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fi condamna il feguire in quelto cafo il meno (i- pe benche Jo folle ( il che fi nega ) il non ribattezzare . $. IL Del! amminifirazione del Sacramento della Penstenza , 48. M' accuío , Padre, che foh negli- P. gente nell'amminiltrare i Sacra- menti , Sin particolare in udire le confeflio- ni de' miei Parrocchiani . C. E per qual cauía traícura V. S. queíla materia tanto importante? P. Perche hd un'altro Sacerdote follecito , che lo f2 per me. ' C. Manca V.S. nell' amminiltrazione de' Sacramenti , quando é ricercata di giorno , % quando fe gli dimandano di notte? per- ché di notte non e obbligato il Parrocho amminilirarli per fe ftefío , ma baíta; che lo faccia perun'altro:; eccettuato , quando P infermo-dimanda xominatim il Parrocho, che in quelto cafo farebbe obbligato andar- vi, in perfona: Itá Giovanni Sanchez in Se- leól, difp. 47. num. 5. in fine . Leandro del Sacramento part. 8. trat, 7. -difp. 3. quef, P. Padre, nonfolo mancavo, quando mi chiamavano dinotte, maanche di giorno, fidando il mio Ufhicio ad un Vicario , che malifteva. C. Mancava V. S al Confefionarioquando era tempo, che i Parrocchiani foddisfacelle= ro al precetto della Chie(a? P. Padrein quelti tempi vandavo. C. E ne'giorni di Giubilei, Y Feílte non accudiva a confellar” ifuoi ludditi ? P. Padre , in molti di quefti giorni lo tra- [curavo . €. Cola certa e , e come tale l'infegna Leandro sbid. que/f.32. con Giovanni San- chez, Barboía , ela comune, cheil Parro- cho non foddisfa al fuo obbligo precifa- mente col riliedere materialmente nella Parrocchia, ma che di piú e obbligato am- miniltrare iSacramenti per fe ftello, comé dice il Concilio di Trento ff" 7. tap.3. con quelte parole: Inferiora beneficia pati 5 ca, prefertim curam animarum habéntia pera Jonis dignis, (3 babilibus , que in loco 7 dere (attende ) ac per fe ipfos curamanimarum Prercere valgant, conferantur ; da dove co- Cap. Y Parl.dell'afoluzione inpericolo dimorte. 377 fla, che non foddisfa alfuoobbligo ¡1 Parro- cho, che fida il tuo pelo, ecarica d'ammini- Itrare i Sacramenti ad altro Sacerdote , Ca- pellano y-otollituito : 1:3:54 Verb. Refidentia , Diana part. 3.trat.q refol 156: 49. Ma in quali-occafioni fía obbligato il Parrocho amminiftrare per fe fteffo 1 Sa= cramenti, non Vaffermano tutti d'un modo i Dottori; Navarro, Soto, Suarez , Filliu. cio, Valquez, dt altri, che cita, e fiegue Bonacina Tom, 1. di/p. 5. de Sacram quel 7. punct.4. S.2.num.23. fono di lentimentos che il Parrocho e obbligaco udire le confef= fioni de'fuoi Sudditi: tutte le volte » ch'eflí ragionevolmente lo dimandano , eccettua- to , feallora occorreíle al Parrocho qualche negozio. grave , che 1'impediíca : Et anco aggiunge Giovanni Sanchez abi fupra um. q. che non lolo il Parrocho e obbligato a que- flo) ma che né meno guadagna ¡frutei del beneficio Parrocchiale , 41 e obbligato re. ftituirli; e cita per la fua opinioneGrafis , Cordova ¿ Holtieníe , Afteníe . Silveítro , Covarrubias , Aragon- , e Ludovico di San Gio: quantunque -Garzia ¿ 4 Ugolino, apud Dianam re/o/. 156. citata , fieguano il contrario , in quanto alla reftituzione de' frutti. La feconda fentenza dice , che il Parro- cho e folo obbligato ad amminiltrare i Sa. cramenti , quando il: penitente e obbligato riceverli ; come quando comanda la coni felfione la Chieía, d in pericolo di morte', 0 quando la confeflione fi-giudica necefla= ria , per evitare qualche peccato mortale: Irá Medina , Ricardo, Silveltro, Armilla , e Reginaldo apud Dianam part, 2, trat.16. refol. 2. La terza fentenza dice y cheil Par= rocho e obbligato confellare i fuoi Parroc= chiani nella Paíqua , e pericolo di morte, 8 in altri tempi, cheil penitente vuol con- fellarfi per divozione, e obbligato fotto peccato mortale confellarlo , fe non hi il penitente altro ConfefTore, dal quale pofla confeflaríi : Ita Pollevino de Oficio Curarí cap.5. quef, 7, Tutte quefte tre opinioni giu- dica per probabili Diana parr, 2, trar. 16. re/ol, 2.infine . 50. limiofentimentod , che il Parrochó nou folo e obbligato confelsare i fuoi Sada diti, quando hanno precetto di confelsarliz ma anche, quando dimandano la confelio= ne , come mezzo per vinceré qualche grave” tentazione y d difficolta ; d- quando per far qualche

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