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350 za emolumento alcuno, perla Melsa appliz «ata; le parte aciaícheduna , farebbe infa- marmi, epubblicare il mio'-petcatoy e-cosi non só , come dovefli portarmi in: quelto calo. ' 'C. Queñlo, chea V. S par tanto difficile , e molto facile ; non larebbe necelsafio , che deíse ad eli medení tutto, ne parte: dello ftipendio ; ma potrebbe celebrare un” altra Meísa ,- 9 piú fecondo l'intenzione di turti due; e fe non poteíse, % non voleíse céle- brarle, potrebbe ordinarle ad altri , dando loro loftipendio, e dicendo agli (lei ,-ehe eclebrafsero le Mefse competenti fecond o Yinteózione di V.S. e V. S. applicarle per tutti'quelli, a”quali aveva fatto ingiuftizia: perché e dottrina di Bonacina Tom t. difp: 4. de Sacram. Eucb. quef. ult. pundt-7: $53. mum, 1. cheil Sacerdote , che riceve da quat- tro Perfone (tipendj per quattro Me[se , non e obbligato a dire per ciafcheduna [eparata- mente una Mefsa, mache puó applicar co- pulativamente le quattro per le quattro períone . Adunque potrá V.-S. 'applicar una Melsa peri due Soggetti y che le diede- ro il resle per flipendio ; 8 avendo avanti applicata un'altra , refterá foddistatto quell' obbligo. Lo” 3 e bal 155. P. M'acculo Padre , che aleune volte m'hanno dáto per tlipendio' della Melsa tre reali, Be io V'bo fatrad un altro Sacerdote, dandogli folo due reali di ftipendio. 1.0 A C. Quello e il:cafo-formalifimo condan- nato nella Propoñaióne 94 Alelsandro : no peró avere qualche interpretazione , e titudine , come rifolweró col!' interroga- ; e ¡tre reali, che fi diederoa V.S. di fipendio , erano di fondazione di qualche Beneficio», 9 Capellanía , che V. S. polse- delse ? Perche , Le quello fofse';; poteva VS. farle celebrare, dando lo Mipendio giulto; «e rilervando per Íe quello »che wera di pi dello ftipendio comune-, 4 ordinario; 'co me dice Torrecilla fopra- la. detra: Propof. 9. Mm 1. i ¡8 1 P, Padre y: non erano Mefsedi: beneficio, ne Capellanía , madi Aipendio Íciolro. "Ca: períona:, che ordinavá a V. S. que- fte Melse, le proteísava amicizia: fbretta > di modo.che poteíse crederí,. che ledefe per regalo quellaipendio yantaggiofo? per» ché, quando per queltariípetto ) y per Pau- Trattato X11. dello Pato de: Saterdoti torita (peziale del Sacerdote , Haltro moti. vo limile , li dá eccedente ftipendio:, pub trattenerái l'ecceíso, dando-agli altricle Meíse collo (tipendio: ordinario: Torrecilla ibidem: 50 q iguo ed P. Padre, queflo non f' per farmi gra zia, néper profelsarmifrerta amicizia y ma perche cosi [oleva faré la tal perfoña y chiemi diede la Melsa . Byogtriz? 13 156. G. Et il Sacerdote yal quale V. S. ordinóla Meísa y ediede minor (tipendio di quello V.S. aveva ricevuto; fapeva, che a lerera latodatomaggior fipendio? 2: 0 ¿¡P. Padres]. ÓA 110370, .9 1218 + Co Escobvenne wvolontarizmentein pigliar loftipendio, che V. S.-glidiede, d pure lo prele per viol2nza%, S-per timore; che nell' avvenire V.S. now dovelse- pidr:provederlo d'altre Melses fe non pigliava que!le? P. Padre, come che-gli .diedi lo: ftipen dio comune , regolare , dc:ordinarios egli O edi buona voglia lo pre e. ade C. E non ando V.S. cerrando or queller, or-quello , per ritrovare chi ledicefse p rmi- Li “A nor: flipendrio? FOTO ¿AAA P. Padre il primoy al qualé parlai . of io ¿S. contele con” r colina cial tantó s Bquanto? > -2P¿N9 Padre > fi quietiffimamente + Tó glidifi; amefono fate date tante Melse* tre reali di limolina; vedi le vuoi celebra per lo flipendio comune y € eorrente; efe zaaltro dire convenne d'atcettarle. e C. Suppolto quefto, pote V.$ dilpenf: queñte Melse a minor ftiperidio- di “quello ricevé : Cost féñte con alcuni Moderni”, che taciuto/il nome cita Lumbier se faz. Tom 2.fragin amu: 598 fol (mibbysE%e con il coria Motále, «e Prado, dicoil mede- mo Torrecilla: wbi fiipra nun. 19; pag: 197. della x. imprefs Didorte , chey*rioñ ollaite il Decreto d'Urbano VIL : e dí Alelsan- dro VÍL puó il Sacerdote , al quale e dato mággior ibiperdio >, difoenfare ad ahri le Melse , dandone loro minore- y con quello pero, che día ad efi Jo-Mipendio gijalto'ye correntey e che ció non -(1 faccia: cónten- dendo , e eón concerto litigiolos ne f vada cercando:or Pima,-or-l alero”, che de dica con minor Aipendio: equelló, ehefe le ad- doísa y fappia , che Valero, cheglieleda,há ricevute- maggior (lipendio”, e > vio» pZA y
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