BCCPAM0001175-5-0100000000000

era, inftituendo Erede un amico , 0 confi= dente, pregandolo compiacerfi dar tanto a fuo figlio; e quelt'amico poi potrebbs dar- glielo > ¿cil figlioSpurio riceverlo ; ma quelto doveva far(i,fenza che Vamico sob- bligalle, d promettelle di fare <ió , chegli dimandava-1' infermo -5 -perché quella pro: mella farebbe peccato grave'y'e non faréb= be obbligato a foddisfarla, come dice Leí fio +bid.num.60.e62.-Inqueñto caío nOMmpar- lo degli alimenti, che quelti-e cola piana; chepadil Padre dafciar al figlio [purio , poi- ché gli fidevono per diriveonaturale; e non folo pudo lafciargli gli «limenti neceffarj per vivere ; maanche per ladetenza del fuo ftato y+e períone, che há obbligo di foftenta- re il figliofpurio, come, fe há Moglie-, dfi> gli: Sanchez: wegli Opufccdib. 4..cap.3 dub.do mum. 3.05 fe. « ancoper titolo dirrimuñes razione de'Íuoi meriti-pud il Padre lalciar al figlio-fpurio qualche cofa 3. e come polla farli y potrá vederúi in Sanchez ibid, dub. 38m, 1.e-2. enel medemo de ma. erim. lib;6:dif.6. e Diana pare. $. Hrat.3 ve. E y $ - eu? P. M'acculo Padre , che 4d unaltro mfermo, che inclinava a lalciate, oltré la legittima , un antiparte ad un“figlio ¿«confi- gliai , chelafciafle tutti uguali., G. Echemotivo aveva il Padre di lafciar Vantiparte a quel figlio ? P. Perchéa quelto portava pid amore , che aglialeri.. C: Suppongo, ch”4 lecito lalciar qualche cola di piú a qualche figlio y uN terzo, 0 quinto, d piú, ó meno, fecondo dilpongo- no le leggi municipali; Se il lalciar ad uno piú degli altri fenz"altra-cauía, che di aver- gli pia tenerezza precilamente, non e Jeci. to, come dice Layiman Tom.1. 150. 343. cap. 5. num.143. St petrá- pero fare, avendoli caula giufla , come e , Te alcuno di loro e flato pih fedele , Echi fervito con pil folle. citudine al Teltatorez -Lealcuno reta pik po- vero; fe lo lafciamolto. piccolo, 82 ha bilo. gno di qualche coía di pid pergliftudj, o feí ula laleiar piú al primogenitó, Sec. 104.>P. Altroinfermo, che non aveva al. tri Porentis che un poverotratello , non vo- leva lafciarlo:erede; ma bens un' alero eltra. neo; enon volft-alfolverlos, finché nonmu- talle volonta . C Quetto fratello erz in eltrema, d grave nece ri ? CVP.I/modochadaofilPoitoailTefidell Inf. 395 P. Padre , non era in quefte neceflica , ma sera: biloguo: $ qualche ajuto ,. per poter wivere con decenza , e minor trava= li o. ; A C. Sarebbe ato motivo di fcandalo , Le nóndalciava erede queñto fratello? P. eri tes il fratello, egli altriancora lo cenfuravano . C.-Seil tratello follein neceflicá eftrema y Y grave , farebbe l'infermo obbligato a-la= fciargli , per ilmeno, il neceÑlario per lovve= nirí in“quefte meceffitá ,. fecondo quello, che trarrandodelladimolina dif nel/a part, x, della Prár xrat. YO. 11. 44.Pag.2 19. e tratta piddifiulamente 1P. Moya nelle Seler, som, 1, trat. 6.difp. 6.quef.4. ma nonelfendo in ne- celfitá grave » 0 eltrema , quantunque patil- le qualche "trayaglio , non era obbligato il Teltatore a laíciarloerede, fe foríi non ne [eguille (candalo: E*dottrinw, che:con Bo= nacinay Sd, 8caltris infegna Diana pare. 1. trab Borefol 85. perché non ve légge natu» rale3 ne Divina, noumana, che obblighi a lafciar eredii fratelliy uon-avendo neceflica grave» d-eltrema ,»e non feguendone Ícan- dalo. Enotili, che non 4 chiama (candalo , ilamenti, le mormorazioni , equerimonie , che-faranno i fravelli-, 8 amici, per non avergli inftituiti eredi, come dice Layman Tom. 1.dib.3. tr0h 5. g05. tap. 5. fub num, 17.$.Dico> Epercautelare fimiglianti-cen- fure , fará bené ittituire erede la fua ani- ma , tondar Legatis 8 Operepie, e lalciar a fratelli il titolo onorifico: del Patronato di quelte Opere pie, -cóme avyerte Lay- man. ¿bid, 105. P. Ho anche qualche ferupolo d'un configlio y chediedi ad un infermo » il quale voleva foudare un Opera pia» - 8 io ne lo (configliaj.. C. Che motivo n'ebbe V. 5. ? P. ll vederé, «cheaveva molti figli, Sc 1 defiderio, che li laícialle comodi. C. 1 Teltatore era períona di groíle fa- cola, che dalciando il necellario per il [o- Nentamento decente de figli, potelle altresi fondar 1'Opera pia ? P. Padre si 3 vi farebbe rimaflo capitale baltevole . 5. Adunque non hi Y. Ss. operato bene ¡ndifluadergli la fua pia intenzione; perché € molto-conveniente, che ¡ Teltatori fi ri- cordino ,-che tutti'i beni ricevuti fono di Dio + $ in tellimonio di O al €

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz