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giulti fono perla participazione della grazia Imagine di Dio, ma con fingolaritá puó pre- dicarfi queta eccellenza d'un Parroco,: poi- ché alui hi confegnato il Signore la manu- tenenza , e cultodiadel Paradilo., e giardino delizioío. delle (ue Anime: Grande altres, e ficuro fará il premio, che.conleguira ¿l Parcoco follecito .. A quel Paltore «della Chieía di Filadelfia, che con Nome d'An- gelo onora la. Sacra Scrittura , (chetanto, guant'un' Angelo sapprezzano- tali perto- ne. da Dio) di diíse il Supremo Giudice: Ecce venio citó , Apor. 3. Quelte parole pare fonino: in rigore almeno con echo di Giú- dice; Gosi é , non peró di Giudice , che viene a caltigare , ma a premiare la vigilan- zas follecitudine, ezelo di quelto Prelato : Tene quod babes , ut nemo accipiar coromam suam. Se V.S. e Angiolo nel Nome,a nelle opere AngioloCuftode,diffendendo le peco- re raccomandatele da' denti- de” lupi fangui- narj,-e (i,guadagnerá in quelto mondo gran corona.nel Cielo . ' - 116..May le eda invidiarú la forte d'un Parroco , chefoddisfa al fuo obbligo». deve piangeríi la sfortuna di chi e negligente nel fuo Ufhicio :.Se rifiede nella lua propria Par- rocchia , guadagoa il frutto della fua Ani- ma» Gcrilprofitto de' luoi Parrocchiani : Se fi aflentadaquella , patifcono 1' Anime lom- me milerie, efono» dice il Savio , Prover. 27 0.8. come le uova , 0 pulcini, quando VPuccello abbandona ilnido: Sicut avis tram;s- migrans de nido fuo ; Sic vir, quid derelinguir locum-fusm y aggiunge Lirano ibi: Per hor intelligitur malicia Prelati , animarum curam megligentis > allontanato dal nido Puccello, le uova Tenereflano fenza fomento, a pe» ricolo,: che il freddo gli corrompa , e Íva- niíca la lor foftanza; L manca dal nido la Madre , i pulcini facilmente periícono, d aísaliti da uccelli di rapina y Ó divorati da ferpeati; (eil Parroco laícia ifuoi Parroc- chiani, il Drago infernale li perfeguita , li diftrugge, li rapifce, li conculca , SC icon» cetti de" buoni proponimenti, edeliderj Sin- tepidifeono , e [vanifcono: : Sette giorni d'alsenza, cWebbe il Profeta Samuele: Ex- peótavit feprem diebus juxta placitum Samuelis, € non venis Samuel , Etc, 1. Reg. cap. 13.0, 8. £ú cauía, che Saule s'appartaíse da Dio, che 3l Popolo laícialse Saule , e provaíse mille funeíte tragedie . Dilapfu/que ef populus ab eo: Tre giorni d'aísenza di David £ú cauía , che Capitolo VI. Efortazione a” Parrochi. 399 Siceleg ú perdelle , e confegnata alle fame fi riduceffero tutte le fabrichein cenere , .e rimaveflero fcbiave le Doone > Amalacite impetum feceruns ex parte aufirali in Siceleg , E perculjérunt Siceleg y ES fuecenderunt cam , Y saptivas duxerant mulieres.ex ea a minimo 4 - que ad maximum. 1. Reg. 30.0.1,e 2, Nel che ci fi da adintendere, dice Nicoló di Lita, che fe ftá aflenteil Prelato , al quale fla ida- ta lacuradell'Anime , s'abbruggiano ¡ cuori nel fuoco del vizio: Daemones incendint popts- lum fuurn ¡gne concupifcentia carnalis y (9 cupin ditatis y Y ducunt eun captivum mal: iplicides peccatis irretirum. Se quando il Sole Ma vi- brando gli (trali de'(uoi raggi, non v'é chi faccia ombra al viandante, la fatica loppri- me» il calore l'infiamma; fe non fi-la pre- Íenzadel Parroco ombra all' Anime , cade- rango abbattute dal fuoco delle loro paífioni ; ardono le fiamme del vizio ne” petti umani, 8c eneceflario, che a tant' incendio accorra il Parroco confalutifere acque; con altuta ca- villazione ollerva il lupo l'ommifioni del Paflore , elonnolenza de' cani_, che diffen= donp la greggía » dice Sant Ambrogio /ib. A in Luc.cap, Lu. Lupibefiia funt , que fomniunt rañum , abfentiam , ac defdiam paforum ex. plorant y per fare una fiera carnificina fulle po- vere pecorelle deflitute di difeía ; efeil Par. roco le abbandona , andrá con lomma fuá amarezza verificata quella profezia d'Eze- chicle cap.4. v. 5. Dijperfa funt oves mea y eb quod none/Jet Paflor : Ls Fabia funs in devora. tionem omni um beÑ iarum agri 117. Non bafta a' Parrochi il dire » che lafciano (oltituti idonci : lafció Mosé per fuo Vicario Aronñe y quando saflento dal Popolo , per afcendere al monte: e Vallen- za di Mosé fil mancanza si rilevante, che il rs di vizj, fi diede alla ghiot- toneria , a'balli, a brutte feníualira, Sia fine all'idolatria : Sedir Populus manducart y € bibere , Ur furrexerunt ludere , Ure, Exod. 32. Perfettiflimo Vicario di Nehemia pareva il Sacerdote Eliafib, eció non oltante , quan- do Nehemia ritornó , ritrovo prevaricato il fuo Luogotenente,, eforpreío dalla cupidi- glas Vemiin Jerufalem , dt imtellex;i malum , quod fecerat Eliafib Tobia , ur Facerer ei The. Jaurum in veftibulo Domus Dei, y. Efdre 13, numa. 7. v:8. perché i Vicarii, ¿ Soltitutiy Íolo guardano all'interelle, dice Ugon Car- dinale ín cap. 32. Exod. e niente al profit- to dell Anime: Vicarivs pecuniam exborgues 2 po» o li TO O cr zo ro o o o
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