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E poco zelo Falcumi Confejfori. XXIX dre, cheportaie moltoamoread un figlio fi confelferebbe per molto obbligato, fe eflendo fchiavo in Algieri tuo figlio, qualcheduno g!ielo rifcartalle, eliberandolo gli guadagnafle colla fua applicazione un Re- gno , un Principato , uno Seettro , UNA Corona. Il Padre Celefte por= tainfinitoamoreall anime, molte ftanno parendo ftrecriflima fchia= vieúi fra le catene tiranniche del peccato, fe il Confeflore: Je. libera . co*l fuo zelo da giogo si dolorofo , e Je mette in forze di confeguire il Regno, Principato, Scettro , € Corona della gloria , e neceflario, che ftimi molto Iddio quefto urilifimo elercizio y € pietofo impiego. 24: E? moltoda notare , che nel giorno del Giudicio, qual Crifto Signor Noftro ci propone nel fuo Evangelio, non fa menzione d'altre ,,., opere búone, perpremiare i gin(tiz che delP opere dipietá: Efuri. hoc wi enim ; Ly dediflis mibi manducare: Sicive, de dediflis mibi bibere'; Loc. 8ce la ragione , perché effendo- lo ftudio principale:del noftro Cle. » mentiffimo Dio lPimpiego delle fue infinire mifericordte, quefte ope. re efercicate da? fuoi amici gli porrano la principale follecitudine : la limofina , con.cuis'ordima á foccorrerele nécefhitá temporalide' prof mi, ¿-nela prefenza Divina molto.grata; ma: e incomparabilmente maggiorequella; che mira al rimedio delle nece(hrá fpirienali ; eranto € Tongi Puna dalPaltráa, quanto. vé dalla balfezza delle cole mate- riali: al? alcura delle Spirituali , e quantae la differenza , che verte fra ilcorruttibilecorpo, eP'anima immortale, tanto e piú appreziabile la limofina ,:che: fi ordina ádare il pane della dorerina allo fpirito affa- mato; chequella , che s'applica ad alimentare la carne , che € pafto de wermi> Lrefempio y chefiegue, fará ceftimonio d'eccezione. mag- giore á quelta dotrrina. j 25. Riferifce il Padre Fr.Gio: di Saffonia , che vera un fervorofo Copfellore; il quale,: fe beneavellealcuni diferti ( nota propria dell” úmana condizione, chein quefta pericolofa carriera il pid valorofo foldato non refta privo di qualche cicatrice ) era peró tanto il fuo ze- lo di fanare, e curarele anime , che (5 dedicava con fommo guíto al?” inipiego faticofo , e frutruofo del Confeñonario , nel quale portandoíi con vigilante attenzione , procurava liberare fedeli dalla fchiavicú tirannica del Demoni6” -€d accioché ¡1 fuoelercizio foffe piúdepura- Saxon. im to dagli umanirifperdi, é-non fi fporcafle, il fuo buon zelo con la Rol, polvere dell” aderenza, applicava la fua diligenza 4 confellare i piú poveri , da” quali non poteva fperare maggior premioin terra, che di moltiplicarfi la fatica. Mori quefto pietofo Confeflore , e moftro No- ftro Signore , peranimarci, che Sera falvaro mediante la divozione» che avevaavuto di confellare con tantá applicazione , e fervore, € che G farebbe dannato, fe Diononfi fofle temuto per tanto fervizio , obbligato dal fino zelo , e divozione in ajutare le anime. Quefto fuc- cello, Scalerimojri 4 quelto fomigliantidevono , o Divoro Confef- fore, portaravanti i-tuoi deliderj, acció non ti ritiri d'ajutare i tuoi « proll-
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