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e , : E a DA ps Y 494 Trattato XV 1.d altri fati,E) U ficj particolayi, P. Alle voltes Padre, era piú ditres e guattr' ore . C. Lo faceva per vera » e lola neceflica? P. Non fempre;. alcune volte potevo tra- Jafciarlo . C. Cofa fervile, e proibita ne' giorni di Feíta, eil cucire; efarálecito, occorrendo lafolaneceffitá : v. g. cucire uo lutto per un” Interro , che all'improvifo accadde, $ con- eorrendo alcun' altra di quelie caufe, per le quali elecito lavorare in giorni fellivi. Ve- dali la prima parte della mia Prat. trato, 3. cap. 3, num 10, E sawverta di palfaggio , che iSarti per il loro Ufficio precilamente non [ono Ícufati dal digiuno ne giorni di precetro ; comiedif- li nella Bratica loc cit. cap: 3. edico neltrar, 17. feguente nello fpiego della propofiziona 30. condannata.. == CAPÍITOLO IX DW'aliri fari, Y Uf particolari, Er non fare troppo diffuifa , e leía Popera.,. raccoglierd con brevitá in quéñto Capito- lo gli obblighi fpeziali d'alcum Ufhicial: divi- fi peri 6. feguenti. $. L De” Pittori, 43. pra gravemente i Pittori , che danno ad: alcuno: il: fitrátro della. períona , che egli brutalmente áma . Azorio in inf. Moral Tom. 2. lib. 2: cap. 18. 40,9. Bonácina Tom. 2. difp, 2. de peccar. quel. 4. pare, 2, Y. Unte. num. 29: 8 anco peccano quelli, che indifferentemente dipingono, e wendone imagini profene , che provocato abrutture: v. g. Donne ignude , 4«c Quel: Te pitrure, che non fono taflate dalla legge, né comune eltimazione , per eflere fingola- ri , ponno venderle pér quanto porno Ca- várne , fenza frode , né dolo: Vide Dianam a 8. refod. 56. Quantunque aléuni ttori Ículino dal digiunoi Pittori ; io pé- ró giudico, che la fatica di dipiugere-non fia incompatibile col digiuno di fua natura; benché riguardo ad aleurii Soggerri facchi, e di de compleffione polla efferlo :-Itá: Leflius Mb:q de jah cap. 2. dinb. 6. num. 43; Per lecitoconcede Si Verb. Befum +; aim, $. a” Pittori il -delineare imagini in e; Fella; ma non il dipiogerd? ' Prtiiad di done perlecito il dipingere, fe 4 fa tl ricreazione , d per imparare : Tt3 Abgelu dc alii, quosrefert Palaus Temoz. tras 9 Z obfero. Eeft. difp.2. p. 5. num. 6. 8 altri (de cedono , quantunque li faccia per ¡l lucro: Siccum Cajetanos 8 aliis Layman Tomoz. lib. 4 tras 7. cap.2. num 4 ¡Vchenon ten per improbabile : Ma Savverta, cheif ma. cinare ¡i colori e coía fervile, e ñon pud farf in giorno feltivo. $. FL De Pefcatori, e Cacciators, 49. EZ Probabile, che le leggi, che prota. bilecno la caccia, e pefeañe mon. ti, efiumicomuni, fiano penali;“eron ob. blighino nel Foro della cofcienza + ma “fe il. Cacciatore facefle colpabilmente damno a fee minati, É ad altre cofe, pecca contro la. giuílizia y con obbligo di reflitúite : Equato tunque i Dottori parlino con qualche varió. tá fopra il peícare, e cacciáre fe fiáno cole- fervili; per me tengo, che loliano, eche fono proibite in giorni feftivi: Sic Fagundez, «altri, che citas e liegue Palao fupra mio, 9. Si limita nella pefca, che fi fi con canna, che quelta non e proibita in giorno di Fella: il pelcare i Tonni» che hanno (oloil lor pallaggio in temni determiñati, fi concedes per non perdere Poccafione di pefcarglia fuo tempo : Se fiano [cúfati dal diginnoiCac- ciatori, € Refcatóri, ha da giudicarí, fe- condo, che fará maggiore, 'ó minorela tica, chefanno , e la robuftezza delle perlo- ne, che sefercitanoin quello minilleró ; il che hada (piarfi da quelli, ché hanno per im- piegoil<acciare, d pelcare; ma quélli, che lo fanno- per lor guíto, ericreazione, non ro'arrentarei d'afferire, chey quando occor- reildigiuno, poflano andar a cacciare, dp Ícare » e liberar con quelto dall'obbligo dí digiunares quantunque non ignori , che al: cuni diranno, Che quello non e operar con frode , ma un fuggire il precerto . Vedal Machado Tom, 2. 445. 6. part, 8, eras: 9. deci. 24, per sobr. a pr
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