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á 4 A An 3 , 3 » Y y 0 En! a 0 438 Trattato XV. de' Miniftri di Giuflizia.. quello » che si di certo» non efser (ua propria moglie quella , che affermano, e giurano molti, ch' ella e lua moglie , non puó ton- giungeríi con quella, né meno [1 potrá con- dannare quello , cheti sá di certo »ch'2 inno- cente, quantunque dall'allegato, e provato apparilca eller colpevole ; lima» e Valtra opivione e probabile come aflerma Macha- do Tom. 2. lib.6, part. 2. trat.X. docum. 4. in fine. Quello , che ¡l Gitidice deve fare in que- flo caío, e, adoprare tutti im zzi poflibili, r aflolvere Vinnocente, follecitando, che "acculatore defifta dall' accuía: elaminare ¡ teltimonj tre» equattro volte , per vedere fe pud farli variare inftruendoli della veritá del caío: lalciar aperta la carcere ; le fi puó., fenza Ícandalo , accio. il prigioniere fugga; procurare di differire la cauía quantoÍi puo , acciocché il tempo , ¿2 imediatori moderi- no il furor dell'acculatore , e parte sin- dullrj, acció nelle vifite delle carceri, che fanno nella Paíquai Principj, gli fia perdo- nato, de affóluto , informandoli, le vifará bifogno, in fecreto dell”ianocenza di quell' huomo ; e finalmente ponga tutti i mezzi poflibili per liberarlo; € fe mon potelles di- cono gli Autori della £ fentenza , che deve lalciare PUfficio di Gindice, quan- tanque fia con pericolo della vita propria. Pia part.5. trat.4. dehomicidio , refol, 23. : - Nellecauíe civili , Sanco nelle crimina- lí, nelle quali folo hd dadarú per penaqual- che multa pecuniaria, d-bando» privazione dell Ufficio , Y Beneficio» e di fentimento Leño fupra num. 84. che il Giudice , che há notizia privata della giuflizia d'una parte , e la prova e al contrario , fe dopo d'aver tentati tutti imezzi , per manifeflare la ve- yitá, non giovaísero, pud giudicarefecondo Vallegato, eprovato : il che tiene per proba- bile Machado «bi fupra, e lo liegue co'l me- demo» Leflio, e Gaíparo Hurtado, Diana part. 10, trat. 15. refol. 16. 16. P. M'accufo Padre» che in una cau- fa che fi litigava avanti di me, moftraiad una delle parti l'informazione dell' altra. Ci-Moltró V.S. atutte due le parti Pin- formazioni , che cialcheduna aveva contro er P. NóPadre, (oload una, che profeflava meco aooleie auna , feci quefla grazia . C. 1 Cardinal Lugo Tom. 2. degu/his. Y ju- re difp.37. Seót.15. .aum. 183. dic feloquendo, mon + illecito al Giadican EN ad una parte )' informazioni dell' altra amicizia ; perché quefta , dice , gioya faríi il Giudice piú padrone dellacaufa S dendo come una parte (cioglic Pallegaziona dell altra; ma aggiunge, che non e ¿e al Giudice moftrare l' informazioni ad e parte, enon quelle di queíta all altra; sas che quelto ¿accettazione di períone oppolla all equitá ) che un Giudice deveavereso lento, che queíto e [empre materia: perico loía , perche e efpolta a molte frodi , «Se ig. ganni; de' quali ponno provederá i litiganti vedendo l'informazioni , e prove della parte contraria, Ed avverte Sanchez ue Configli Tom, r, lib.3. cap. unic, dubio 44. (5 ult. he nomé le. cito alla parte uflurparíi l'informazioni dell' altra , per vederle , e dimandarle al lervodel Giudice, 0 Avvocato, d Srtampatore, ne a quefti darle, né allo Scrivano darne copia ; le non foríi in cala, che-l'altra parte abia raccolte , 4 avute Pinformazioni del fuo con trario , cheallora potrebbe quefla in ricom= penía raccogliere quelle dell altros ¿cil fer. yo , d Stampatore darle , eflendo certo, che Paltra parte há bavuto le fue , mamon in calo di dubbio. 17, P. M'acculo Padre, che in una (en. tenza condannai un reo di pena pecuniaria, £e applicai me ftello il danaro. C. E” Y.S. Giudice perpetuo » come Duchi, Marchefi, Y Conti ne' lor Territo- 1? Perché quelti dopo d'aver data la fenten- za, ponno applicaríi la pena pecuniaria: Sie Sanchez «bi fupr. dub. 8, num. 4. ] A Nonera, né el mio Ufficio di Giudice quelta qualitá . j C. Applicó a (e flelso la peva pecuniaria avanti , overo dopo d'aver data [enten- za? . P. Dopod'aver dato la lentenza. C. ll reo winterpofe appellazione? P. Nó Padre. CC. We legge, d Statuto della Citi, che il Gindice po applicare a [e Meflo la pena pecuniaria P, Padrenó . C. Non ponno ¡ Giadici temporali aP- plicare a fe fefli né turta, né parte della pe- na pecuniaria, fe forfi quello non fi cones delle dalle leggi, 9 difpofizioni dello-Stallr to della Cirtá, che in quelto calo Ss

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