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Capitolo 1. farlo» dopo d'aver data Ja fentenza> e fol- pela E ar ore e paísata in cola giudi- cata. Sanchez ¿bid num.1.2 e3. Trullench Tom. 2.in Decalog. Lib. 7. cap. 1.dub.12. M.4a e poiche V, S-riceve quello danaro Íenza poterlo fare , deve reltituirloal Fifco; 0 alla períona , alla quale fecondo la legge deveap- plicarí. - y 18. P. Anche m'acculo Padre, che ia un litigio era molto dubbia la decilione, e rimaíi con qualche £crupolo , fe operai con giuítizia. C. Fra quello ditbbio, non diedel'aísen- o V.S. alfattos 0 Diritto; d era il dubbio negativo, d-politivo ? Perche nel dubbio polttivo ; cioé quando vi fono opinioni pro» babilis cosi circa del fatto , come del:Jus, deve il Giudice fentenziare fecondo: Popi» nione probabile , -8e il contrario , econ. dannate, come notai £u'l principio di que. íto Capitolo ; Se le opiuioni..lono ugual» mente probabili, gia hódetto:in altra parte, cheil Gindice pud applicare dove gli pare, cautelandofi dallo [candalo; e lo tiene con Navarro, Decio, de altri Giovanni Valero indifor. utriufque Pori y Ver, Opinio , dif. 3. num, Y, P. Padre tanto dubbia era la materia , che non potei formar giudicio probabile né del fatto y ne del Jus. C. Erazalcuno: de” litiganti in polseíso ? perche , le quello folse, doveya giudicarea favore dichipolsedeya: Quia in dubio melior eh condiriopofidentis , P. Niuna delle due parti era in polsefso. C. Era la materia, che (i litigava , divifi- bile? che elsendola, há da dividerá fra ambe le parti, quando e dubbioía. Diana part. 4, ?rat. 3, refol go. ds Non.era.cola divilibile , ma indiviñ- ile. C. E che fece V.S. in quelto cafo? P. Padre ordimai, che limetteíse a forte , A achi toccava , rellaíse fua. €. Fece bene: in calo dubbioío » elsendo la materia del litigio. indivifibile , há da mettería lorte , deachilaforte tocca, deve . maggior diritto nell' effetro : Diana 3014, 19. P. Maccuío anche Padre , che fono flato qualche poco tardo nello fpedire le cauíe Con preftezza y quando mi on yenute melle mani. C. Liha V. 5. differite con impedimento 9 . .. de Giudici. 439 legitimo y che gli abbia relo impofíibile la [pedizione dellecanle? E Pp. SS ftato molto pigro , e traícurato nel travagliare. C. Pecca gravemente il Giudite,. che per negligenza differifce la [pedizione delle cau- le; e non lolo pecca, ma anche e obbliga- to a rilarcire alla parte le [peíe, e danni> che dalla (ua negligenza le fono. feguiti . Bo- nacina Tom.2, di/p. 10, in Decalog, quefi, 2, punét. 3. num, 4. Materia e quelta, che dove- rebbero molto. conliderare iGiudici, de al- tri Miniftri di giuftizia , actendendo ad el- [er pontuali- nella (pedizione delle cauíe ; poiché dal non farloy fieguono a' poveri li- tiganti gravi-danvi > Ípeíe rilevanti , e trar vagli; laíciano le lor cafe, facoltá , e fami= glie , per proleguire la lora lite; ele li trar- tengono con lunghe fperanze , caulano loro grandiflimi incomodi, Seil Giudice pofsa perdonare al: reo la pe= na, che dovevalegli, se detto mella x. pare, delle Conf. trat.3.Conf 6. $ .3. cafo 5. num, 22, pag.163.. dove li rilolvé, E il Giudice in- feriore.non: la pud perdonare , ¿e il Superio» resi. Lunga cola farebbe trattar qui tutte le cole [petranti. all'impiego del Giudice y € per quelto wera di meltieri Trattato pia dif- fufo; baltino per ora lefcritte, che fono le piú pratiche , e necelsarie per l'inítruzione del Confefsore . CAPITOLO 4 Dello Stato , ly Uficio degli Avvocati. 20. p M'acculo Padre, che mi rimorde a lacoícienza fopra d'una caía , che patrocinai, e la mia parte la perde » €nonsó , le foíse per mia colpa. C..Era litigio in caula civile , d crimi- nale? P. lu cauía civile. C. Giudicó V.S. che fofse caufa giulla quella della parte ch'entráa patrocinare? P. Giudicio certo non l'hó atto , ma bensi probabile . C. Stimo che foíse piú probabile lopinio= ne della parte contraria ? P. Si Padre y piú probabilitá mi parve y che aveíse la ragione del contrario. €. La probabilitá del diritto della parte y che V.S. difele, era poca, di modo chei Giu- dici-rare volte [oleísero feguirla ? Ec 4 P. Non