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dl A A - A -: — pon AS ds 1 pa APP E > O «ex PP ARI A A de pil a | pá A out ici ze 2 e Ja pe $14 Tratt.XV. IT.S piego delle Prop.Cond.da Ale fs Y Y oflie; quando nella Chieía non (ida a Mi- n'ftri, fecondo quello, che hó detto di fopra erat. 12. £ap. 3. part.3. fub num. 37. perche quelo Decreto della Congregazione folo parla colle Chieíe, Luoghi pii, € [uoi Am- miniftratori. PROPOSIZIONE 1X. CONDANNATA., Dopo del Decreto P'Urbáño VILT. puo il Sacer. dote y al quale ff. danno da celebrare alcune Meff+, foddisfare per un' alero, dandogli mi. mor limofina della ricevuta, trarterzendo per fe Paltra parte dello fipendio . 61. (CUppongo , che nel Decreto d'Ur- bano VIII riferito di fopra» fi de- termini ancora» chenon fia lecito al Sacer- dote , al quale fi danno alcune Mefle per tanto hipendio: V./G. a due reali , farle cele- brare da altri, dando loro minore ftipendio; V:G:unreale, d'unreale.e mezzo , tratte- nendofi il refto per le: acfimiliter (dice) om» ne damnabilelucrum ab Ecclefía removere volens probiber Sacerdori y qui Mifam fufcipit cele brandamcum:certa eleemofina y ne eondem Mif- fam alteri , parte ejufdem eleemofine fibi retama ta, celebrandam commitsar , 62. Dico primieramente y chequello , che diceva la Propolizione condannata era , che non oltante queílo Decreto d'Urbano , po- teva ilSacerdote , al quale fi davano alcune Melle , tratteneríi parte dello ftipendio, e darle a celebrare ad un'altro» dandogli mi- nor limofina : il che giultifimamente 4 condanna , per effer un lucro abbomineyo- le, e cofa iniqua , voler negoziare , € far guadagni fopra cola cotanto Sacra ; Valtro perche fi fuppone , che non abbia titolo al- cuno , acció il Sacerdote fi ritenga quella parte dello flipendio : Sed fic eft , che mai e lecito tratrenerfi )'altrui fenza ti- tolo alcuno : anzi che e contra la giufti- zia, Ec obbliga alla reftituzione: Adunque c. 263. Dico per fecondo » che: quantunque la fentenza di Bordone apud Filgueiram ¿» Cen. Pontif pag 151.quale anche cita Torre» cilla mella 2. imprefs de. fuei confule. trat 3. confule. 9. difhc.2. fub num, 18. $. Advierro le fecundo y diceva, non effer peccatomor:ales ma veniale, € fenza obbligo di reftituire s ¿dhuc dopo il Decreto d'Urbano VIIL il sitcuerí il Sacerdote: parte dello lipendio » dando ad altro la Mella per Binor limolina+ il che , benché non fiegua Torrecilla e ma peró con Prado, che non fia condan da Alellandro Vil. in queíto Decreto: Ao: ché , dicono , la Propolizione condannata affermava', che il Sacerdote poteva trate. neríi quella parte di Ilipendio: lecitamentes. lopinione di Bordone, dicendo, che yema. catoveniale, non dice, cheéleciio ; perchá lecitoé quellos che e elente da ogoi colpa; Adunque non relterá condannata quelta ; nione di Bordone. . lo giudico.» che non lolo , non fi poffa praticare quell' opinione , ma di piú che (ia condannata in quelta Propolizione d'Alef fandro: e la ragione, perche le Propolizio. ni condannate , che ufano quelte parole (4 lecito , permefllo, fi puó, 4ec.) fiscondan. nano fecundum fubjeótam materiam . Se la materia della Propofizione in colagraves li condanna come peccato mortale, le-leggie. ra, come veniale y come difli nella £. part, della Prat. nella 4. impreís. fatta.in Burgos enell' imprefs. 3. fattaio Saragola trat?. 11. fi mum. 5. e Sedetto di fopra nel £rat.-10. pags 211.1um.7. enellealtre impreflioni moder= ne , dove fi potranno vedere i fondamenti diquefta dottrina: Sed lic elt, che la mate. ria di quella Propolizione 9. é grave: Adu que reíta condannata lotto peccato moflas le :la minore e certa ; perche lo ftipendio ordinario d'una Mefla , che (uol' effere due reali, puóeflere materia Jeggiera , € peca: to veniale ritenerlo vutto , o parte dello ma la Propofizione condannata non diceva una Mela in fingolare, ma molte, edi molte altresi parla Popinione di Bordone ( che le folle di quantirá leggiera, non fi dubitereb» bedellafuadorrrina: ) Adunque la materia della Propofizione condannata e grave: Adun- que, quel pote Sacerdos , sintende condan- nato, comeillecito gravemente, € n00 (olo venialmente 64. Molto meno pollo affentire » che non li condanni l'opinione di Bordone » 1 quanto all“efimere dall' obligo di rellicui» re quella parte di flipendio, che li trattiene il Sacerdote, che di ad un'altro le Mel per minor Jimofina : perche quelta Propo- fizione di condanna , come coía contrafia alla giuftizia»: Adunque fi condanna comé cola, che voleva fculare dal! obbligo di e flituire: Pantecedente (i prova : perché ritenere fenza titolo la cola altrui,> o ah
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