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EL fecondola qualitá , e complelione de” Sog- gerti pid, d meno robufti; e non ponno dar- íi tormenti a' figli piccoli, che non fono ar- rivati a quattordici aoni y né a' molto vec- chi; né alle Donne gravide y 9 frelche di parto, ne adaltri, che ponno vederfi in Ma- chado: Tom, 2. lib, 6. part.2,. trate. 3. docum, 6.0% 82. Ora midica V. S. aveva il Giudice ba- flanti indizj, per metterla'a' tormenti? P. Si Padre. C. Il tormento che le diedero era molto atroce? P. Era tantocrudele , che volí pid tolto eleggermi» la morte piú ignominioía , che foffrirlo. ; C. E' [entimento comune de' Dottori», fecondo che afferma Diana part.3. trat. y. refol.7. che non pecca mortalmente il reo, che per timore di grave tormento s'impone un delitto fallo. Et aggiunge > citando al- tri , Giovanni Sanchez melle Selez, difp 46. mum. 16. che né anchevenialmente pecca il reo » che, per evitare tormenti gravi, con- felía di fe un delitto falío , quantunque per confeflarlo Pabbino da condannar 2 morte: Quia nonef digna (dice) tanto dolore vita, e li (culerá di bugia , rifpondendo coa equivo- cazione , 0 améfibologia elterna : Approva Diana ¿bi quello dettame di Giovanni San- chez y quale tengo per molto probable ; perché , le dovelle eller peccato, d farebbe per perdere la fama, evita, d per mentire? Se. per perdere la vita, d fama, non farebbe folamente veniale, ma mortale, per effere la materia grave : Atqui e fentenza comu- ne, che non e peccato mortale : Adunque né meno fará veniale : Paltro , perche, fe non e peccato mortale:3 pér non obbliga- re con tanto dolore ilprecerto di cónferva- re lavita., ó fama: Adunque cella gia in quelto calo il precetto di confervare la vita : Swbfumos moh vé peccato mortale , né ve- niale, dove nom precetto: Ubi non ef lex , necprevaricatio: Ad Rom, cap. 4: Sed lic elt, che in.queíto calocefla il precetto: Adun- que non-wi: fará peccato mortale ; ne venia: le: Che né: meno fía peccato veniale per. ra- gione del modo, íi prova; perche nel ufare lambbología elterna y non vé bugia-i come difli mella prima parte della: Prar. erar.10 num: 82, O feguene, Atqui in quefto calo pud im- poríi un delitto falío con equivocazione , Q ambibología elterna; Adunque non men- >Capitolo VII del Reo. => 465 tira , e confeguentemente , né peccherd venialmente . ; , : ll dubbio , chepud ellervi , €, feil reo po- trá con giuramento imporfi il delitto fallo per paura del tormento grave . Alcuni Dottori dicono, che non puo farlo; Ma ¡o fuppolta la probabilita della. fenteaza rife- rita , chedice, che il reopuó per timor del grave tormento imporíi fenza giuramento il delitro fallo, nón dubito, che potri farlo» quantunque lia con giuramento: e lo tiene Trullench Tom.2. db. 7, cap. 10. dub. 7. e, 3. in fine y Ec altri : La ragione d, perche , te alcuna cola oftafle, che il reo non poteífe imporfi 11 delitto: fallo con giuramento , e, perché farebbe fpergiuro : Atqui pud farlo fenza efler Ípergiuro: Adunque niente ofte- rá, che il reo polla con giuramento impor- ft il delitro fallo : La minofe Íi prova , per- ché fpergiuro e quello» che giura in bugia ; e quello, che non giura in bugía , non e Íper- giuro; Sed fic elt, che il reopuó imporfi un delitto fallo fenza bugia , ufando l'amfibolo= gía efterna , come hó detto : Adunque po- trá il reo fenza eflerfpergiuro imporli il de- litro falfo. 83. Midica ora, dopo del tormento non tornarono un' altra volta ad interrogarlo del gia rilpolto ? Perché , per prelumerfi efl- fer violenta la confeffione, che fi il Réo nel tormento , di nuovo s'interroga del detto , per vedere- [e liberamente confelía quello , che avantj há confeflato per violenza . P. Si Padre, ripigliarono un' altra volta la mia confefione. G. E V.S. ratifica la leconda volta il pia detto , confermando l'impofizione-del de. litto fallo? P. Padre si. C. E te V. S. negava il delitto in quelta confeflione [pontanea , l'averebbero polto un' altra volta41 tormento? P. Padre si , perché cosi difpongono le leggí.. C. Quello, che per timore de” tormenti s'impofe un delitto fallo”. non e ot bligato a ritrattarlo, quando prudentemente siudi. ca» che deve efler polto un” altra volta 2' tor- mebti ; fe'lo ritratra . Cosi lo tieñe ¿on Pietro Nav>rra, $ altri; Bonacina Tom. "2; difp:2. de ref quefiy. pun 10. num 8. ele giudico per molto probabile , feconda 1 detto di fopra. 84. Ma dicami ; aveva V/S; Pa : ; Gg che
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