di confefsare le fue peco- re, € Parrocchiani: lP'altro, perche non vé Jus comune , né particolare , dal quale cofti aver il Parrocho facoltá di potercommettere la confelsione delle fue peccore al femplice Sacerdote, che non e approvato dall' Ordi» nario: Adunque ke. PROPOSIZ. XVIL:CONDANNATA. E' lecito al Religiofo , 9 Chierito ammarzare il Calunniatore-, cbemiñaccia di pulblicare grati delitii di lui . > delia fua Religione, quando non: vi fia aliro modo di difenderf ; come non pare vi ía, feilCalunniatore > de. terminatorinfacciare 5 predetrá delicri al Re- Ligiofo , 9 fua Religione in prefenza d' buomini molto graviy fe non Pammazza. TIL, SUrrongos che a nitina perlona pri- 2) vata € lecito ammazzare un al- tro , te non co'l moderame dell incolpata tutela, cioé, quando attente tutte le circo- flanze del luogo, tempo, eperíone, non vé Propofizione XV 1H. Condannata. 527 altro mezzo per la difeía, che Vammazzare: Suppongo per fecondo , che nonfolo € leci- to l'ammazzare fervato quefto «moderame della tutelaincolpata, perdifendere la pro- pria vita » ma anche per difeía dellafama, e roba confiderabile: dico confiderabile , per- che per difenderé uno Ícudo oro , non Á puó ammazzare il ladro; come dilsi we/la prin ma part di queja Pratorrat, 1O.num,123. pag. 232. 112. Suppongo per terzo , <be la Propo- fizone condannata conteneva due cole: Puna , che eralecito al Religiolo , + Chieri. co ammazzare qualfivoglia, che minaccial- le d'infamar lui, d la tua Religione , pub- blicando alcuni delitti gravi , quando non vi lia altrornezzo per riparareaquelto danno ; Laltra parte , che conteneva la Propolizione «<ondannata y erail dire, che non í giudicava ellervi altro rimedio , per riparare a queÑli danni) fenon l'ammazzare, quando ¡l Can lunniatore e difpoflo, erifolutoa rinficcia re tali delitci al Religiofo , d pubblicare i di- fetti gravi della lua Religione in prelenza di erfonedi molta autoritá., 113. Dico primieramente , che quella Propofizione reíla condannata , come im- probabile , e fcandaloía fecondo Je due parti, che hd detto , che contiene 5 £ in quanto a queíte due e praticamente falía: Si prova ¡o quanto alla prima parte? per» che il Religiolo , e Chierico devono per la lor profefsione , e flato imitare lamanfuetu. dine di Criíto Signor Noftro5 Sad elsi fpe= zialmente fú detto quel Difcite a me, quia mitis fum , Er humilis corde y Marth. cap.1r., Sed fic et , che la maníuetudine di Crifto e rendere bene per male, beneficj per ingiu- rie , perdonandole, e non vendicandole 1 Adunquenon e lecito al Religioío, d Chieri¿ co ammazzare quello , che minaccia qualche infamia , quantunque non vi lia altro mezzo per la difeía. Provali anche la falíitd della Propofizia- ne condanmata in quanto alla feconda Par» te; perché + quantanque il Calunniatore fia determinato di pubblicar quelle infamie., vi fi pud riparare per altra via , lenza am- mazzarlo : Y. G. colle perfualive di períone d'autóritá, con minacciargli la ginflizias 0 ricordargli, 8 imprimergli il timor di Dio . eper altre molte firade: Adunque e falfo 44 dire, che quando il Calunniarore e deter- minato di pubblicare i delitti in o sd 1
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