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Pe a ran a E a a Ta E E A A E Wi coo mein rm. AA n_n AS A e S me ta 2 e rr vadee A = A 1 E ” Mi A B de OS pa O nó SIA TE: ARA A al O ana Ps . hb ar Pm AA ¿ tas O AAA : 348 mette in grazia di Dio l'anima , e ció non ollante , noa celía la Ícomunica maggiore : Kanche , fe laícomunicae rifervata » el'in- íta neceflitá di confeflaríi-, che non pud evitar lenza [candalo ; pudo eller affoluto da' peccati, e non avendofi facile il ricorío al Superiore , al qualeé rifervata la cenfura, non íi aflolve da ella direttamente : Adunque e poflibile ftar'uno in [comunica maggiore, e non ellere in peccato mortale . 147. P. Padre, io non fapevo quefto , e cosi celebraicon mala colcienza.. C. Era V.S. [comunicato toleratoy 9 vi=- tando? ss de Bo rs -P. Padre tolerato. | C. Era pubblico , che V.S. era legato con quelta cenfura? P. Nó Padre , ma occulto. C. Póteya V.S. lafciar di celebrare fenza nota » efcandalo? P. Padre nó , perché mi fú ordinata la Meísafolenne, efe Vavefíi lafciata di dire, ayerei caufato molto Ícandalo. C. Elsendo V. S. [comunicato tolerato, elafua cenfuraocculta, pote celebrare [en- za peccare, e pote riconciliaríi , manifeltan= do la fua colpa, e Ícomunica al Confeísore, acció l'aísolvelse diretramente da'peccati , Se indirettramente dalla cenfura: Baíseo verb, Miffa 3. num. 3. 148. E qual parte del Sacrificio applicó V.S, achiglidiede lo (tiperidio? P. La parte , che proviene ex virtudes. Chrifi, C: Treforti d'effetti, dfrutti fi trovano nel Sacrolanto Sacrificio della Mefsa : P'u- no e quello, che procede da' meriti di Cri- flo Somimo- Sacerdote Eterno , nel cui no me y offerilce ; Valtro 4 quello y che Y ap- plica in perfona della Chiefa per le fue pub= bliche neceffica; dz il terzo, equello, che corrifponde al medemo Sacerdote » che ce- lebra , e fi elercita in quelt' opera buona , fanta > enteritoria. Quello, che celebra in peccato mortale confeguiíce i due frutti , quello de' meriti di Crifto , e quello , che sofferiíce io períona della Chieía, quantun- que non goda il frutto ex opere operamtis , che doveva corrifpondere a lui medemo . lsa D.T $3, part, quef. 82. art.6. incorpore. 149. 1l Sacerdote [comunicato , che ce- lebra con [comúnica maggiore , 4 in pee- cato mortales leg vitando, guadagna folo il frugto , che corrifponde a' meriti di Grito , Trattato X11. dello ftato de" S acerdort. e non il proprio , per elserne intapace per la colpa grave; ne meno quello , che s' offes riíce in nome della Chieía , perché , come queíta há: proibita la comunicazione in din vinis al Sacerdote vitando, non vuole , che ori in nome della medema Chieía : Se a [comunicato tolérato confeguiíte il frutto de' meriti di Criflto, e quello, che $ offeria [ce in períona della:Chieía :. ele volóntaria mente s' introduce a celebrare , come che pecca gravemente, perde il frutto proprio; che ad ello corrifpondeva : Se lo fi coltret= to dalla neteflitdy , né pudo fcularli da cele- brare fenza Ícandalo , giuftificandol prima colla confellione, non pecca celebrando , e guadagna ¡ tre frutti del Sacrificio, benché rimanghi la (comunica maggiore , fiache £ afolva dal Superiore , al quale e rifervata: Vide Ballezum ubi fupr. num. 2; 150. Da qui s' inferiflce y che il Sacerdo- te puó ricevere flipendio: y quantunque:ce- lebri in peccato mortale , ed anche fia [cds municato vitando , d tolerato ; perché in niuno di queíti cali lafcia id Sacrificio d'a- ver Peffetto corrifpondente a' meriti di Cri- fto-: Atqui, lo ftipendio li: ricevey applican- dola partedel Sacrificio, che corrifponde a' meriti di Criílto : Adunque il Sacerdote y che celebra in peccato mortale , d Ícomunica= to , vitando y ú-tolerato., puó ricevere lo ftipendio per quella Mella . 151. P. Padre m'acculo, che in una oc. cafione ricevei da due perfone (lipendio , € folo dif una Mella per tutte due. C. Chefondamento ebbe di farquefto? P. Padre) mi parve poco», e tenue lofli- pendio, che cialcheduna di effe mi diede. C: Quantole diedero per cialcheduna? P. Padre, unreale diargento . , C. E quanto fuole daríi per (tipendio r8. golarmente? P. 11 Sinodo affegna duereali di argento. C. Eregolarmente sufa dare due reali di argento? E Padre , d'ordimario folo un reale li C. Lo ftipendio per la Mela fi reputa giufto , quando ein quella quantita , Ch ordioa il Sinodo, y Pafo; e le Pulo ha gia: prevalío contro le Conftituzioni Sinodali » quello (; reputerá legittimo (lipendio, che regolarmente coltuma daríi : 8c anche dato calo, chelo (tipendio ordinario; che colla ma daríú , fofle due realidiargento, 7 Es

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