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Preambolo. XXXV love d'ordinario interviene Pabito, aflegnate da me nel trar. 9.cap. 3. nu, 27.; epoi, conolciuti che fono veramente peccati abirnali, ne- gargli Palfoluzione;, perché illico , chesó , cheil Penitente, qual' ho a” piedi, é abituato, non pollo. alfolverlo , benché fia la prima volta , che (i confelía da me ; atrefoché non reíta per eflere Ja prima volta, che lo fento , d'efsere quello , ch*egli e, e d'aver Pabito nel vizio; al- trimente ne feguirebbe, che potrebbe quefti andare maliziolamente mutando il Confelfore, e ciafchedun Confefsore potrebbe afsolverlo, per eísere la prima volta, ¡ilcheé fallo, quando, fe non fi aflsolvono i confuetudinarj, non l afsolvono , perché la loro poca emenda € ar- goménto ,, che non hanno ne il dolore , né-il propolito vero : atqui, quelto medemo (i verifica nel cafo noftro; adunque , non perche fia la prima volta, che (i confefsa , fi pudafsolvere Pabituaro; fe non in calo, che vi concorreíse alcuna di quelle circoflanze , che diró nel luogo citato. 13. Deve parimente avvertire il Confelsore , che per tre capi puó una coía fcularíi di peccato mortale: primo per parte dell intelletro , e per non commetrerí con piena ayvertenza : lecondo per parte della volontá , quando non v'há. pieno confenío : terzo per. parte della materia , quando € legsiera; dimodo che, acció il peccato fia mortale , € necelsario , che viconcorrano tutre tre quefte cole, piena avverteñza , pienoconfenfo, e materia grave; il che fpiego di propo- fito nella-Prima Parte delle mie Conferenze Morali trat. 2. feé?. 4. conf. 1. S.2.num.9.l9feg.: Pud anche ral” ora un peccato di fua natura veniale divenire mortale, per cinque capi: Primo, per cauía del fine ulti- mo, Secondo per il fine aggiunto; “Terzo per ragione dello fcan. dalo; Quarto per ¡il difprezzo;, Equinto per ragione del pericolo; ¡l che anco fi [piega nel luogo citato delle Conferenze, Conf. 2. S.1.M. 4- Ya feg. Puó anco lafciare d'elser mortale quello , che peraltro lo fa» rebbe, e divenire mortale il veniale per la cofcierniza erronea , colla quale sopera , ftimando mortale il veniale, e veniale il mortale ; € quelto pure (1 dichiara diffnfamente nelle Conferenze trar. £. conf. 1. num. 9. (pfcg. 14. Sia (olisiito il Gonfelsore di elaminare , come giá hó detto , il Penitente in alcune [pezie di peccati , Sí interrogarlo , le lono pecca- tidi reincidenza , 9 pured'abito,. per poi formare giudicio , leegli lia incapace d'afsoluzione , giufta la Propof. 60, condannata da Papa In- nocenzo XI. , che fpiegheró nella Prima Parte della Pratica nel trar. y. cap. 3. num. 27.5. vedere in qual vizio fuole frequentemente cadere;que- lla Inquifizione, pudo praticare circail dire PÚfhicio Divino, di cui 4 trarta 10 quelto Libro trar. 12.cap.3.; e nel trat.13. cap.2. Circa Pom- mifhione di predicareil Vangelo , Kinfegnare la Dottrina Criftiana al che fono obbligari i Parrochi, nel trat. 14.cap.4.c 6.Circala tral» greflione, che commettonoiReligiolide” loro vori nel tras. 15.; circa e Pomif-
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