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hi ena a | = A —- = Oz == == nn ci A 412 come dice Leflio 'lib. 2. de juf. cap. qt. dub. 9. mum. 75. 8 in quelto calo il Sud- dito e obbligato ad ubbidire, e V..P. vera obbligata , avendole impofto il Íuo Pre- lato quello digiuno , come caltigo della fua colpa . 37. Mi dica V.P. le impole per modo d'imperio, d-precetto quefto digiuno il Pre- lato ? P. Padresi, mi comando elpreflamente , che digiunalf . C. Fi yeramente con parole, che (uona- vano precetto » come dicendo : la vired. di.Santa ubbidienza y nel Nomedi Nofiro Sin, Giesú Crifo 5 9 con altre, che lecon- do lo ftile- del fuo Ordine , ulano i.Pre- lati , quando vogliono obbligare a colpa grave? P. Padre , non usó il mio Prelato nel fuo comandamento parole di queíta qua- lita.. C. Quando il Prelato comandando qual- che cola, ula parole , che fecondo lo file della Re!ligione fono ammelle per precetti- ve di colpa grave , allora obbliga a peccato mortale : come ledice:: Comando in virtú di Santa Ubbidienza , 9 comandonel Nome di No- fro Signor Giesi Crifioy d altre parole ámili > ma quando non uía quelte parole ¿ma folo pianamente dice , comando ché faccia que- ílo:, d quell'altro, non sintende -obbligate a colpa grave . Sic Layman Tom.2. hi6.4. 1441 .5w cap.8. num. 3. ; 38. P. Maccuío Padre , che. un giorno mi comandó el preflamente il mio Prelato con parole precettive , che celebrafíi fecondo la fua intenzione il Santo Sacrificio della Mella , étio no'l feci. - C. V'eobbligo didire qualche Melsa fe- condo l'intenzione del Prelato nella Religio- nediV.P.? P. Padre si. “GC: Adunque , perche laíció V.P. di ce- lebrare quelto giorno fecondo l'intenzione del (uo Prelato? P. Per parermi, cb'efsendol'applicazione della Meísaatto interpo , non aveíseil Pre- lato poteítá di comandarmelo . C. E' vero » che i Superiori non ponno comandare gli atti interni-, come dice la penna Angelica 2.2. q44/f. 104: art. 5. ¡mcor- por. propd mediwm 5 ma quefto sintende degli atti meramente interni; fe quelti peró fono anucífi agli ellernty: ben pud-¡l Prelato co- Trattato XIV. dello fato Religiofo. mandargli; come difli melle Confer, p, 3-Confer.1, $.2. num,11. pag. E paca come l'atto interno d' applicare la Mefsa fa. conneíso coll'efterno della celebrazione quindí e, che puó il Prelato comandare al Suddito, che. applichi fecondo la fua joten. zione la Me(sa » 4cil Suddito fará obbligato ubbidire: E quantunque Gavanto , Saltri che riferiíce Diana pare. 2. trat. 14. de Cel, brat. Mie refol.72. fentano , che in calo che il Suddito applichi la Melsa contro la volontá. del fuo Prelato , non vale Vappli. cazione ¿del Suddito ; lo perd giudico per piu veroil contrario; il che tiene con Filliue cio y Fagundez , altri Diana ¿bidem; quantunque pecchera il Suddito , non ub. bedendo al fuo Prelato, che giuftamente gli comanda offerifca fecondo la fua intenzio. ne il Sacrificio: ma nell'efletto valera il Sas crificio per Pintenzione , che averá avuta il Celebrante . Daquié, che, fe il Prelatocomandalseal Suddito di fare Orazione Mentale nell'ore, e teMbpi, che ordina , e preícrive lafua Re: gola, farebbe il Suddito obbligato ad ubbi- dire; perchée : quantunque 1'Oraziohe Mentale.fia atto meramente interno; il Sud- dito perófi obbligó volontarizmente ad el- lo. , quando nella fua profeflione promife d'olservare la Regola, nella quale- ficomañ- da 1' Orazione detta: Murcia /opr. cap. 4. num, 12. 39. P. Macculo Padre» che avendo co- mandato il mio Prelato con precetto for. male d' ubbidienza 3 che niun Suádito en- tralse nella Cella dell'altro dopo dell Ave. Maria ; ¡io ho trafgredito quello pre- cetto. C. E'.obbligo di Regola di non entraré a quefPore nelle Celle? P. No Padre. C. E' mezzo, che proflimamente condu. ce ad olservare qualche coa, alla quale la Regola obbliga? P. SiPadre; perché la Regola ci obbliga ad ofservar lilenzio dopo il tocco dell'Ave Maria; eperché quelto meglio s'olservi Co- mando il Prelato, che non sentraíse nel : Celle a quelPora. C. Elsendo quello cosi , obbligava precetto del Prelato , fecondo che 5% detto nel mum, 36. 8, obbligando il precet- to , con qual'occalione lalció. d' ofservarlo y.P.? p. Pa-

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