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econtrarjalla fanitá , eper quelta cauía sin- fermano; 0 [e gli elpongonoa rifchio della vi- ta fenza caía balevole: Diana nel lesego di Sopraciraro, . 9. P. Cosi anche m'ácculo Padre, che ia una occalione, che marchiavo colla mia gen- te, ricevei danati da un Popolo , acció non pallafli di colá co' Soldati; eli condufii peral. tra Ítrada.. C. Peccano mortalmente i Capitani, che ricevono dá” Popolidanaro , per non condur. re tra efli la gente, e la conducono peral. tti Luoghbi y “aggravandog!i loverchiamente, € fono obbligati a reflituire : Ied Villalobos nella Sombia Tom, 2. trat; 5 diffc.21, hum. 2, e non folo devono reltituire il danaroy che fenza giufo titolo riceverono dagliuni,mzan- ché Vaggravio, e danno, cheingiuflamente caufarono agli altri. 10. P. M'acculo: Pádre:, che diédi ún' Ufhicio militare , che a me toccava di pro= vedere, ad un mio Servo, e non gli pagavo tutto lo ftipendio, che fi di a chi ha quefta ca- rica. | C. Era fufficiente , dí abile quefto Sog- getto d'occupar fimil Ufficio ? che le no'] folle , ayerebbe V. Ss. peccato in conferir. glielo , non folo per il torto » Che poteva fa. re ad altri Soldati benemeriti y ma anche per il detrimento , che al Re > 0 Repubblica potrebbe feguire dall' avere un' Uffciale inetto. P. Molto abile era il mio Seryo per la cari. ca, cheglidiédi. C. Faceva donazione gratuita a V.S. di quella porzione d flipendio , che gli toccava per. il tuo Ufkicio, e che V.s non gli dava ? Perché -, [e gli facelle donazione gratuita di quello volontariamente, hon commettereb- V.S. ingiulliziain-trattenerfelo. Padre, ionon sd, fe egli me lo lafciaf. le graziolamente > € dí [pontanea volontá: egli ben fapeya quanto. fi guadagnava con ta]' Ufficio, e vedendo, che jo gli davo meno, RON mi ricercava di pid.: Anche mi perfuado, che feo glie Pavefíi dato, Paverebbe preío lenza difficolra alcuna. C. E Capitani , che danno gli Uffici 2 loro Servitori , Per tratteneríí tutto, d par- te dello fipendio , che per il loro miniftero e ad effi allegnato, peccano con obbligo di rellituire , eccetto fe volontariamente non acconfentano ¡n quello ¡i Seryj medemi : Bonacina Jupre 5 Xayyerte Diana cad, refo!, Capitolo 11. de” Capitan. 481 27. che rare volte hi da crederfi, €he con- fentano di donarglielo graziolamente : Ne perchi il Servo no'l dimanda , sinferiíce, che ne fi volontaria donazione; poiché pud laíciare di dimandarlo per timore reveren- ziale, ¿coflervanza , che porta al fuo Padro- ne, al quale há Lervito,-e che gli hadato quell'Ufhcio. EE Alcune frodi fogliono fare ¡ Capitani , ¿Cc altri Capi, $e Uficiali in materia delle paghe de' poveri Soldati, pigliando ad elf molta porzione del loro foldo, enon dando: loro a luo tempoil danaro, ópane, € altre vettovaglie; Sralle volte (oftituendo Soldati nuovi, á inefperti in luogo de” veterani, per ricavar maggior (lipendio dal Ré ye tratreneríelo, per viver i fplendidamen- te, econ fallo . Materie ono queltedi gran pelos edi molta confeguenza , e puó da que- flo avvenire grandiffimo danno al Re, ede- vono molto avvertirlo i Confeffori di gente militare. Altre prolifitá circa de' Capitanis e Ca- pi fogliono ventilarei Dottori , 4 il curiolo puó vederle in Machado Tom, 2, /;b, 2. part. 5. Prat, 1, per totum. CAPIrTOLO 1 Dell obligo , e Razo de Medici. Ir, Pp M'acculo Padre, che vivo con qual- E 4 che fcrupolo, fe abbifcienza (uf. ficiente d'efercitare il mio Ufkicio. C. Non bá V.S. fatto il corfo degli anni, chefi coltumano,, nelParti, emedicine, alceío al grado elaminato dal Protomedico, e fatra la pratica di due anni con qualche Me- dico? P. SiPadre, tutta quella carriera hó fcor- O, come ognialtro. C. Adunques fe V. s. e flat VS aelaminata , [uppongo, che averia la fcienza neceflaria ¡e e dopo non e fiata negligente in hudiare y gid faprá quello e neceflario per Pefercizio del [uo Uffcio. P. Podre y molte volte diffimulano la no- fa Ignoranza quelli della noftra profeflione degli elami , ora perché yi f frappongono mezzj potenti, ora per qualche offequio ,- Se anche perché h 7 remo meglio delle m re gl'infermi. a pi S E sl Sn A A EN ma

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