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il penitente di denunziare il Confeísore » che lofollecitó ad twrpia y fecondo quello, che hó detto nello fpiego della Propolizione antecedente, eriferii nella Prat. p. 1. trat.6. cap.10. in tutti ci puó il Confeísore folle= citante , fenza contravenire a quelta con- dannazione , aísolvere il penitente folleci- tato fenza | onere di denunziarlo: La ra- gioneé; perché la Propofizione condannata parla , quando il penitente há obbligo dide- nuoziare : Sed fic elt., che quando há opi- nione probabile , che lo fcuía da quefP'obbli- go , non há il penitente obbligo di denun- ziarlo: Adunque ne'caíi » che il penitente probabilmente fi (cufa dallonere di denunzia- re , potrá il Confeísore follecitante afsolver- lo fenza 'obbligo di denuuziarlo. PROPOS1Z. VIII. CONDANNATA. Pub lecitamente il Sacerdote vicevere duplicas to fipendio per una MejJa , applicando a chi = ladimanda la parte fpezialiffima del frueto, ebe corrifponde a quello, che celebra, equefo anche dopo del Decreto d'Urbano VIII. 51. D' quefta materia dello (lipendio del- le Meíse ho parlaco di propolito in quello libro Jupra +trat.12. cap 4. part. 3. pag. 347. num. 144. Y f2q. dove Íi potrá ve- dere pid diffufamente; qui folo tratteró il nece(sario per l'intelligenza di quefta Pro- polizione condannata ;, e per maggior chia- rezza fuppongo primieramente: Ghe veun Decretod Urbano VIH. cheriferiíceCheru- bino nel 'Bollario, Tom 4. adconf. 43, Urba- mi VII e Baíseo Verb. Mia 7. e Filgueira nello fpiego di queña Propofiz. VIII. pag. 123. (6 fra. Nel qual Decreto frá Paltre cole4i deter- mina , cheil Sacerdote non polsa ricevere per una Melsa due flipendj » quantunque fíano tenui, A incongrui. $2. Suppongo per fecondo , che (tipen- dio- giuíto , e competente fi dice quello , che e taísato per Coltituzione Sinodale , 0 dal Velcovo , d dall' ufo ricevuto ne' Ve- fcovati y e che quefto ftipendio lo pon- no ricevere » non folo i kSacerdoti po- weri, e-bifognofi , ma anche i ricchi, € comodi; e che il riceverlo non e fimonia, poiché quantunque fi dia per la Mefsa, che e cola: palo» efsendo lo fipendio cofa temporale; perd come non fida, né Íirice- ye per mododi prezzo, ma di limolina pst 512 Tratt.XV 11.5 piego delle Prop.Cond.da Ale 11. il foftentamento del Sacerdote ragione y nee fimonia lod ica riceve . Da néchilo 53. Suppongo per terzo ; Sacrificio della Mela e de il frattode chiama generale , 8 e quello, che a per leneceflirá comuni della Chi pica Sommo Pontefice , Prelati, Re e, peril lalmente per tutri i fedeli viyj ] ad Paltro é il frutto medio , che alcuni HS mano fuftanziale , $ altri (pezial ode quello, che há ex opere operato j] de della Melsa , e corrifponde a' fas > di Giesú Grillo, e quello, che digiofizi E ve applicaríi per chi offerifce Jo Qipendi della Meísa: Paltro frutro e quello beb chizma fpezialiflimo , e cotrifponde y riti del medemo Sacerdote ; Siccome de lo, che fa altre opere di pietá , come Cola mofine, digiuni, penitenze » eflendo in zia , merita y e loddisfa per ifadigedaiteos per gli altrui, fe per altri oferifce quebo opere buone; al medemo modo celebrando dá elercitando quelt' opera di tanta pietá , merita > e loddisfa il Sacerdote , ellendo Ñ grazia ; e-quelta foddisfazione , che corrilz ponde alla fatica, 8 elercizio del Sacerdo. te , li chiama frutto [pezialifimo: e y'é que- (ta differenza frá quello fruttos 4 ilmedio; che il medio fi guadagna, quantunque il Sas cerdote y che celebra, non fa in grazia:; ma Íe non éin grazia , non guadagoa íl frut- tofpezialifiimo , .che ad ello aveva da corril- pondere. 54- Dico primieramente , che il Sacer- dote non puó per .uua Melsa ricevere due ftipendj y quantunque fianorenui, 8 incon- grui , benché applichi per chi gli diede uno degli ftipendj la parte media del frutto, € per quello , che gli diede 1'altro, la parte (pezialifima ; che corrifponde al Celebran- te; 8cil dire il contrario e condannato per improbabile , e Ícandaloío nella Propofzio- ne 3 Sic Torrecilla in Conf. trat, 4. Confut. 9. num, 3..enun. 6. ela ragione €, perché » quantunque Alelsandro VIH. folo parli de- gli flipendj» fenza fpecificare , le rem, congrui : Urbano VIIL peo elprelsamen: te dichiaró ; che quantunque fiano tenuls non palfano riceverfene due pér una Melia: Adunque > rimettendol: Alelsandro nells condannazione di quefta Propofizione YE bano , fi raccoglie chiaro , che condat- na per improbabile il ricevere per una Me
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