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che pela piú, che il particolare-. E quan- tungue fia lodevole nel Soldato il cimentar- li a pericolo della vita, quando per quelto mezzo [pera conleguire qualche fatto glorio- fo per il fuo Efercito, d Repubblica ; fepe» rd per leggierezza lenza fondamentoli met. te ariíchio della vita, peccheri mortalmen= te contro la virtú della fortezza; come dice Palao sbid. 4- Miacculo Padre , che in una occalio- ne, che giuníimo ad un Quartiere d'inver- no » ricevei due cedole » d polize, per alloggiare in due cale , « alloggiai foloin una, € Valtr'ofpite. obbligai a darmi il dana- roquello , che mi doveva dare in vitto, e Jetto. 4 C.. Gravemente peccó con obbligo dire- flituire queíto danaro alla leconda períona, dalla quale lo ricevé : 8 anehe peccherebbe gravemente con obbligo di reflituire quel- lo, che diftribuiíce glialloggi ,. fe avverten- temente delle ad un Soldato due polize : Calpenbs ubifupra , Villalobos nel luogo citan ro, num.8, poiche non vé titolo alcuno, per il quale il Soldato riceva quefto danaro, ne gli fi affegnino due quartieri , quando uno gli baña. 5. Cosi anche m'acculo Padre, che non mi contentayo nell'alloggio' di quello , che mi davanoy-4c bo cavato dagli ofpiti qualche po- codi piú . €. Non gli davano il doyuto , fecondo la poffibilitá , cheavevano ? P.. Padresi. C. Gravi eftorfioni fogliono fare a” loro olpiti i Soldati negli alloggi , non conten- tandoúi di quello ad e danno» ma piglian- do- loro con violenza , mal modo, e luper- bia piú del giulto : nel chenon folo peccano ¡Pp ma [ono anche obbligati a re- ituire quello, che cosi violéntemente han- no ricevuto : Machado bi fupra y mum, 3, Palao , e Calpenfe /oc. cit. Villalobos fupra num. 9. Dianapart.6. tratr. refol. 26. per. ché no'l damno gli ofpíti yo ontariamente , ma affatto violentati dalla Luperbia y .e sfac- ciataggine de' Soldati , inquieti y € poco miti» - 6. P.. Ancora m'aceuío Padre; che nelle marchie.hó pigliato ne' vilaggi , e campial- cune cole-de” Paelani , C. Siritrovava egli in neceffica eltrema ? Perché in ella e lecito pigliar il neceflario, per fovvenire alla meceffica Capitolo 1. de Soldati. >.': 479 nella necefitd grave non e lecito rubare a per effar ora condannato y come Ícandalo= ío , da Papa lonocenzo X1. nella Propulz:o- ne 36. B Non mi trovavo ia eflrema neceffira . C. Indulle alcuni de” Íuoi compagai aru- bare in que'te occalion:? ] P. Padre, tutti lo facevamo Íenza riguar- do, e fenza che vi fofle bilogno , che une elortafle Valtro a rubare. C. Molte ingiultizie fogliono commette- re i Soldati nelle marchie peri Villaggi , € Terre dove-paílano , nel che peccano gra» vemente, con obbligo di reltituire quello, che fenza timor di Dio, e contro ogni ra- gione , e colcienza rubano: 1l Calpente /a- pra, $cécomune : Veroé , che non há cia- [chedunode' Soldati obbligo di reflituire tut- toildanno, quando non fi cauía , che v'in- dufle i compagni ; folo la parte che al fuo furto corrilponde , ayerá obbligo di foddis- fare . Ma ¡ Capitani, che per lor Ufficio lo- no obbligati a tratrener i Soldati dal dannifi- care gli altri, laranno obbligati alla reftitu= zione di tuttoil danno, che per lor configlio, 9 colpabile omiflione facellero i Soldati alo- ro foggetti :-1tá cum Navarro, % Leo , Calpeníis Tom. 2. trat. 18. de refiir, difp. 1. Set. 9. S.3. num. 114. P. Padre» non e pofibile, che io facci la reflituzione alle perfone dannificate, perché alcune non conolco, equelle, che conolco, fono tanto lontane , che non potro foddis- farle. C. la quelto calo pud farfi la reftitozione a poveri, 0 con far celebrar Melle , d Bolle di compofizione, come infegnai nella prima parte della Prat. trar. 7. cap. 2. num, 20. pag. 134. poiché niunoé obbligato all'impofíibile : Adunque ellendo impoflibile il rellituire il danno alla medema perlona offeía , baflera, che i foddisfaccia per mezzo di limoíina , 9 Bolle di compolzione . A UVErtenza , (Perito fogliono elfere gl'infulti., che ¡ Soldati commettono » 4ingolar- mente i Soldati muovi, che penfano , che entrare nella milizia , (a entrare ín una vita licenziola , fenza Dio, e fenza colcienza . 1 Ladronecci, i danni, | ingiultizie , che fanno , fono molte: le brutture , »efenfua» litá [ono volgarifime fra di loro, execaor- rore

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