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PP. AS cisne a A AAA A $02 Trat.XV. 1.5 piego delle Prop.Cond.da Ale VR PROPOSIZIONE 1. CONDANNATA. L'buomo in niun tempo di fua vita? cbbligata a far arto di Fede , Sperama y £ Caritd in vired de Precersi Divini fpertanti a quee wirto., 6. Uefla Propofizione fi' dá mano col- la Propolizione 16. che condannó Innocenzo XI. quale diceva , che la Fede nou cadeva fotto precetto fpeziale , che ob- bligafle ad ella, e colla Propofizione 7. com dannata dal medemo Pontefice, qual' affer- mava , cheVPatto di Caritá folo obbligava , quando avevamo neceflitá di giuflificarci > e non v'era altro mezzo per quello: Tutte queíte dottrine fono falle , 82 improbabili, e deve affermarfi, che per Precetto Divino obbligano perfe gli atti delle virtú Teolo- giche; il checofa dalle Sacre lettere, poiché della Fede dice Crifllo per San Marco rap. 16. Oui vero nen credideris y condemnabitur: Del. la Speranza lo dife San Paolo, ad Rom.cap. 3. Spe falvi fabti fumas : della Caritá lo repli- co Crilto nel Vangelo di San Matteo, “ap,22, Diliges Dominum Dem tuum ex FotO corde suo, (e. 7 7. Suppofto quelto , dico primieramen-= te , che in quelto Decreto non (: determina, quando obblighino i precetti Divini della Fede , Speranza, e Caritá ; perche folo fi condanna jl dire, che P'huomo in. tutta la vita non dobbligato agli arti di quelte virtú, fenza determinare , quando obblighino i loro precetri: Dal che cofta, che nooli condan- mano Vopinioni, cbe dicono , che non v'é obbligo di far atri di Fede, Speranza , € Ca» ritá , quando l'haomo arriva all'ufo di ra- gione ; né-che v'e obbligo di far quell' atti 3n tutti ligiorni felfivi, né meno nelle Fe» flivitd folenni» né altre opinioni fimiglian» tia queñte; perche la Propofizione condan» nata negava quell'obbligo per tutto il tempo della vita; e quell' altre no'l negano per tutto quelto tempo , mafolo peralcuni tempi de- terminati. 8. Dico per fecondo , chez quantunque in-quelto Decreto non (i determiniil tem- po fio nel quale obbligano gli-arti delle vir- tú Teologali , há da dirfi ,-che obbligano per fe almeno mna volta ' Anno, come diff nella prima parte della Prat. trat. 1. cap.3. num. 16. 6 /eq. pag 15. eVafferma Pietro di Ledel- ma > parlando della Fede , Pars.2. frat.1. cap 8. Concl.4. edella Speranza ¿b; 2. cap. 4 Concl 6, e della Carica pri 3. cap 9, fub.Concl.5, $. Dico per fecomta 8 1: prova; perché iprecetti Divini della E fellione, ecomunione , che per fo er pr determinati , in quanto al tempo del los obbligo , la Chiela determinó , che op gaflero una volta 1 Anno : Adunque pe dogiudicato per prudente, 4 accerióyi Chieía, chequei precetti Divini della ; feflione , e comunione obbligaflero y de nounavolta , lara altresi giudicio prud > 1d ao il dire , che i precetti Divio; elle virtú Teologali, obbli : anno una volta. . z TON 9. Dico per £erzo » che pliartj irtd Teologali obbligano al el dens : V.G. quando occorre qualche de tentazione contro d' elle virtú y e Giodica mezzo necellario, per vincerla il firme at. ti elprefíi , allora obbligano per adridenss la ragioneé , percbé quello; cheé obbligato a confeguire qualche fine, e anche obbligato a Cercar 11 mezzo neceflario per il tal fine: Sed fic elt, che l'huomo e obbligato a non dar allento alla tentazione , che S'oppone contro le virtú Teologali : Adunque an- che lará obbligato a farne atti efprefli, quan- do:il farli e mezzo necellario per vincere-la tentazione : Se pero vi fofle altro mezzo per vincere tali tentazioni , come confels larli, farorazione , leggere libri Spiritualis in quelto calo non obbligheranno per atcis Jens gliatti delle vireá Teologali y per 00 correre alla tentaziones perche , quando io hó duémezzi per con[eguire il fine , pollo eleggere liberamente quello= mi piace, le non mifi comanda efprella , edeterminata- 2 qualcheduno in particolare: Adunque Cc. 10. Dico per quarto ; quello , che per non far ati délle virea Teologali-, quando Vobbligano per accidens y acconfentiíce alla tentazione: , non commette due peccati mortali ;Uno contro la virtú , che tral gredifce; e Valtro contro il precetto di fat atto di quella virtú, mache folo commette fin peccato contro quella virtá , che tra gredilce: V. G.viene una tentazione contro la.Fede , eper non armarí l'buomo con un atto di Fede , confente nell'erefa 5 no commette due peccati mortáli) ma uo Íolo d'erelia : Perché , quando una cola fi 00 manda Íolo , come mezzo per un'altray til greden-

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