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Sei prudenti, egiulti (i per vertonoco' doni, tema V. $. no tunque li tenga per giulto, e retto. Tene- re lamano ftela:a riceyer regali, e pronta a commetter empietá , vienead ellere lo Rel- fo y fecondo quello; che dice David Sal.25. w, 10. In quorum manibus iniquitates funt, dex- tera eorum replera- efi muneribus y non ftringe piúficuro Puccello il laccioy-di quello afíer- ra, de: allaccia il beneficio y e dono colui, chelo riceve : Ut aves lagueo , fic homines aus ro capiantur : difle San Gregorio Názianz.. 4 fentent: Quel. grande Oratore Demoflene ftando per. parlare in Athene: contro de Mileñi > gl imviarono quelti per un legato buona lomma d'oro , con.che pervertito , la íció di perorare contro di loro , fingendo d'efler tormentato da morbo improvito nel- le fauci; Ilche conviene con ciós che difle S. Pietro Damiano /ib. 2. Epi/4, Acceptis ma meribus y ficontra datorem alignid azere vela mus , moxin ore mofiroterba mollefcunz y locas rioñis acumen obtundirur , lingua hada paz doris erubefcentia prapeditur> Vintelletto $ ac- cieca co'doni ; la volontá s'appafliona co” Regali-, la lingua s'intepidilce di. parlare contro chi fi precorreremanciez neil Giu- dice fapráa- confervare la fua iñntegritá; ñe P Awvocato-pelare il giulto y ne 11 Procura- tore refiftere allingiuítizia; ne il:Secretario oflervare le leggi; ne il “Peltimonio deporre la veritdz ne | Acculatore manifellare ¡bde- litto,, fe ái lafciano trafportare dalla cupidiz gia, efono faciliin ricevere idoni, che ad efi offeriícono le parti. - 113. Ponderi quelle parole , che difíe Dio, che cialcheduno fará tormentato nel!” altra vita coll'iltefle cofe , collequalipecco , Perzqua pecrat quis y per bar UY rorquerar:. Sapientcap11. V.S. che fiede ne” Pribu- nalis awverta, che deve andare ad un'altro Tribunale piúsfevero , e pid incorrotto; confideri maturamente frá £ ftefía y che ha da giungere ad un ora, epunto, nel quale fará prefentata al Sapremo Giudi . vi, ede' morti , per-efler «cobcil ta; Cola folo íi ritrova la verita , | AT la giultizia : Fadicabis orbem sE “E tate, O populos in veritate fua; Pal, 95 3 giovano le frodi, a niente lervono el inge: gnoli difcoríi y che ided la vana preluinzio, ne:-nóñ fi ponno palliare le falte, ne [condere i gravi peccati, ne fenfare eli co cefli, ne cavillare la cauía, che hi da fr avantiad un Giudice si potente, erétto cui nulla pud nalconderíi , e tutto f mio lente + La“ vedranno Y ingiuflizie , che pallarono per i Tribunali umani. Si mo felterá 5 che piú poté la pafione , che la giullizia ; Dántereíle , che la weritá : chei mezzi, ed interceflioni ebbero forzg" piegare la coftanza del Miniltro , “82 ¿nella nare la verga dell equitá ; che favoriva la parte, che aveva minor ragione, dando il tracollo alla bilancia della giuítiziaco! pe. lo de” donativis riípettiumani, e dipenden= ze terrene. : ¿ -:114- Finalmente , fará molto diverto.il. Gindicio di Dio dall'umano; e Apio rente il Tribunale Divino da' Tribinalide- gli huomini; come lo noto: il Cardinal Pie tro Aliaco melle Meditazioni fopra.¡l:Salm, 4% Judica me Deus Ec. Dicendo quélte pa- role: Nam propter tria y que bis notantor verbis hbumantm.; habeo-Jujpettum judicium-, idedque ad divinum recurrere compuljus fumo, Propter tefiumfalfftatem y quia fept gens non Santla teftisefi y proprer Fudicuminiguitatemy guia [ape pomoiniques Judex ei: proprer: Ada vocatorum y (E Procuratorum dolofratem; quis f<p? homo. dolofús Advocatus q» vel Prorurator ef Econtravero in Divino Judicio tefis erit 2uainfallivilis veritas: FJudex eritsuainobli- quabilis aquitas. . Advocarus, (y: Procurator erit1da imperturbabilis pietas y anifericordiay bonitas y clementiay atque benigniras. Sent Giudicio umano ponño efsere di-pregiudi- cio 'i falfiteflimon; , co'Ldeporre il fallo, nel Divino. anderanno i Teflimonj con veritá infallibile , poiché fará teftimonio loftedo, che hi da eflere Giudice: Ego fum tefis, jadex.. Hierem, 29. v. 241. Se nella terra Un Giudice perverío-pud fulminare 5 fenteñza; Il Giudice Supremo la dará mol giulta:, e corrifpondente 'al merito dello- pere» néal giulto potrá far ingiuflizia, PM" vandolo del premio y, che merita, [econdo Pammaíso fatto di buqne opere; ne far 7,

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