BCCPAM0001175-5-0100000000000

Cap.W.Part. IH.dello fiipendio delle Mefa. 351 lenza , mé “timore , convenga dirle per me- DO : per oa os quefto pe do, li prelume; che "altra parte dello Alipendio ; che Paltro tratriene per le : e dí come , (ele dicefle lenza ftipendio alcuvo - mer? gratis , potria Valtrorellaríene con tut» to:lo ftipendio; altresi potrá rellaene- con, parte, quando gli vengono dette volontarias mente per meno. 537 157..P. Padre m'acculo , che avendomi ordinato una períona » che le dice una Mella votiva di Noftra Signora¿ daodomi. il giuílo fipendio,-io m'ofterúi,di dirla s; e poi non dif Ja Mella di Noltra Signora, ma quel- la del giorno. ; €. Soo Navarro. y . Bonacina , Dias na, Qt altri » che cita Leandro del Sacra. mento Tom. 2, traél, 8, difp.7. quef.67..che vw e obbligo di dire la Meísa , che(i promife ; ma che quell'-obbligo none fotto peccato mortale, ma veniale . Jl Jpelema Leandro fcnte per, psobabile , che né meno é-veniale. Lo giudico , che sabia quello da, rifolvere con piú dillinzione , come noltreró nelle di. mande-[eguenti. 158. Mi dica: gli £í ordinata per giorno determinato queílta Mella ? P. No Padre, folo mi dile, che dicefl fecondo la Íua intenzione una Mefla: di: N. Sigoora;;..: 1 G. Gh dimando: quelta Mella per qual. che bilegne urgente ,,..come pér la Salute dí qualche infermo».che folle pericoloo., 4 per alga accidente , che volelle pronto ri= lo?.. P.-Padre,.noo aveva urgenza y ch” eligel- espada Bro NA -¿¿Q ¿Mgiorno , ¡per i e'ordinó..¿; V.:S. ies Sep santo doppio ? 3 AOL She os €. Exigioraileguenti? P. Padre il giorno [eguente: li. recitava l'Uíicio dium Santo lemplice, 4: in quelto gieran celebrai-la.Mefa. 8 C. Seda Mella li aveííe da celebrare in giorno di Santo Apra tongue fi die + VOLiva 1-0, SIgHora y non po- trebbe dirí.,. perche quelo é contro, la 5u- bricá , e, contra: la dichiarazione della. Gon. gregazione de riti, che há comandato » che 10 giorno di Santo:doppio, . nen Áá digano Melle, votive ; 8c-almeno ara peccato ve- Diale. dire in limigliansi giormj Mella voti- va , e nol (arebbe divla del S nto: Nel che convengo con Leandro; e mi fondo ¡a que» flo, che P'intenzione diquello, che diman- da una Mella bi da effere ragionevele: non ¿. ragtonevole, che ( tralgradiícano le. ru» Erich del Meflale,.4c i Decreti della Sacra regazione. , celebrando Melsa votiva inyFelta. doppia : Adunque mon shi da credere , elser quelta la mente ragionevole di quello , che dimandd la Meísa :,Adun- que averá da dirli quelladel Santo , cheoc- corre. 159. Se non fi dimanda per quelto gior- no hiso «la. Melsa., né per necellicd tanto ur- gente » che non ammetta dilazione.( per- ché , fe ció folse , s'averebbe da: celebrar lubito , per non perdere l'occalione di di» mandare a Dio a luo tempo. per mezzo di cosl Santo Sacrificio il rimedio del. trava- glo» d:infermitá ) in quello calo potri dif erirái la Mella ,-finché occorra un giorno dí Feria, d,Santo lemidoppio , dlemplice , ¿cin quello giorno há. da dirli la Melsa vo- tiva , che (1 promile : nel che convengo con Navarro, Bonacina , e Dianas «e e la ragione , perché come in giorno di Feria, 0 Santo femplice , d femidoppio. , v'e libertá di dir Melse votive,.e non Soppone a que- fto_ il Decreto della Sacra Congregazione » fi manchercbbe alla fedelcá > non compien- do quello sé promefso: Adunque fara pecca- to veniale. 160, Lo fleíso,.che bd riísoluto in quello calo» tengo , che abbino da fare ¡ Capella- pi, che nelle lor Capellaníe hanno fondate alcune MeÍse votive per giorni determina- ti; che » le in quelti giorni.occorre Santo doppio,; hanno da dirá del Santo: Efefe- midoppio » femplice , d Feria, li dicano le votive, che ordinó il Fondatore ; Se forfi non fono Ferie ; 0 lofraottave , nelle quali le Rubriche ,proibileono Meíse votive; che 10 209ñi pon hanno da diríi della Feria, o Infraottava. 161. P.M'acculo Padre , che ¡o hó-una uo » quale m'ordina dir le Meíse nella Parrocchia di S. Michele , all' Altare di S. Francelco: de ioalcune volte P'hó cele. brate in altra parte. €. Sono flate molte le volte, che Y. S. ha celebrato.in.altre parti? perche, fe folsero due , Ó tre volte Pannos perla parvita di materia, non larebbe peccato mortale 5 c0- me.dice Diana parr. 2. Trar. 19, sefol. 29. BL anco y císende con cauía ragione je co r | | | | | | WR A as

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz