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354 efser quelto vero , quando il Capellano (12 infermo perotto, d dieci giorni. Pietro di Navarra, e Naldo » apud eundem Dianam ibidem affermavo , che quefto hi luogo*; bénche linfermitá fa: d'uno ; d due meli : Diana Feltende foloa quindici giorni. Que- fte dottrine fi fondano nell' interpretare con foavitá la mente del Fondatore: perché (di- eS non há da prelumerá fofse cosi poco pietolo , che laíciando onere di celebrare tut- tiigiorni , no'lícufafse , quando egli qualche giornofoíse i AA ESO pos - 169. lo peró in quelto caío miconfermo: colla dottrina di Caltro Palao Tom. 2. rat. 13.. difp 1. puns. 6. num. 25..il quale parla con dittinzione, e dice , che fe la fondazione difpone, che il Capellano celebri per le, 0 peraltro; dicendo: Voglio , Y o mia volonta y che il.Capellano celebri tali giorni per fe 5 0 peralrro y 0 merre claulola limigliante; in quello calo ¿ nel tempo , che il Capellano 1tA infermo y:-0 legirrimamente-impedito , ha obligo di celebrare per altro. Et é la ragione , perche ponendo -quelta clauto- la il Fondatore y manifelta il fuo animo-: e dicendo per fe 5 vel per alium , previene il cafo d'efser il Capellano impedito , edi= ce, che fupplifca per un'áltro.: Aduns que fará obbligato a farlo-; quando «nella fondazione e claufola di queño tenores ma ferla fondazione impone onere-perlonale a Ca e. di Td per ica icendo : E Ca pe fe mex demo p eros che il Capellano elerzo celebri egli fefos quelo calo , le flotse infermo otto ; 0 -quindici-giorni , non Ía- rá obbligato: ordi Melse adun'altro: perché elsendo tanto comune , 4 ordina- rio in quella vitá:cader in infermita, dal- tro cafo fimigliante y non avendo-efprelso il Fondatore , che in quello calo celebri: per altro Capellano , Sewavendolo obbligato a celebrare egli fiefso , fi fuppone , eprelume, cheincafo di llar otto, o quindici giorniin- ferro volle fgravarlodel! obbligo di far fup plire ad altrile Melse.. 170. W'accuío Padfe; che 'avendolafcia- t0 quella Capellanía”, +n*otrenmi un” altra con ónere di dire ogni fettimana tre Mel- fer Grioalcune volte Phoanticipate, e det- te nella prima fertimana le (eis enellafecon- da niuna: C. Fi mente seípreísa del Fondatore , che (i diceíbero determinatamente per ogni Traáttáto XII. dello fiato de" Sacerdoti. [ettimana le tre Melse , dicendo : Voglio (id mia volonta ; che niuna fettimana fi pañ fenza celebrarfi le tre Mejfe ? perche , le ques to folfe, non poteva -V.S. anticiparle , ná traíportarle , ma aveva da dirle ¡a cialche. duna fettimana : Cosi l'inlegna con Cene- do» éc altri , Figundez /oprai precers; della Chieja int. precept. Lib. 3. cap. 9, num, 2. P. Padre,non efprefle fimil coía il Fon ore. du C. Adunque , le non l'elprefle y néevé circoftanza particolare , per*la quale puó prelumerí , volefle determinar fiflamente , chefi celebraflero ogni lettimana le Mefses poté V.:S.. molto bene anticiparle ; come con altri, che cita + dice Fagundez ibid. num, 1. e con Rodriguez , Reginaldo , 4 altri, Diana part..2.: trat, Iqrefol. 16. per ché fenza dubbio e meglio perl'anima, chei fuffragjs'anticipino; chefi differifcano: Adun= que Kc. 171. Deve pero avvertirli, che non e le- cito celebrare per fipendiavventizj:.V. Gi oggi voglio dir. Mella per il primo y che mi dará la limolina.s- perché ¿il Sacrificio del puó o af tran- de nempo fu ¿dire il 5 es ; 10 é cafo cen da Clemente Ottavo-inun Decreto della Sacra Congregazione , cof guelle: parole y Tanquam pluribus nominibus periculofam., fdelium feandalis , € ofonfe mibus obnoxiam-, atque a vetujio Ecclefña fila re nimiwm abborrentem : Vedali Torrecillamela le Confult.trat.3. Confule, 1.a0m. 4. e viu, $, Quelto potrá aver luogoy quando dalla Ta- vola fisá , che il Sagriftano;:0 Collettore y 0 Maggiordomo del Gapitolo há da ripartire ta= liMelse, d tantes le quali potrá dire anti- cipatamente quello , che vi há diritto per eflere di quelli, a'qualidevoníi dare, e que- floavanti che gli fiano ordinate : Come dice coniAragon , Vega, dcalcri: Fagundez > 10 Supra: nur. 8. : ¿ 172.P. Macculo Padre ; che per elferfi perdute alcune rendite di quelle, che laÍció il Fondatore della mia Capellanía , non cele- bro pit le tré Mefse, ch'egli difpole per ogni fettimana» ma due folamente. C. Fa queíto V:S, con autorita del Supe- riore ? P. No Padre; ¡perché , -efsendo ricorío dal Velcovo, atció riduceíse le Melse 2 quel tanto , ch'erano rimafte le fonda-
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