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97. P. M'accuío Padre , di non aver data l'Eltrema Unzione ad un fanciullo , che per anco non li comunicava . C. Eraarriyato a let” Anni? P. Padre si. A C. Avevagial'ulodi ragione? P. In mia opinione Padre s). C. Adunque . perch+ dubitava V. S.d'am< miniltrargli 11 Sacramento? P. Padre , perché avendolo confellato , trovai , che mai aveya commeflo peccato at- tuale, ch' egli conofcelle. C. A? fancialli, che hanno ufo di ragio- pe» quale fi prelume abbino giunti a fett” Anmni , há da daríi l'Eltrema Unzione, quan: tunque non fi fianocomunicati , come dice Layman Tom 2. lib. 5. trat.7. cap: q mum. . ebenche fi lapelle non aver commeflo colpa attuale, fi potrebbe ad eMtamminiltrarla; co- me Citando San Bonaventura y Suarez , de altri, tiene Villalobos nella Somma p.1. trar, 10, diffic q. mum. 7 il qualeafferma, che non fi ricerea peccato attuale, per poteríi rice- vere quelto Sacramento ; dí anco dice Al- berto Magno rel Mariale, cap.72. 074. . Che Maria Santiflima Signora Noltra ricevé PE: Ítrema Unzione, fecondoche riferiíce Sant” Antonino part. 3. tf. 14. cap.8- $. 3. Ponit Albertusy quod Beata Maria in morte fe fecerst inungi, fret enim communicavir y (hoc non guia indigeret y cum nullumpeccatum , etiam veniale, nec reliquia percati efontinea, fed ur praberer fidelibus in omnibus exemplum bumili. satis, Y vite Chriffiana : lo lreflo féntono Sil- vellroin Rofa Aurea y Bernardino di Bufo, e Canifio, tefle Suarez Tom 2. im3. p. qu. 87. art.4. difp.18 feÉ1 3. $. Solum igitur.. 98. A quelli ¿che hanno perduto il fenno ; altresi puó amminiltrarí quelto Sacramento, quantunque per effére incapaci di ragione » non Tabbino dimandato, (e avanti dicader in pazzia, lodimandarono interpretativamen- te, vivendo Criflianamente, € ricordando- fi della loro eterna lalute;:4il che há da pre- Tumerli > non coltando cofa in contrario ; come dice Barboía de poref!. Paroch. part 2. cap. 22. 28M. 13. (non mim 31. ut ex Typo- graphi errore refer: Diana part, 5.trat.3.refol, 84. in fine) bi etiam fequitur aliis citaris banc dobirinam. CVY.P.IV.modo,c'ba da oil P.circail Teft.dell Inf. 393 PARTE IV Del modo ,. che il Parrocho bd da oforoare circa il Tefamento dell Infermo. Xu penfiere trattar qui il modo civile ¿-col quale há da facíi il tefla- mento; perché in queíto fono molto pratici ¡ Notarj, né meno parlare delle fottigliez- ze, cauzioni , d- cautele » che vogliono le leggi in quefta materia; -perche quetto ricer= cherebbe trattato piú copiolo. Solo tratteró in quelto luogo d'alcune cole» che il Parrow co, 0 Confellore há da lapere, per quando Vinfermo gli dimanda coníiglio in ordine alla difpofizione del fuo teftamento, d per quando vedrá , che ordina qualche cola contro la lua cofcienza , acció polla prevenirlo , Sí avvilarlo di quello deve fare. 99: P. Waccuío Padre , che ad un' infer- mo. qual' era debitore dimolto, $ anco di id di. quello aveva, configliai» che poteya enza Ícrapolo difporre delle (ue facoltá il ne- ceflario periFunerali; eche ilreflo li delle a' creditori. C. V.S: gli ricordós che non íi facellero gran fpele- nell' Elequie , con fallo d'appa- rati , e troppa pompa; ma parche, e mo= derate? P. Padre , la prima cofa , che dif , fi quefta , che (i faceflero colla.moderazione corrifpondente alla fua povertá. C- I beni, che quefta perfona aveva , era» no in [pezie d'altri, d avevaaltraazenda fua ; che fofle aggravata da' debiti? P. Padre , quello , ch'egli aveva y era fuo , lebene doveva altrettanto , 4 anco pid. C.. Se tutti ibeni , che quelt infermo aveva, foíseroin Ípezie d'altri: V. G. le ave- vamobili , d-Mabili, che foísero d'altra per- lona ,S'avevano da rellituire al luo Padro- ne; né potevano farfi i Funerali a (pele di quefti beni , fenonincalo, che quello fofle tanto necefsario per l'Efequie, che non po- telse farlivinaltromodo; in queltocaío , da quei beni (1 potrebbe pigliare il necefsario per un Funerale molto muderato. Seibeni, che Pinfermo ayeva, erano Íuoi, quantun= es folsero gravati da debiti, de ipoteches poteva pigliarne il neceísario per un Fu neraledecente, fenza pompa, néapparato y mé molte (pele ; per elser azenda privile- glata A PS E NA a Ar

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