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: JA PR PERE po MENE ta ON Cap.V.Part.Ldell' affóluz.im peritolo dimorte. 381 (olazione dendizionata , come finifco di di- re: al proffimo, ché (fa in neceffitá eltrema, íideve foecorrere, quando fipuó: Adunque tfideve affolvere lotto condizione il peccato» re, che in'articolo di morte non pud dar fegni dipentimento. $0, Efe diceffi per fecondo , che é con- dannato da Papa Innocenzo XI. - il feguire opinioni di tenue probabilitá: Sed fic et, che lopinione y qual dice, che fi puo affol- vere il moribondo , che non puó dar alcun fegno di contrizione ( fa vifluto come crillia- no, Ú peceatore ) é-di tenue probabilitá : Adunque lará condannata , ne fi potra fegui- re: Rifpondodato , che fía tenue la probabi= litá di quefte opinioni, non peró fonocen- dannate, e li potrannofeguire; perché la:con- dannazione non parla de' cali dieltrema necel- fitá ,: qual e queíto, come dico sella 1. pare, della mia Pratica trat. 10.num;28. fpiegando la terza Propof. condannata . 61. E [e dicefli per terzo, che hi da [e- guirfi il pid icuro nella materia , e £rma de' Sacramenti ; e che -4l: contrario e calo condannato de Innocenzo XI. nella r. Pro- pofiz. echeé pid ficura l'opinione, qual di- ce, che in quefto calo non di. pud affolvere fotto condizione. Riípondo , che quella con= dannazione né meno s'eltende a cali d'eltre- ma neceflitá, comedico fpiegandola nel luo- go citato , 21m. 9. Come in calo di necefli- tá fi puó battezzare con liícivo il bambino , che (tá morendo , non avendolíacqua natura. le, non oltante il Decreto di Papa lanocen- zoXI. 62-P. M'acculo Padre , che fui-chia. mato in fretta a confefíare un' huomo, «al quale era Thatitidata una ferita pericoloía , e quantunque io. volefi confeflarlo -fubito., per vederls inpericolo manifefo di morte, il Chirurgo midille, cheera necelgario pri- ma curarlo ¿altrimentií2 ne farebbe in un fu- bitó morto. €. L'aficurd il Chirargo, che medicandolo prima apli larebbe poi rimafta yita , per poter- fi confelsare ? ' AS ted : - In queítocalo, cheiníla il curar Pin» férmo :, £ imlla: altres] ib confefsarlo ; per efser in melto pericolo y- mi piace molto quello , chedice Diana pare. 3. tralh5 1/0), 56. che pud dimidiarí la confefione,, $ udi- to fecretamente un peccato”, dargli Valso- tuzione, e permettere dopo la/cura', e e dopo d'elsa vive l'infermo y” integrare Ja confeflione . Et aggiunge Giovanni San- chez apud eundem Dianam ibi, che le ¡Me- dici , 0 Chirurghi non voleísero defltere da curare Pinfermo , per vederlo in grau pericolo., 8 il Confeflore teme , che gli pofla*reltar morto nelle mani; baílerá per aísolverlo , che Vinfermo in generale dica» che há peccato ; poiché non e obbligato a manifeltare avanti agli altri in fpezie ifuoi peccati, quautunque fiano leggieri : la qual dottrina, quantunque alids foíse di tenue probabilitá , lí potrá. ficuramente pratica- pos 8 P urgenza , e Ilrettezza del prelente calo. 63. P. Padre, fempre che hó da confelsar qualche moribondo, mi trovo anguítiato da grandi perpleffita , efcrupoli. C. Inche fonda V. S. quefli ferupoli? P. Padre in aver letto in Suarez ywche in articolo di morte Íi deve ayer atto di contri- zione perfetta; e per efser quelta pid diffici- leche P'attrizione , dubitograndifimamente » le Pinfermo averá contrizione perfetta, dat” trizione . C. Non ba di che affiggeríi V. S. per quefto motivo ; perché , quantunque Sua- rez affermi quello in3.pars, Tom, 4. difp. 15, Seét.4, num. 18.6 lo fieguano anche altri; e pe= ro probabile. il.contrario , che non íi ricerchi la.contrizione. per la confeffione, che li fA in articolo di morte : cosi Pinfegnano Co- ninch , Beccano y Layman , de altri, che cita , e fiegue il Cardinal Lugo- de puni, difp.7. Seét.13.wum.261. e 262. Et ela ra. gione; perché i precetti»-cbe Dio há dato agli huomini non fono duri ,.né intollera- bili., ma un foave, e. dolce giogo : Jugum mem fuave e. Marth. 11. Sed licelt, chee coía duras .Bralpra obbligare nell' ora della morte per:Jaconfelione ad un' atto di con- trizione:, ch'étanto difficile: Adunque non abbiamo da dire, chewi fia tal obbligo, ma cheballerá Partrizione fopranaturale , accio colla conf« one fi giudichi Panima ; benché non neghi.» che [ara (alutevole configlio muo- vere l'infermo , quando fi confeísa, ad un'at- to: di contrizione , proponendogli con dol» cezza la fommabontá di Dio» le fue emi- nenti perfezioni, acció a villa di quelle 6 muova l'anima al perfetto dolore d' ayer offelo siamabile Oggetto. ? 64. P. Padre , convengo bene » che fia probabile quello , che Y. P, mi dice mami saula Da + AS Y , A
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