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Preambolo. XXXVI effer trattatida rei; oltre dichele parole , che dice ad ei il Confello- re, le dice come lóftituto di Giesú Crifto , « il Penitente pid dotto faprá, che € cosi, e con maggioreaggradimento, € profirto fentirá elortarfi, diquello faranno gl indotti, Signoranti, che non conce: pifcoño Peminenza del Perfonaggio, che allora f il ConfeBore : Ser- viranno ¡ñoltre derte eforrazioni ad alleviamento del Letrore , che colla varietá di quelte digreffioni, e co” pafcolo di nuove dottrine, che vi Sinfegnano , refterá follevato dal tedio. | 37. Acciocché, ne il Penirente fi [cordidi confeTare Je colpe, che há commeffo contro Pobbligazioni del fuo ftato particolare; né il Confellore di dimandargliele, avvetrto, chei Sacerdoti fi ponno accu- fare nel terzo Cómandamento de” diferti comuelh nel recitare PUfkcio Divino, “e nel'celebrare la Mela ; 1 Parrochi mel quarto Comanda- mento delle ommifñioni del loro Ufkcio, nell'amminiftrare i Sacra- menti, predicare, Ótc I Miniftri de" Tribunali nel quarto , 0-nell* ot- tavo; Quelli , che hanno teftificato, nel fecondo; Egli aleriMiniftri nel quarto; e cosi palfando 1 dieci Comándamenti fi conchiuderá il procello della confeffione lenza'il pericolo che trafcorrano fenza ela- melPobbligazioni proprie generali, “9 parcicalari y che fiano: Le Per- fone Religiofe non fogliono confellaríi peri Comandamenti , mabensl per penfieri, parole, “Gopere, 0 peri tre punti de? peccati commelí contra Dio , contrail profhimo, e contra sé ftefío. 18. 11 modo co Y quale deve portarí il Confeflore nel Confelfio» sario ¿' trarrano A lungoi Sommitti; iodiró con brevitáy che primie- ramente deve: dimandare 4 Dio per mezzo della fua puriffima Madre Maria Santiffima Signbra Nóftra , lame; per foddisfare al fuo obbligo , Ecindrizzaré falla Gcura ftrada del Paradifo Panime. “Ha da procurate di fuggire gliangoli, e cantóni; che d'ordinario fono folpetti má metteríi A confeffare in Tnógo decente, e pubblico, emai cale , O camere private, févza urgente necefitá: Tenere gli occhi Ki in ter- ra, non guardare in faccia il Penizente, ne maidimandargli chi egli E; nédiqual luogo , ñécomefi chiama; e fe lo conofce , difhmular- lo ;'e moftráre di non conofcerlo: non eller facile in chiamar quefto , e quell*altroa confeñlari: fare ogni poffibile , acció troppo non s'ac- colti Ja gente al Confeffiónale per 11 pericolo vie, che polfano fentire qualche cofa della tonfefione, « il Penitente per timore di quefto non occulti qualche peccatos non lafciar6 predominare dalla palho- ne di confellare le Perfone:ricche,-e- lafciare le povere , confelÍare Donue;“e Jafciare: gli Hoomini, né moftrare d'aver fretra ,: ne dire al Penitente,che fi [picci; perche, néil Penitente relta foddisfatro del» la lua confeftióne., oltre di che-lafcierá: tal volea di dire le circoftanze necellarie, ne puoil Confellore con quefta frerra formare pieno. giu- dizio dello ftato; ede” peccari del , Penitente . Sia follecito nel ricerca- rele circoftanze neceffaries per conofcere ¡il numero ,-e le fpezie de” 9 pecca-

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