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. AA , NS per fare un' inftrumento ben: formato $e non:sá le claulolegenerali, che vi fi devono mettere ; come Los Pinvocazione del No- me di Dio, 1'Anno, Indizione , Giorno, Mele , nel quale (i-celebra-il-contratto , il Luogo, nel quale (i lezge Linftrumentoy, i Teltimonj3-il fuo nome ,.-¿c. E quello, che per ignorare queíte cole, fi qualche inftru= mento male, cón danno di terza perfona , € obbligato arifarcirlo; ma giacché non ne fe gui nel calodi V.S. danno alcuno, cefía | ob- bligo di reflituirez mon. laíció. perd- V. S. di peccare gravemente in aver preío tal* Ufficio, ignorando il fuo obbligo, feforíi non lo Ícufa- valabuona fede. E” concello a' Velcoyi dal Concilio di Tren- to, Sofi. 22, cap.Lo. de reform. elaminare la fufficienza de SE ; O lianocteati dalla Sedia A poltolica, d dagl' Im tori, e Re, enon trovandoli as lolpen- derli dal!' Ufficio.. 43. P..M'acculo Padre, ch'effendo chia. matoa fare-una feriteura, e far fede, che una perlonaayeva pagato una quantita di da. maro , nefetila fede, lenza vedere , ch' ella sboríalle la detra quantita . C. Ib Creditore dile in prefenza di V. S. che fi dava per pagato di quella quantitá ? P. Padre. si.. GQ. Diceva V.S. nel (uoinftrumento, che in Íua prelénza Sera sboríato il danaro ¿€ CON» fegnato? P. NO Padre , ma folo, che Sera pagata que!la quantitá. C. .Adunque non ha: V. S: d'aver ferupolo alcuno; poiché,-quando le parti dicono , che séricevuto il danaro., quantunque non fi fia ricevuto , non pecca né1) Notajo y mie il Se: cretarioy ne lo” Seriyanos: che: (crive elleríi ricevuto, come non dica , che in fua prelen- za fisborsó , e confegno » fic Bonacina: Tom. 2. di/p..10. «irca 8, Pracept.queñ. 3. punEl. wlr, num.2. Balleo Verb. Notarias mun. 2. 4+ P. Anche m'acculo Padre » Che in a Serittura poli una elauíbpla » ecircollanza alía. C.-Fá per inavvertenza » da polla fatta? P. Padre, lo feci avvertentemente . C.-Né derivó - qualche danno al. proffi- mo? P..Padre si, - C. Fú il danno mella y; Qnellafacolra? 7 .> O-mella fama P. Nelle facolt3 lolamente . Capitolo IV. de' Notaj.:--". pis o e IRTE 7 AA > as 449 C. Fl in colagrave? 4 Pp P. Fú ildanno» la fomma: di trenta du. Cati. E NTAR C. Due peccati-mortali in Ípezie diflinti cemmile -V. S. in quelta occalione ; uno contro la virtá. della Religione , per aver rotto il giuramento, che i Notaj, Secretarj y eScrivani fogliono dare d'eller fedeli, e ves ridici nel loro Ufficio; e Valtro , contro la giultizia , per-eflere (lato cauía di danno , e [capito all azenda del proflimo, A e obbli. gato rilarcire quefti trenta ducati alla per lona damnificata; perché quello, che é caufa eíicace di qualche danno , e obbligato a relti- tuirlo: V.S. fi caula efficace di quelto dan. no: Adunquee obbligata a reflituirlo. P. Padre, ¡o per-ora non mi trovo in co» moditá di pagare quelto danaro. C. Inutiledi chi cederono i trenta ducati 3 che pati di danno quella perfona ? P. la utile V'altro Soggetto , che litigava con ella. C. Adunque quello Soggetto , che Sé uti. litato de i trenta ducati , € obbligato primie- E mancanza VS. come cauía fecondaria: E cosi-lo per- [uada , che li reltituifea; e le lo fará, relle- rá V.S. libera daquell' onere;-efe no Paye= rá V. S. daluppliredel (uo: Et incalo , Che aV.S. fopravenga lamorte, 0 infermitá di pericolo, deve avvifare quello Soggetto ( le nol pudo. fare avanti) e dirgli, come mala» mente piglió quei trenta ducati, e che lire. itituiíca ; manifellandogli lotto fecretomatu. rale la falíitá di quella claulola; e le Y. S, non potelle chiamarlo , deve lalciare una cartaal [uo Confelsore, manifeftandogli ció , che.pafla-, nel tellamento rimetterú alla tal cartas d ordinare « che fi paghi della fua azenda > [e ve.nme lara. Sic Cardinal Lugo Tom, 2. de uf, difp, qloSec. 2, num. 17, 45BM acenío Padres che in altra OC- Calióne fecí un' iftrumento , nel quale una períona s'obbligava a pagare con ulura certa lormma di danaro > Ché aveva ricevuta ad im- preltito, C- L'infirumento era in modo , che chia. ramente Li conolceva effer i] contratto ufu- rato? P: Nó Padre , andava palliata P'ufura con colored'altro contrato. C. Non folamente Pecca il Notajo , che fa inflrumenti» accio fi paghino ulure, 0 son fi ricuperino le gid_pagate , come ben Ff difse Mi
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