BCCPAM0001175-5-0100000000000
noribis y fifipendiis Ecclefiaficis fufien: INEM y soramSaculari Judice Advocari inmegoriisSa- eularibus feri non prefumans > Ma come av- verte Vilielo Telto, feil Chierico d Ordini Minori non 6 foltenta con rendita E ' flica, non gli6 proibifcequil'elercirare UÉ ficio d' Avvocato . 1 32. Ma dicami, V. S. avvocó in qualche cauía fua propria? perché quefto non fi proi- biíce, malo permette la ftella Legge nel cap. cit. Nif propriam caufam., aut Ecclefe fua fue- tim profecusi, P. Padre, non fú in caufa mia propria . 16. Fu in difeía d'alcune períone povere , che non avevano modo, per proleguire le Íue caule » come fono ypupilli , vedove, dec. per- ché anche in quefti cali permettono ¡ Canoni, che il Chierico polla avvocare : Aut pro mile » xabilibus forid perfomis, que proprias coujas.ad- minifirare nou pont , eadicap.. po» P. Non era per perlone di quelta qualitá . €. Lo fece: V.S. per patrocinare la caufa di qualche períona parente ? Perche anche danno licenza per queíto i Canonjeap. cum Sacerdotis, final. de poftulando, le lata) perío- nanebhá bilogno: Xel ( Anecefisarimminsas ) pro perfonis conjunétis:. 8 anco dice Barbola > A altri, che allega Machado Tom, 2. lib. 4 Part. 1.Erar, 3. docum.q; mum, q. che pud ellen- deríi agliamici, eche queli yengono in quel perfonis conjunttis.. P. Non erano parenti y ne amici quelli, peri quali avvocai. C. Ditendeva V.'S. molte caufe in una volta 2 P. Nó Padre , mafol una, efinita quelta., ne pigliavo un'altra. .C. Non oftanre queíta proibizione C2no- nica in o Garzia;.€e Frá Martino da San Giufeppe > apud Dianam sb; fupra ,.e dice Machado Joc. cit. efer comune ; che potrá il Chiérico avyotare per. una cauía,, e finita quefta pigliarne un'altra . e poi un' altra : 1 che tengo per probabile , perché ihcap. Clerici citato dice in negoziisin plura le, che non pigli in un tempo molte caufe, perche queíto gli fturberebbe la quiete , per attendere a Dio: Adunque non fe gli proj- bira, che noñ poíía pigliarea fuecaricomna cauía , e Énita queña , un altra, e poi. un” altra. . 398 E Padre, ch” alcuni giorni 11 precetto ho lafciato di digiunare : satica del mio Uficio. nd rio 28 use Cap HI del Proconatori 445 5 Faticava V. $. tuttoil giorno nell Uh» P. Padresi. j C.. Giudica per. probabile » con Palquali- go y 4 altri , Lesudro del Sacrament par+. 3. sraél. 5. difp, 8.quef, 122., che gli Avvocati, Gindici, e Procurateri, che. faticano tutto ik giorno nel loro Ufhcio, ( e non in altro mode ).non fono obbligatiadigiunare; per- ché la loro fatica e molta, efendo tanta con- tinuata , che duri per tutto il giorno; quan- tunque il contrario tengano Azorio , e Le- deíma, écaltri, cheriferifce Leandro ¡bis perche giudicano efler poca la Jor fatica. Et HR. P. Torrecilla fopra la Propofizione 30.408» dannata da Alefandro VIL num. 1. [ente che-non € condannataquelta opinionediLe- andro.. CAPITOLO IIL DelPUficia y: e fato de* Procuratori.. 4 E Molto (mile. 'Ufficio. de' Procura. tori aquello degli Avvocati,. e quae íi tutto. quello, che s'é detro nel capitolo. antecedente , pud applicaríi, e conviene a Procuratori » ¡;quali peccano gravemente, le procurano: in caufe ingiulte di tenue pra» babilitá , 9 a quelle, che poche, d niuna volta freguono i Giudici nelle [entenze : ne há da procurarein tantecaufe , che non pof- la terminarle con prellezza : € obbligato a reflituire , le fi perde la lite per colpa fua la» ta, 0 leggiera: ne puó introdurre dilazioni luperflue 5 né con falta , « inganoi far guerra al fuo contrario :.Deve parlar chias ro alla Parte, dirle coniogenuitá la qualita, della canía» che-intraprende , le ye Ípe- ranza beñ: fondata., d m0 divincerla 3 non [pianarle-le difficoliás ne farle i] ponte d'o- ro, quando edi vetro ; Quando [ono fco- municati,. non ponno efercitare il loro Ufa cia, fe non colle limitazioni, colle quali ab» biamo detto , che ponno elercitare il loro eli Avyocati ; efe, foflero, , 0 Chierici Benef.. ciati, od ordinati d'Ordine Maggiore, non ponno elercitare.'Ufficio di Proouratore ne* Tribunali- Secolari', fe non colle condizio-» mi, che abbiamo detto , poterís. faez dagli Awvocati=-Sono obbligati a difendere gratis i-poveri ne" cali, ne” quali lo fono eli Avya= caci ;-come dice Villalobos Tomo 2. della Soma MAsrar2 18, diffic, X, mum, $. lor Ufhcio e di- fen».
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz