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396 dedichino qualche porzione del loro tapita- le a Dio , Et alla fua Chiela, 0 poveri,e per utile dell' anima propria , acció , tando Crilto Signor Nottro nella perfona de” po- veri., come coerede co'fuoi figli , confegui- fcano quelti lafliftenza Divinatanto necel- faria per i vantaggi fpirituali, e temporali. In 23d che il Tefltatorenon avelle azenda , per fondar Opera pia fenza dannificar gli alimenti de' figli, non fi potrebbero fondar Opere pie» né Legati; vero e, che qualche volta lo fmoderato. amores che i-Padri por- Pr me o . ¡ak «purkicos ápef , 4 A RES dela quale in. realtá folo hanno di bifoguo : E'dottrina di Layman ibi fupra num 17. 106. P. Cosi anche hd qualche rimorío nel caío., che diró : Un' infermo mi comu- nico, che aveva da fare una reftituzione , che non:era bene dichiararla ad alcuno, ma foloal fuo Confellore-.;--e non fapendo il mezzo di foddisfare colla cautela , che vole- wa la materia, gli diffr> che nel fuo telta- mentoordinalle » che (1 delle ame tanta quan- titás quanta egli mi comunicó d'efler obbli- gatoa reftituire - sE C. Non operó V..S. male , quantunque wi manco una circollanza ye fiy che -l'in- fermofacelle di fua mano», le era poffibile:, unacedola; d fend» per mano di V.S. nel- Ja quale dicelle : E mia volonta y che al mio Confe/foref confegni tañta quantita ; e dopota- celle claufola [peziale nel Teltamento ,dicen- do: E' mia volonta; che una cedola y: de 10m verá in mano di Folano , feritta di mia.mano y 9 della fua ; fi ricombfea per mi ,.e gli ff confegni da mieieredizfuhitos chbeiómancheró , la quentitd, che dice detra cedola 3-e. che non fe gli dimandi conto ( come non gli ff puo dimandare ) delfne , per il quale? quefio danaro : Irá Machado: mel. da Soma Tom.2.1ib.7.part. 3.+ras,. ale docum, 2, 111M, 2. 107. Quefti fono i.cafi, che regolarmen- te ponno occorrere al Parrocho y d Confef- dore, che affífte all infermo , in ordine al tellamento, Mi relta d'avvertire che quan- to lara pofbile » « aftenga ¡il Confeflore (-miffime fe fole Religiofo ) d'intromet- terlin .queíte materie; poiche-con difficol- «a Wufcifácon [uo decoro; e fenza dar oc- cafione, chei mal contenti» de' quali quaúi mai ne E cali , ceníurino , «e mormorino, del tal Confellore , che ¡on Trattato X1L. dell O ficio de" Parrochi, vebbe colpa alcuna ; La caufs pecóniaris (dice Sant” Ambrogio lib. 3. de e m9) intervonire non ef Saterdotis , imquibus non PO tefi fieri , quin frequenter ledarur- alter qué vincitur y quoniam intercesJoris beneficio fe Via élum arbitratur : E fimgolarmente deve il Confellore aftenerí da quallivoglia. fpezie d'interelle proprio , e non perfuader all infermo > che fi ricordi di lui, e gli fáceía qualche dono; perchée queíto odora d'avá riziay la quale deve efler molto lontana da uxsperfona dedicata a Dio» come difle Cri. fio Signor Noítro per San Luca cap.12..Cavea te ab omni avaritia, ' S Deve altresi il Confellore perfuader all" infermo:, che difponga in tempo delle fue cofe , quando li ritroya col giudicio (año, Gr intiero , acció poi sbrogliato da quello negozio polla dedicaríi con tutta )'applica» zione al negozio de' negozii y che e l'eterna lalute; eche procuri difporre le fue colecon chiarezza , e [pecificazione , di modo che non relti occafione di litig, y che fono ori» gine, e fomento d'odj, e dilcordie + Che nella difpolizione delle Mee 4 porti in modo ,. che fi dicano con «utta pr , r guadagnare a tempo il fuffragio per o (ua, che 4 fcordi del falto, e vani- tá, e non ricerchi nella (ua fepoltura tro papompa,- Str apparato; poiché e cola o to dildicevole , cheil cadavere, che fi butta interra vile , voglia colle piume della vani- ta elevarí al vento ; e che ftando il. corpo nella fepoltura fottoi piedi di tutti,. preten- da Pambizione ledere ,-e fopraltaxe fovra Je telte di tutti. PARTE Y. Dell-obbligoy cbeil Parrocho hd d'ajutare a ben morite»i.fuoi Parrocchiani, 108. Padre m'accuío, che fono lato a tralcurato nel! afiftenza degl'in- e? papi pa di €. Uno degli obblighi d pelo, e di.co - [cienza » che ha il a é quello Palli- ftere a q imeal con caritá Criltiana ,c0- me-ponderail Cardinal Toledo /i5. 5. £4p:5- fubnum. 12. con quelte parole; debes (Paro. chus ) infirmos fue Parochia nifitare: Y fcirey an Sacramento indigean: , quia periculofus 4 morbus ; ES deber minifirare ; ipfo/que ad fufró- piendum exborsari, Te faciendum tefameno Tay
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