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Capitolo VII ne ¡ Canonici Regolari: piá vero perd e il contrario, e lotienecon altri Layman Tom. 2. lib.5.14at.2-cap.9.num.3. $. fed contrarin. Perché in tutti iReligiofi milita la medera ragione d'evitare Pinconveniente del bació delle Donne. (dove fofle coftume) e:di cam telare la famigliaritá con efle, che fi altres] motivo di queíta proibizione. ! E; quantunque Quintanadvenas apud Dia- nam parz, 9. 1rat. 6. re(ol: 32. Teufa da pec: Cato, almeno grave, tutti i Religioli Mén- dicanti, enon Mendicanti, 4 anco le Mo- nache, le quali fenza licenza fi faceflero. Pa- drini; lo tiene per probabile degli Abbati, € Monaci Leandro del Sacramento fra quef. 17. it contrario perd fieguono comu- nementei Dottori, telte Diana ¡bid. Ec "hi da teneríi, che quefto farebbe cólpa grave: Almeno quefto e indubitabile riguardo 2 A ¿ Pos ptoibito nel rap. as ela Regola : Nec frant compartes vitorum., ve "CRPITOLCO VII % Dialcune cofe/peziali delle Monache . PA ia quello, che lafciodetto. in quello, Trattato de” Religiofi. , cosFper eleg- ger Confellore per i cali rifervati, e non rifervati , come circa de' voti d'Ubbidien. za, povertá , e Caftirá , hi da inrenderfi rifpettivamente delle Manache; te qualiin ordine. al Sacramento della Penitenza , Han- no ad eflere fubordinate a quei Confeflori ,. cheil loro Prelato. ad.efle affégneri: Se fóno foggette al Velcovo , hanno da confeffará da chi eglideterminera, e le alla Religióne, dagli afsegnati: dal Pfelato . Vedafi: Lean- dro del Sacramento: par?. 1. rat 5. difp: 11. guef:46. e Torrecilla molle fue Confult. Moral. trat. 2.Comf 4, per toram, Quelle, che fono foggette a” Prelati, averanno. rífervati quei cal: che ef hell rifervano; e quelle, che: fono foggette all' Ordiirario, averanno quel- lí,, che fono rifervati generalmente per. tut- to il Velcovato .. Diana. pare. 10, trar. 13. refol"52. Y. Verum; 8cil Padre Fr. Emanuele della Concezione de Panit: difp. 6. quef. 10. mum, 873; , 60. P. Waceufo Padre , che in'uná océa- fione mancai al Coro.colla comunitA, e non recitai privatamente Vufficio Divino. C. Ebbz V.S. qualchecaufa s che la fcu- delle Monache.... 423 falTe dal recitarlo, come infermita , d altra di quelle, chebiftano, per eltmere dall' ob- bligo dell Ufficio Divino? P. Padre, non ebbi caufa baltante , che miliberaíse dá queft obbligo .. ., C. Nontredeva V:S. che péecava grave- mentenon dicendo l'Ufficio Divino? o P: Padre , ebbi grande Ícrupolo fopra il caílo; non ollante che avevo udito dire, che le Movache on fono, obbligate a recitarlo fuori del Coro. C. E' vero, ehealcuni Autori hanno dit= bitato, fe le Monache fiano obbligate a rex citar PUficio Divino fiori del Coro ;. Popi nione perd comune, e vera tiene, che (ía. no obbligate ; come: con Maldero., Aragó ne, Rodriguez, Navarro, Toledo > Se altri “molti tiene-Diana. pare: 25 trar. 12, refol. 17. St il Padre Eufebio. di Herrera apud Dia. nam par?. 10. trat, 11: refol, 45. S. Sediego. Dia ce, che etemerira affermareilcontrario; e d'improbabile- la nota il Maeltro Ferdinan- do. della Nave, telte Diana párs: 11, trat. t. refol:x5. $. Quero terri; Lo ftelso dice de” Religiofi-, quantunque- non fiano. ordinati d'Ordine Sacro. Vedaliranco lo ftelío Dias na tad. part. 11, trat:2; refol 10, $, Adid vta r9; enella7: trar: 11.refol 4, Ucertod:, che fe vi fofse precetto:di Regola, Y Superiore, che obbligafle le Monachie,, 4 Religiol; non ordinati. ( come U'há la. Regola del Noftro P: S. Franceíco, cap. 3.. Clericifariant Divim, num Officiumy fecundum Ordinem Sanila Romea. ne Ectlefra ) chein quelto calo farebbero ob. bligati a recitarlo, e quantunque non: vi lía tal. precetto.; há da tenerfi., che habbino queft' obbligo , per il genetale coftame intro- dotto , egidricevúto , comefe folse legge.. 6r. P. M'acculo Padre, che hó finto un fvenimento , e fóno (lata caufa: ,, che. con quefto pretelto entrafse il Medico dentro la claulura del Convento. C: Queltoéflato con qualche fine finiítro, indecente, émalo? P: Padre , non. bó, avuto, cattiva: inten- zione,, nel far” entrare il Medico, ma lolo PhY fatto 3 per. coprire- il mio finto accí- dente. C. Che motivo hYavuto.di Engere- quelto [venimento? P: Padre , Vavermi: tentato. 'inimico di fingerlo-. C. E' proibito agli huomini, e D0gne,, P'entrare ne” Conyenti delle Múnache , Dd 4 len».

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