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peccó V. S.- gravemente in non aver pigliato a tempo 1'Olio nuovo; perchéin queíta opi- nione non e peccato mortale ungere coll” Qlio vecchio. Adunque né meno Íará pec- cato mortale elporí apericolo d'ungere con uello . : 89. P. M'acculo Padre y che per inavver= tenza , in vece d'ungere un'infermo coll'Olio dell'Eltrema Unzioue , 'unfico'! Crifma del- la Confermazione. C. Gliamminiltro la feconda volta quelto Sacramento coll'Olio ? P. Nó Padre: C. Per probabilegiudica Layman Tom, 2, lib. 5. trat. Bocap.2 fubinum. 3. che fe. il Sacerdote per errore amuiniftra col Crifma VEtrema Unziene , non há da ripetere cola aleuna; perche , dice, e probabile, che il Crifma lia materia valida «dell Eltrema Unzione : ma quefta -ragione non prova ; perche y. quantunque-elids. folíe - probabile ápeculativamente-, che il Crióma folle ma: teria valida per 1 Eftrema non pub praticaríi per. il Decreto di Papa lnmocenzo Xi. che condanna nella prima Propolizione per improbabile praticamente il feguire il probabile ; laíciando il pide fi- curo nella materia, € forma de' Sacramenti Sed licelt, che Paffermare > che il Crifma e materia. dell'Ellrema Unzione , e folo proba- bile 4 é:3l piú ficuroil contrario: Adunque non Ít potrá leguire, né praticare l'opinione, che dice eflerr materia del Sacramento dell Efirema Unzióne ¡1 Crima:, e poterliammi- miítrare cón elo, 90. Migliore e. Valtra ragione,, colla qua- le prova: la lua lenteñza Layman ; perche, dice, dificilmente potrebbe faríi la feconda volta P'Unzione, peremendare i] primo. er- rote fenzalcandálos edaccettaro quello, tengo. pex molto probabile... che non [arebbe neceflario-ripetere Y Ellrema Unzione- coll Olio) per fuppiirfe-il difetto commelfo ; Se la ragione = perché-il ricevere quello Sa- Eramepto non € di neceflitá di precetto, ne far peccato mortale tralaíciarlo , nou cohcortendovi difprezzo:, d feanda 0:, CO- me col Dotror Angelico + Soto , Nayarro € la comune, affrma Villalobos part t. trar, Ke diffic. 5 num. Écil-p. Cafpeníe Tom. z, PA dilp 4 Seéb.z. num. 13. Sed non lic, eflendovi Ícandalo > 0 temendolr prudente. SUSnte $ pud tralafciate qualche volta quel- *o» che obbliga per legge- Divina , Ó uma- Unzione , oggi CV. Pi delmodod: ammimifJ Er. Unzione. 391 na ; perchéé di piú pelo la Legge naturale d'evitarelofcandalo , chela Divina , 0 uma- na . Adunque con piú. ragione potrá trala- Iciarli di fupplire ¿Í differto commelo nel no- Ítro calo temendo( prudentemente lo canda- lo; perchénon v'e precerto Divine, né uMma- no, che obblighi /alrerm gravemente, arice- vereil Sacramento dell'Eltrema Unzione nell epinioneriferita. 91.. P.. Aluresi m'accufo Padre, che fan» do in atto d'ammiviltrare l' Eftrema Un- zione ad un Cieco y gli un, ancora gli oc» Chi, C. Era Gieco dalla nafcita ? P.. Padre si. : CG: Dile V.S. la forma fopra. quello fenío alfoluta» d cond:zionatamente 2 P: La difli aísolutamente. C. Quando all infermo: mancano Je ma- ni, dice Layman:/apra num.6. citando Sau Tomafo , San Bonaventura, Ricardo, Soto , Seraleri; che ba da ungeríi la parte _proflima - Aaquello, acui mancano gli occhi y há da ungeríi nel luogo degli occhi medemi ;. per» ché, quantunque il Cieco. 4 narivitate non abbia peccato cogli occhi, .né il Sordo coll” udito-, né il Monco.colle mani; há peró po- tuto peceare colla concupiícenza di vedere , udire , e toccare + Adunque per quelta ra- gione averá da ungerf in quefti luoghi y Confeíso , che quella ragione won lafcia di caularmi gran difficoltá , perche, le il Sordo peccó. colla concupilcenza di-udire, il Cie- co colla concupifcenza di vedere , $e il Mon- co con quella ditoccare ; quello non £ú pec- cato dell' udito., ne degli occhi.. né delle mani: Adunque pare , che non potrá dir- ln, quidquid per auditum, per vifum , pertan Hum: deliguibi , ali dovrá dire ( accettata queíla ragione di Layman ) Quidquid” per comcupilcentiam: videndi , audiendi, tamendi deliquif!s +. 3d che non puo concederá : Ció non ojtante y per afserire Dottori tanto gra- vi quella dottrina , convengo in elsa; per- ché, ficcome in quello. che viene contrito alla confeione , ócon [ole colpe della vita palsata y (ilalvala veritá dell” Eyo re a/) Ivo y quantunque quel alsoluzione non perdo- o? attualmente colpá alcuna ; per elser il (ue lenbo-; Sacramentum abfolurianis ibi impendo Y come. dice la penna Angelica di San Tomas lo part.2.quef 24. art.3.0d 5. infiné : cos anche li lalvera il fenío della forma delPE=S llrema Unzione , quantunque. la. perfona Bb Y non
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