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P. Padre ero in dubbio, fe quelfto obbli= gherebbea colpa grave, d nó, per parermi la materia leggiera.. 3 C. Cobo Chiara e , che in cola leggiera non pudo elfervi precetto , che ebblighi a pec- cato mortale , ma quantunque la cofa fia per [e ftelía leggiera, e per qualche fine, 9 circoltanza fifa grave, puó comandarái Con obbligo di peceato mortale : e quantunque Pollervar filenzio, Y nor entrare nelle Celle paja cofa per fe flefla leggiera;- peró per qual- che fine , d circollanza grave , puó il Prelato comandarlo Íotto pena grave , comedifli mel. de Confer, nella: 1. part. dell Anvilog. quel. 2, num. 15. pag. $. A Midica, non depole V.P. il o eformó qualche giudicio probabile , che i Prelato non potefle obligarlo in quello a colpa grave? perche; le avelle avuto opi- nione probabile , che gli dicelle, che non peccava , in non ubbidire in queíto al Luo Prelato, non averebbe peccato in non ub- bidirlo , in opinione di Giovanni E melle [we S let. difp. 33. mum. 32. ( fequent. e di altri. P. Padre» ¡o non operai coll'affenlo-proba- bile, maco' mio dubbio. C. Adunque peccó gravemente per due ragioni; la prima , per operare con cofcien. za praticamente dubbia ; e la feconda, per- ché, quando il Suddito e in dubbio , fe e giulto, d mgiullo , od obbligatorio quello, che il fuo Prelatogli eomanda , e obbligato ubbidire; perche im dubsis melior ef condisio pojfidentis : Y Prelato e in polleflo della fua Poteftá dicomandare: Adunque in cafo di dubbio Hi Suddito é obbligato ad ubbidire: E puó , da chi vorrá , vederíi pid difufa» mente quefta materia in 'Tomaío Sanchez, Tom,2,. della Somma hib.6. cap. 3. per sotwm ; Ma, quantunque V.P. peccafle gravemen- te in non ubbidire al fuo Prelato , é perá probabile , che non abbi commeño due pec- cati diftinti in fpezie, contro le virtá della Religione , e del "ubbidienza, come comLe- tiene Diana pars, 1. 2rar, 7. de circumf, Aggravantib, refol. 16, 40. P. Macculo Padre , che non ho ubbidito al mio Prelato in un' altra co- pr dubito , le fia legittimamente C. Quello , eheil Prelato comandó , era NS giulla, che poteya lecitamente coman- e! Capitolo V. del Voto di Povert2. 413 P. Padre sl. G. Quelto Prelato ¿in'pacifico pollellode! Luo Ufficio ? - P. Padres». : C. Quando il Suddito dubita, fe il Pre- lato e legittimo Superiore, fe e legittima- menteeletto , d confermato , 0: no; Se quel- lo, che comanda, egiulto, edegli einpof= fefío pacifico del fuo Ufficio, e obbligato il Suddito ad ubbidirlo ; perche ¡mdubiós melior eh conditio pofidentis . Cosi Y infegna il P. Murcia seNa /piegazione del'10. cap. della Rea gola, cap.q. num.12. may leil Prelatonon folle in: polieflo del fuo Ufficio, dubitandoli della fua elezione , non farebbe obbligato il Suddito in queíto caío ad ubbidirlo, perchée allora poñólecahlo la fua libertá, e nonla giuriídizione del Prelato . CAPITOLO Y. Del Voro della Povertd Religiofe. qr. p M'accufo Padre, dPaver dato alci a- ni danari cuidam mulieri, cam qua ¡Micité commiícui.. C. Rilervo per il feguente Capitolo il peccato d'incontinenza, eparlo al prelente della colpa y che nel calo puó avervi contro la poverta. Midica V.P. aveva licenza: dal fuo Pre- lato di Ípendere in uf profani quelto «dana- ro? no'ldimando, per vedere , [e il Prelato poísa lecitamente dar licenza al Suddito di confumare le cofe in ufi profani ; ne fe 1 Suddito fia efente dal peccato collo fpender- le con tal licenza ; poiché fuppongo , ché Puno, eValtro pecchi in quefto :. lodimando folo per vedere, fe in quefto webbe pecca= tocontro lagiuítizia, econtroil votodi po- vertá. P. Padre 5 non avevo licenza dal mio Prelato difpendere in ufi profani quello da- naro. C. Quantunque Sanchez, con altri, che cita lib.7. della Somma 359). 19. num, 30 ten= ga , cheil Suddito, che fpende qualche cofa in uli profani, d brutali con licenza del fuo Prelato , pecca contro la poyertá, e la gia. Nizia , €quello, che loriceve fa obbligato rellituire ; é peró probabile il contrario y che tengono Vuerto , Silveltro >, € altris che riferilce il R. P. Leandro di Mureia mello [piezo del6, cap, della Regola Setaf. q. 12. "puna, Y, E me, re E
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