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¡ . ] eN 2 a ES xxvyj Lamento contro 'Ommiffione , Je mie ragioni infuficienti , perché ledetra ¡l mio fpirito , che é tepi- do ; rinvigoriíca la voftra grazia divina quefti caratteri ; che con buon defiderio forma la mia penna; fupplifca .la -«voftra forza alle: facchezze del mio fervore, acciocché per la porta degliocchientrino. animate quelte lettere, d. perfuadere nel” interno con fpirito», e-vigore si im. portante dortrina :. Veltite , Signore, del fuoco del voltro ardore quefti caratteri, acció portino agli occhi fuoco., che pallandoal cuore , Pac- cendino del voftroamore , Stinnamorando l'anima della voftra infinita bontá, la portia”vivi deliderj d'alciugare le volbre compalhonevoli, e lantillime lagrime. 21. Tutti quelti motivi., che lafcio: riferiti,, doverebbero perfuade. re , €convincere la noftratepidezza ,. St obbligarla ad applicaríicon di. ligente ftudio alla falucedell”anime: «che patendo si dolorofíacciden- ti li vedono-fenza gli opportunt rimedj ;. e fe- le ragioni precedenti trierem. PON rifcaldano la noítra tepidezza , la ravvivi , fe vuole: » ¡lximor grave ,, c.s7. v.3, Che afpetra chiunque écaufa , Che li perdano l'anime: Doaplici contritio Imer'»ibi. ne contere eos y dice il noítro Profeta ; 6 aggiunge la-Glofa Inter. lineare: Duplicicontritione», :ideft ,.gladio, (9. fame , anime, Lo corporis .. E quali faranno quefti:, a” quali-Sinvia queíto duplicato caltigo ? H jua o. de Confellore, dice San Lorenzo Giuftiniano., che € cauía., che l'anima. inf, e £i perda : Duplici contritione- atrerivue Prafior: y; duplicifque judici eficitur ete ems > fuividelicer , do ovium perditione ,. prefextim:carum:, que: ex- ipfins convincuntur periille incuria.., Sará il Íuo caftigo-duplicato: , perché eli lará addofíato ¡il reato di due caufe,, della perdizione- dell anima , che per fua trafcuraggine (i perde, e: del peccato dellariprenfibilefua ftelfa ommillione , perche-adun medemo tempo fir caufá- del danno dell” animo al fuo proflimo ,..e fi fecereo , e: complice dell”altrui peccato , come gravemente pondera Perudizione del gran Cornelio fopraquelle é e los parole del? Apoftolo:: Neque communicaveriris percatis alienis ; dove dice: Corn. ibi. quefto, dottifirmo. Etpofitore : Confeffaris enim , qui peccatoribus , v: g. concubinariis., ufurariis., fimoniacis ,, confisentibus. non- fatis contritis. , aut non babentibus. propofisum efficax emendandi fe... art nolentibus reflituere per: fimoniam , furam ,, (5 aliaininfté acquifita, cos: abfolvunt 5, ommbus eorum peccatis conmunicant , ecaque im fe tranfcribunr y; omniumque rei funt:, ac pro cis Deo penas dabunt, La pena medema., che- il Penitente: merita ;Ñ rifonde nel Confellore , che.non Pajuta col rimedio opportuno, né lo Cava da' peccati ; e di quelti. peccati non riparati, e dell ommifio. De, e commiflione , che:furono cauía y che-non. ( ripararono , fi doverá. rendere rigoroía ragione e fe nefigerá. ftretriflimo. conto «dal Confelore ,-4. cui fidará anchei! caftigo: mericato.. E” anche: piú da: ponderarítin quefto cafo la fentenza y che fulmino.il Re Davidde nel. la parabola , che gli propofe Natan: Profeta di quella pecora: máala- mente rubara; Viva Dio, di(le Davidde-, e degno di morte , chi-que- íto há fatto; comando , e decreto, che paghi quactro volte tn E ¿vit coo a Po a l 3 y e e

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