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4 3 Sn E E a OT rc A il SES ' o Eo e he E Cap.YV.Part.11.del modo danminifir.ilViatico. 387 cava y diedi il Viatico, cosi pregato da' Íuvoi, ma non fenza Ícrupo!o . C. Avevacoftui Pufodiragione? P. Non maficuraiafíatra di quefto, per» ché fe bene aveva moftrato ¡a alcune cole diícrezione , non peró tanta , che non mi laíciaíle dubbiofo , le aveva., d nd balante ufo di ragione . k C. Che etd aveva egli? > P. Gia pafavaifere abri. C. Per rifolvere quelto cáto, s há da far diftinzione fra il-precerto Divo, che co- manda la comunione, eYPEcclelñaltico, che modifica il tempo , nel quale obbliga : la Chieía comanda lá comuniove nella Psíqua , im cap. oranis atriufque fex: de Panir, (ro. mif. Nel Concilio Later. Sub Innoc, LEL. cap. 21. 8cil Tridentino Se/s. 13.cap. 9. laíciain arbitrio del Parrocho , e Confellori il for» mar giudicio di quando fono capaci ¡ fan» ciulli di ricevere 'Eucariftia , come dico nelle mie Confer. part, 1.erat,3 comfer. 5. $. 3. num. 15.1.16.en ,17. ma il precetto Divino di comunicará obbliga in articolo di morte quelli , che fono capaci di malizia ; come con Enriquez, Sá, Soto, Navarro , de al- tri, dice Fagundez in 3. Ecclef. precepr. lib, E. 2). q. núm. 2. , e confeguentemente a' fanciulli , che hanno ufo di ragione bi da daríi il Viatico , quantunque per avanti non fi fiano comunicati ,.come dico nel/e Confer. nel Inogo cisato mum, 16. econ Armil- la, Cajetano, Vivaldo, Sala, 8caltri,che allega Caflro Palao Tom. 1. trat; 3. di/b. £. punt.24. f.2,. num.7. in fines 8tanco dice con Suarez , Reginaldo, e Poflevino, Bona» civa Tom, 1. dif) 4 de Sacram Euchar. quef. 7 Pino. 2 1num.4 infine , ché a'fanciulli non lolo fipud , ma chef deve dare la comunio- ne inarticolodimorte, fe hanno ulo di ra- gione: ef prova; perche il precetta di €o- muvicarít in articolo di morte e Divino , come con Fagundez rella detto ; e non. e limitato dalla Chiela. y anzi che in quelto palo obbliga quelli, che fono capaci di ra- es Adunque elfendolo il £inciulo, non, gli poerá, ma amzi doveri darfegli la comunioneinarticolo-di morte. 79. Et aggiunge il.Cardinale Lugo dí/p 1.3, de S acramens, EucharifP. feód. q num.4S., che; quando fi dubita, le il fanciulloabl ia 6 on) ulo di ragione, quantunque- con que- fto dubbio-non vi fia obbligo. «di dargli il Viatico ; nel mum, 44. pero. dice , che non trova argomento convincente per negarglie- lo; ePoflevino, relle Diana part. 5. traz, 3, rejol. 44. in fine, dices che con quelto dub- bio, En, 9 nó ufo di ragione, gli Íi puá darela comunione in pericolo di morte: ¡o iudico» che quando Ír dubita dell*uío del- aragione del fanciullo, gli (i abbia da dare il Viaticos fe egli e arrivato a lett'anni; e fe nou há fert' anni, non (e gli hidadare, come non coíta abbia ulo di ragione: la ra= gioneé, perché-in calo di dubbio e miglio- re la condizione di quello , che pofliede : Sed fic ell , che il fanciullo, che e arrivatoa lete'anni_, € in polleífo della prefunzione d'aver Pufodiragione; e per quelo la legge permette in queía etá , 4 approva gli fpon- lali cap. lirreris, Er cap. accefís de defponfor. impuberum: equello, chenonearrivato allá lete'anai, non poffiede queíta prelunzione ; Adunque, quando ú dubita, [e jl fanciallo abbia Vufodi ragione, há dadargliú il Viati. co, fegarrivatoafert' ani, efe non vé ar- rivato, noo glibá dadare. 80. P. Padre ad un mio Parrocchiano SS che avevo comunicato il giorno di Sán Gio» vanni la mattina, venne dopo d'aver pran»= lato un accidente mortale , né m'attentai comunicarlo per Viatico la leconda volta nel giorno medemo, de in quel giorno mari lenza ricever 'Eucariftia per modo di Via- tico. C. Non: mancano Autori , che patroci- nane la (ua operazione; poiché Suarez , Fa» gundez » Granado, Be altri, che citail Car. dinal Lugo de Sacram, Eucharifi. difp.16 SF. 3. mum, 52. Trullench , citato da Leandro del Sacram. part, 2. trat. 7. difp. 2. 9.6. Faullo, Maracio» Zambraoo , « altri, che riferifce Diana parz, 5. trat. 3. nefel: 33. dicono, chea quello , che fi comunicó. per divozione la mattina , non. (r. puó dare il Viatico» (e g!i fopraggiunge Vifleflo giorno pericolo di morte; edice Coninch de Sacram q. 30. arr L1. disb, 3. am 190, che niuno há detto, che in queño, calo v'e obbligo di ricevere Eu. catiflia la feconda volta: Ma fenza ragione difle quelo Coninch ; poiché Ochagavia. trat, 2, de Sacram. Eucharif q 14. num. 7. al feri il contrario : e quantuoque Lugo fupre Aum,_ 50, imfine , dice, che Ochagavia non dice cola alcuna circa. di ricevere un”altra volta PEncarillia il giorno teo; la fua ragione pe:ó prova la fleTo del giorno antecedente ,. nel quale-£ foffz commoicato per divozione , Eb z che Y Mc DR AO A A A
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