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vii Preambolo,, peccati: avverta peró di non fare maicerte dimande troppo curiofe : $ impertinenti > (ingolarmente in materie oícene, e di fenfo : mai moftri vifo catcivo al Penitente , né lo trarticon, afprezza , né eli dica parole rigide , néle riprenda prima che abbia finitala (ua confeílione., quale rerminata potrá conamore, ecaritá elortarlo all emenda y COf- reggendo c n dolci , € viveragioni i di lniecceffi; E, néperchéeil Pe. nitente dica di non efleríi confellato in tutto l'anno , lo riprenda 4u- bito , ne allora glidica cofaalcuna , ma perfezionara la contellione, potrá fargli capire quanto difforme fia in un Criítiano palíare tutto Panno fenza confeflaríi ; deve , évero,tratrarecon foavitá , e dolcezza i poveri Penitenti; con Donne peró , come non deve eflere troppo ifpi- do, e ruvido, cosideve guardaríi d'elferecroppo tenero, e quaí lu- fioghiero nelle parole; atrefocché quelto potrebbe mettere-in qual. che rifchio da temeríi , equelle, < il Confellore medemo; in fomma con quelledeve praticare gravicá, mafoave; foavirá y. ma modefta., a ral che fía la gravitá gradita, e la loavitá cautelata: nel dare la peni- renza guardili d'eller accettatoredi perfone: Sia Giudice retro , Che. 4i regoli lu” procelío de” delitti, e non fulla qualirá della perfona ticca > o povera,-nobile,. O plebea. Il reíto laício alla prudenza di cialchedu. no, Gall cfperienza y. che pin infegna di qualliGa Maeítro . ás 19. Una. delle pi principali ollervanze , che devono avere: i Padri Confeísori , edi vivere una vita aggiuftara y ne"coftumi Sanci, enella converlazione edificativa; poiché facendo il contrario, non ayeran. no Dio inloro. ajuto, che gli afiftaco'l luine Gngolare della verio tá , ne prelo del profíimo efficacia alcuna. le loro:eforrazioni, me- nando vita rilalata. Il. Confellore , che.non vive. bene, fará ini. mico di Dio, í avendoper nimico Dio,.che e fonte di vericá; non puó prometterí diconfeguirla , quando le ne rende manifeltaménte indegno . Dono del Cielo € il lume di conoícere le qualitá- delle colpe; la prudenza, per diriggere. le colcienze ; la difcrezione , per applicare a” Penitenti coníigli falutari; e le altre prerogative.ne :el. íarie, per foftenere il fublime, e daboriofo:miniftero di Padre Spi» rituale : quefti doni Celeftiali inqualche maniera shanno da meris tare , Sá in moltiflime (1 demerirano.,.e perció «deve temerfi:,-che Dio nonli fofípenda. 11 Proflimo ancora , che vede le (corretre azio» mi del Confeísore, come há da flimare 1 di lui infegnamenti ? co» mé far,conto della fua dottrina ? che calo fará de” fuoi coníigli ? con che guílo , e genio gli anderá a? piedi.? Se al Miniftro man- cala grazia , € meceísario , che ancora gli manchi la carita, la quale lá non ( diftingue dalla grazia medema , come infegna il fot» tlifimor$Scoto , o fe pure fi diftingue , come infegna Angelico Dot- tor San Tomalo , e: almeno compagna fua individua; e mancando la. caritá-mel Gonfeísore , e chiaro , che non applicherá co?! necelsa- rio zelo al Confefionario , € pin che chiaro , chei fuoi configli po- co

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