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EN + pro de, E . $ A A ses E virsutes, quas foblari oporteat y út pa. nam aternam evadere , E -Caleffem gloriam confequi valeant: L'aitro obbligo, e d'iníe- guare a'loro Sudditi la Dottrina Crittiana , iprincipali Miderj della Fedes i Comanda- menti , che devono-oflervare, i Sacramen* ti, che devono ricevere, el'Oraziones che hanno da fare. Cap.11. dell obbligo,cbe banuoiParrochi dipredic. 365 materia ? come dirá , che ¿il Concilio. nol defiaj , quando in quelo, de altri luoghi tanto Chiaramente |'e( ? e cosi quanto amétengo per indubitato , che £i elprello comandamento del Goneilio» mel quale co- mando a iParrochi, che le Domeniche, 4 i giormi fellivi predicallero . Qualche pie- tá pud:averú in- quello, Sí or ora l'alle- 10. Mi dica adefío , non predicaya: V. S.-*gneró:: qualche volta a* fuoi Parrochiani? P. Si Padre, quantunque non molte. C. In virtú della legge Naturales e Di= vina, none determinato in quai giorni deb- ba il Parrocho predicare; lo determina peró il Sacro Concilio, /e/.24. de reform. cap.7. comandando a? Parrochi, che ne'giorni-Ee= ftivi , O Solenni compiícano a quefl' obbligo nel tempo degli Uficj Divini ; Nec hon inter Mijfarum Solemnia , aut divinorum cele brationem Sacra eloquia ; Us falutis monitá eaz dem vernacula. lingua. fingulis diebus ESfhis y vel Solemnibus e. 5 : -—P. Padre», io non hd predicato- tutti 4 giorni Pellivi. | pivtra =C. Comunemente infegnano i Tcologi, e Dottori', che quelta determinazicne del Concilio obliga ne'giorni , che aflegna ; come afferma Machado Tom, 2. lib, q: part. 3, trat. 3. docum., 2, mum. 2. benché Soto lib. 10. dejuf queff. 1, arr.3. dica, che efendol difputato.mel Concilio y; le havéva' ad impor» 11 a' Parrochi Vobbkigo di predicare , fi fia fenza déserminará la- cola : e chei Parrochi loddisfanno al loro obbligo ) infegnando i Miller della Fedé, Sil reto, ehe contie- ne la Dottrina Criltiana : Cita quello fen» tire. di Soto , Machado 454. peró.non lo fie- gue, lo cita altresi Barboía de Of. Parochi, Part;y. cap;14 mum, x.-e-né meno lo fiegue: lo cita Leandro del Sacramento part. 8. arádd, 7odilp, 8. quef:9. e ne pure lo fiegue: lo cita final mente Moya. melle fue felet. 20m 2, ad traól, 2, de Relig. difp.1.quef. 2. mum, 4.05. e nea (olo nol fiegues ma anchz aggiunge, € oppolto , e contrario al dertame del Concilio > 1l che quanto a me tengo per cetto; «poicbe diceil Tridentino nella fos. “AP, 2: ds reform. quelle parole: Curam ani- mar tun habentes per fe.,.vel per alios idoneos í legitimo impediti fuerino; Diobws faltem Do. Minicis, FFoftisfolemmibus plober feb; commif- Jim pro fua y Es eorum capacitare pafcar 5 (e elprellamente determina quelo il Concilio, eme, patrá verificar» reño indeciía queña 11. Midicay computatotutto!l'Anno pal [erebbe in una volta un mele intiero fenza predicare ; 0 due mefi difcontinuati , la- [ciando hor due Domeniche , di poi un*al= tra3 G poi un altras' che unite afjeme faceís fero due meli? P,. Padre, piú di fei mel averó lalejato di predicare . . €. Non oflante il Decreto del Concilio, fente Bonacina Tom, 2. dif). 5. circa 3. praa eept. Decalog. 9.wnica, pundi.2. fub num.31. S.Quamobrem; cheil Parroco, chelafci e di predicare per quafi un mele non conti- nuo, probabilmente (. potrebbe fcufare dal peccato mortale: eche le lo lafcia per un mele continuato yd perdue, d tre mel dil> eontinuati , pecca-mortalmente : lo ftella dice Leandro del. Sacramento «wbi fupra guaf?. 15. cioé, che il Parroco» che lalcia di predicare per un mee continuato » d per due, d tre meli difcontinuati , pecca mor- talmente: E toccando quello punto Suarez de Relig. Toma, lib, 2, cap, z6:nwm.7. benché non determini tempoy-dice purd , chequel- lo, chealcunas d.molte-volte lalciadi pre- dicare i giorni affegnati dal Concilio. » mon pecca gravemente: Nox pamen videtur ( di- ce ) tam rigorosóy. ac pracisó id. pracipero y us peccare graviter cenfeantur , fi interdumn , vel fapivs sd omittant . Pid largoA Trul> lench /56. 3.in Decalog. cap. 1, disb 4. mum.14. dovz diffe , -che peéca lolo mortalmente il Parroco , che in tutto l'Annoe non predi- cava, le perse , 0 per altri provedeva quel- lo, ch'era neceflario-per la lalute dell' Ani» me :yy Quelle fono le parole di Trullench : Solum peccare mortalizer , f toto integro anno nunguam pradicarent ; modotamen per fe , ais per alios provideant' necefaria folusi” anima. ruin , rc, +2. Confello , che non pollo alfentire a queíta fentenza di Trullench , né anco. las [cio d'avvertirvi qualche contradizione:* non pollo aentirvi ; perche”, le efprella> meyte comanda il Concilio, che tuttj i gior- DA e ai ltd a sado o ct ponce pe os se > A
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