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A E a, UR + e Pr Was Pa MA _———* . » e 4 ó ' , e E A ME Ey: o e Mi Y MIRE EL > 14] 0 ñ o | y pl $ A im M UE l K Ae ny Ñ 8 y e 4 ñ A E 0 Ya ñ 1 nd UE e Al ' 1 y 4 4 z ei > PE di | ' ñ $ 155] ER y y a e , Í A re A (A E A bl mn A o 1 EA dd y ll Ml Ñ Ml IN E : Í id . 7 ' A 4 4 ¡Y i 44 y + Y E Ú uN Id l y Al A 3 Ml % E AIRE mE al bl HEADER a p p d E + q 4 a TM AA dl y y a d ¡EP ñ SEL AN A y y A él Ñ o li " El 4d my k % 398 -Trattato XIIL dell'U fiicio de Parrocbi, vezza dell offela di Dio , e quanto incivil eractofía, Se ingiuriofo , il voltare le fpalle al (ommo Bene, per [ervire al Demonio : Che nel libto di Criíto Crocifilso legga la avezza del peccato , poiche ciafcheduna elle fue pene e un capitolo- copiolo , che pubblica la brutrezza delle noftre colpe. 113 Finalmente fía cauto in quello pun- to, d'afiltere fecoida la neceflitá deje zxiente; achi vede poco paziente ne'fuoi do. lori» proponga i'dolori di Giesú Crifto, le pene del Purgatorio , e dell' Interno : a quello, che vede dal!' amor del- la contorte, figli, facolra , d'amici, gl per- fuada quanto fía da difprezzaríi ogni cola «aduca, e terrena, e che quantod in quelta vita , tutto é fango , cenere, terra , polvere, e niente: Quelli , che hanno profeísato la virtú, Porazione > la frequenza de” Sacra- menti, Sc amor di Dio, iftradi peril dol- ee camino degli atti anagogici , ¿í orazioni giaculatorie , movendogli a far teneri atci d'amor di Dio; «e aciaflcheduno procuri al- áiltere con quel foccoría [pirituale , di cui averá di bifogno , agghftandol al genio delle nature , tentazioni, ¿tí altre cole , che vedrá nell'infermo . Ben: vorrei iníe- rire inquelto luogo -alcune brevi efortázio- si, per ajutarea ben morire Pinfermo : 'ma per non. tagliar il filo ál mio allunto , e »0n divertirmi dal” intento ) le tralae pub 328 114. Una delle cofe , che bi da próenra- re ¡A di non ícordarl+, e 'Indulgen- za, che aver; fe há Bolla, 0. qualche Coro- na, 0 Medaglias alla quale fia conceíía In- dulgenza plenaria” per Vora della morte: e quan: non fia necefsario , che P'infer- mo e rfimente dimandi 1 applicazione dell'Indulgenza , ma balli Pintenzione in- terpretativa , che vá incluía nel pigliar la Bolla, d portar la Corona , Croce» 4 Me- daglia; né tampoco , che Vinfermo. flia per- fettamente in giudicio , come puó. vederí in Diana par?, 5. trat. 3. refol. 133. pero, ha da procurar; d'applicargliele , avanti che íi veda privo, de” fenfi , efortandolo prima adun' atto di contrizione , $e anco, fee pol- fibile, riconciliandoíi di nuovo ,'acció, fo- pra ilmiovo dolore delle colpe cada meglio il perdono. della-pena , che mediante 1'ln- dulgeoza fi concede : E procuri applivar queíte Indulgenze , che fervono, per Pora: della morte, fotte condizione, fe muore di quella infermita, E quantunque non cefsaria determinata fofma e parole E 2». po” le Indulgenze, potrá peró farí con altre, dcolle [eguenti: Miforeatur tw; Om. posrens Deus , Ue, Indulgentiam, abfolurionem (Y remifionem (tc. Aubtoritare Dom Nofe; Jefu Corifii , qua fungor ¿concedo ribi omnes In. dulgentias y quas concedere poffinm , Le fpacialin ver Indulgentiam peccatorum tuorum plemariam: quam Summaus Pontifex sib5 indulfe in Bulla Sanéle Crisciate , aut tali Cruce , £ramo , five Imagine conceffít , Ec. Quod fi forro nunc ex bar vita non diftefferis y refervoribi bane gratiam pro hora mortis tua in Nomine Patris , de Pili; , (Spiritus Sanéli, Amen. E pu aggiuntere, fevuole: Pafío Domini Nofir; Fefu Chrifi, (Y Merita Beat Maria Virginis y (y ormnium Santlorum , Es quidquid boni fecerís ¿; vel mali patienter fufinueris , fia ribi in remiffonem Pica catorum tuorum , Ue. ' la quelto luogo fi offerifce trattare del modo , co') quale il Parroco deve afíllere al Matrimonio; 'ma y perché Pinfegna il Rituale, laício di porre ció, che gli tecca direin Ordinea quelto, rilervandomi pet la terza parte delle Conferénze-di parlare di que' cali , che ventilanoi Dottari que. fa materia 1 e CAPITOLO VtL DelPE/orrazqione:, che hd da farf alo: Parroco., quando verrá a a confeffarf. us. GE invidia Crifliana puó aver- fi a.cbi- há fidato il Signore la cu- ra delle fue anime , “non folo per ayerlo oneyato colla cuítodia di-teforo si preziofo, roa anco per-averlocollocato in flato di po- ter confeguire una gran coroña :' Grande Ñlima. y Et apprezzo deve V.S. fare del [no Ufficio, col quale il Creatore gli hi confe- gnate le anime »-che compra co'l fuoSan- gue , de i giardini, ne quali delizia il-luo afíetto. Adamo. , dice la Sacra Horia > fa formato dall* Artefice Divino,a fua imagi- nesefmilitudine,Gen. 1, Fariamus bomintin ad imaginen, ÚS fÁmilizudinemnafram : edice Teodoreto ibi quejt. 20, che quelta imsgine confifté--nel Dominare , che Dio fido ad Adzmo, il fuo Dominio fi fopra il Par radiío., che raccomando alla Lua cultodia: Us operaretur y $ cuflodires illud.. e , ginfi

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