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contrizione, qual'e di due fortiz una e con- trizione perfetta, e Valtra contrizione im: perferta, chefi chiama attrizione. 2. Contrizione perfitta: ef dolor de pecca- sis afumprus propter Deum fummé dileétum, cum propofito confitendi ¿E non peccandi de ce- tero. Contrizione imperfetta ,' d attrizione; efi dolor de peccatis afumptus propter fedita- sem peccati , vel timorem inferni y Ec. Una delle due eneceffaria; e quallivoglia delle due bata per il valore ,.e per il fiutro del Sacra- mento della Penitenza , quantunque la con- trizione perfetta fia piú Íicura . Ma S'avver- ta , che Pattrizione naturale mon baíta , € necelfario , che fia fopranaturale : attrizione naturale e, il dolor de' peccati per qualche motivo natufale : v. g.quélloch' avelle do- lore de' fuoi peccati per Pinfamia, che glie v'e feguita , 0 perche hanno privato della fanitá , roba,.0 altre cofe temporali , fi di- ces chela fua attriz onéé naturale; e quelta non balla, come dilli nella prima parte trat.1O. Mum,2,21. Pag, 250. $. 1L Motjvi per la Contrizione. de peccari. 3 C Tutti quelli, che peccano , fono NA ignoranti y dile y elfendo Gentile, il Eilolofo: omnis peccans efignoranis :perché non vi farebbe al mondo né pur Pombra del peccato , fe il peccátore riflerrefle 211 im- menfa bontá).che co'l fuo peccato -offende: Phuomo pid favio, 6 accorto, quando pec- ca fimette nel numero degli ignoranti y poi- ché non confidera ebié quel Dio, che”gerra dietro Je £palle,co'l fuo peccare. Inquelta taccia € incoría V. S. poiehe há peccato : gran mentecaggine e flata offendere il Sommo Bene; 4 e forzola neceffitá di fentir Je col. pe commelle contro una Maellá cotanto amabile . 4.. Ha ofíeío V.-S. il fuo Dio , che la cred dal nulla, potendola lafciare nello ftato , dove fono rimalte migliaja di- creature pofibili,; esla pole nello ftato dell efilenza . Non íi contento Dio di lolo crearla, aggiuníe un altra grazja ingolare > che £ú di faria huomo Ai ragione , potendo farla bruto ;; albero, planta, pietra , terra , verme vile ¿ € Ichitofoz la fece huomo , che e fua imagines! capace di goderlo eternamente :-poteva crear- la cieca, mutas-forda ,monca , deforme 496 Trattato XVI. d altri frati, E U ficj particolani. Itroppiata, f=tua, e con mill altre ¡ zioni, e la formó perfertiffima, AN tenze , e ne'feníi . Poteva crearla fa Ro bariy Gentili, Turchi, 0 Eretici, ela 0 fra' Cattolici; poteva privarla di vita Fez do ancor rinterrata nel ventre di Cha Mi dre, elediede vita, e tempo di ricéy Santo Sacramento del Battelimo. Le de E la vita» e glie 'há confervata fin' vo ora : K in che V. "ba mois ora S. V'há impiegata ? 13 impiegata in offenderlo , in pagate con 5d gratitudini tanti beneficj , in moltiplicara. gli ingiurie in ricompenía di tante gredi! poteva la Divina Sua giuflizia farne la ven detta , che meritavano ¡ peflimi foi tracti: potevas fenza farle alcun torto, averla gía condannata all inferno. Ma', oh gran ee tá, ebonta di Dio ! "hi tollerata, Phi Tok ferta fino a quelt' ora. Replicáva Y? $ offeíe a Dio in ricompenía de' fio benefi. ej y e Pimmenío fuo amore hi ricompenfx to le fue 'otfefe 'cón nuovi favori; Oh quan- to deve V. S: fentire l'aver óffelo ún Dio$ amabile! : ». 5. Non sé contentata la benignita del Signore d'averla folo fofferta, e diffimulati gl ingrati fuoi tratti ; ne folo fi contento di perdonar generofo a chi pentito gli chiedé mercé : aggiunge il uo amore Maggiori mi- fericordie”,- chiama il peccatore , quando quelto diduififcorda : mon há V. S. veduto trá Vorride- tenebre del fuo peccato i lampi di luce celeíte , ch” entravano a dilingan- nare il cieco fuo cuore? Che penía foflero quei latrati della” propria cotcienza ? quel rifalti del fuo: interno, fenon voci di Dio, che lo chiamava , per fvegliarlo dal profon- do letargo della colpa? Correva Dio dietro alla fna auima , quando la fua anima fogel- va da Dio : Gridava Dio al cuore, quando il cuore gli ferrava in faccia la porta , pe non udirlo=: Infondeva Dio raggi di luce nello Spirito, quando lo Spirito voleva vi- vere fepolto nelle tenebre : Oh Bonta ¡nfi- nita ! óbr Signóre ) quanto é mai grande il voftro amore | Avete forfi bifogno y Día mio”, delle 'creature? No , “anzi le ei fono quelle; che nón ponno refpirare € la Vollra «Divina afliítenza : come Yunque difapplicate le creature si poto 2pptezza: nos, e ftimano la voflra potenza ? Perché ron confiderano “la voftra grandezza? 0. me lOsnipotenza voftra' patifica eccei a: li colle creature? Perche fono infinite le vollre

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