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AS MAR a ra —= MM pu o Deir AAN OS EZ ao xxiv Lamento contro 'Ommifione , manoaltri; e quelta e la cauía , perla quale tepidi(i ritirano da cercare la fua falyazione , Ó pig fono origine della (ua perdizione. 19. Accompagna Chieía Santa i pianti del noftro Profera , efpri. mendo il fuo dolore, con le medeme parole : Zdcirco ego plorans , Ly " oculus meus deducens aquam: Ploterlineare Vox Ecclefia fadti funs filii mei perditi , quoniam imvaluit inimicus. Siduoles, e piange quelta pieto- intertia. fa Madre , pervedere perdutii fedeli fuoi figli , faéti funs Pili mei per. hie» diri: figli, che rigeneró coll? acque lalutari del Bartefimo; che alimen- tó co”l bianco latte della Dortrina Criftiana , eche allevó co*l pane. ce- lefte degli Evangeliciinlegnamenti, li confidera miferamente perdu. ti, perché la forza del comune nemico há prevalío contro le fue armi non ben maneggiate-da* fuoi Miniftri. Lagrimevole cola larebbe , fe gl infedeli nemici della noftra Santa Religione vincellero Parmi Ca- roliche, e Simpadroniflero delle Citrá- de? Criftiani per negligenza , pigrizia, 6 ommilfione de Capi , SK Ufficiali; che governaflero gli elerciti: continua guerra mantiene dichiarata Inferno 2 figli della noftra Santa Chiefa; riconofce quefta tenera Madre, chela fuperbia delle diaboliche furie prevale: imvaluit imimicus , fignoreggia in molte conquiftate fortezze d'anime elette : tratriene in tirannica fchiavith molti Criftiant Soldati; Echié la canía di tante, esi dolorofe Ltra» gi? Eh no?! fiano i Capi di quefta milizia «Santa | Saria mevole fatalitá , che coniítefie quelta fomma difgrazia nella fonnolenza de- forme de” Miniftri della Chiefa. Cafomiferando farebbe , le venendo Maia c.61. i nemici ad alfaltare una Citrá , la fentinella dormille, e per la fua Pomel. í, Sonmolenza (i”perdefle la” Piazza , entrandovi gli avverlarj : Sono i Num. e. 3. Confeflori fentinelledeftinate fopra i muri della Chiefa, giuftail va. Hi rem. ¿ Utinio del Profeta Evangelico: Supermuros tuos Ferufalem conflirui cs 81.7. flodes, Sacerdotes, aggiunge Cornelio a Lapide , funt cuftodes Populi : Quefte fentinelle fi chiamano fpecolatori dalla penna di Geremia +; Conflitwi fupervos [peeulatores ;- per ignificare la vigilanza , con la qua» le hanno adartendere alla confervazione delle miftiche Citrá: Se que- fte fentinelle dormono', fará necellario , chel'inimico sim padronifca del? anime , edivenga la Chieía noftra Madre materia di pianto dolo- La de rofo ; vedendo prevalere tirannicamente Pinimico aftuto : imvalait tia 91. Mmicus, perla grave negligenza de” Miniftri, alla vigilanza de*quali fi dó la cultodia de* fuoi figli : fadtr fum filii mei perditi . 20. Non ftupiro gia alle tante lagrime de* Santi, Ga? pianti della Chiefa , quando mi *offerifcono 4 vedere igemiti del noftro gran Dio, e Signore; lo vedo piangere sú di quella Gernfalemme , fovra di cui Joe. «e: piantene* fecoli pañari Geremia: Videns Civitatem flevit fuper ilam : "2% Lo védo verfarlagrime- nella morte di Lazaro, che rapprelentava la morte fpirituale dell? anime: Lachrymatas efi Fefus: Pianfeanche con a pe maggior fentimento:, dife San Paolo: cum clamore valido, ¿slachrymis : y» Equefti clamorof fofpiridiede; dice San Tomaífo , « altri, nell*Ora- zlone Thren:c.1 Y. 16.
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