BCCPAM0001175-5-0100000000000
Eu Bs AO 338 rompere il digiuno paturale fi ricercano due condizioni ; l' una y che li mangi,.0 beva qualche cola ; e Valera y che quello; che singhiottiíce, fia per modo di-cibo:y-d- bé- vanda. Daqui vienes cbe,il tabacco in £u- mo, 4 in poluere.non rompe il digiuno na- turale , quántunque paíli al petro; 0 ltemar- co y perche non li piglia per modo di cibo, 0 bevanda , ma per modo di-relpirazione: Sic Cabpenlis tam, 2. tra2.22. difp. 9. feta. mum. 46. ll tabacce , che 4 piglia per bocca: , Le - Susiche: cola diclía: apollssamente vasnello ftomaco > rompeildigiuno naturale; ma noñ do 'vurta la faliv , e tabacco fi getta fuori dibocca: Sic Diana pare, 5: 4ra?. 13. re- fal. 4. $. Verum-meda , perche ¡il tabacco-in foglía li piglia al modo del cibo ,' maltican- dolo: «Adunque , fe pala allo ltomaco, rom- pera il digiuno; efe non vi paísa , nol rom- pera; perché non fará come cibo» né bevan- da: 1l certo e: y. che quantunque non.s' in- ghiottiíea , lará.coía indecente il pigliarlo avanti la Mella, ne: devefi pigliare-: 1'uno per la.riverenza del Sacramento. : L.altros parche per-qualche accidente ;-«X ¡inavver= tenzae facile, che auelcha caía path allo (Lo- máco: gindico altresi poco decente ufare il tabacco ¡o' fumo avanti la Comunione ; E tempre comfiglierei , che non li prendeíse pri- cs: mes cosa per y me; te fi piglialse per qualche necelid +3 00009 , 1 ] Lai 146. P; Padre , nvacculo: giorno ritrovandomi molto.aíses te, mi lavai un poco la y Melsa , efentii % Ll acid > : O. Lalció Y. S. palsate: avvertentemente quéefta goccia d'acqua? 9 añ allo fhomáco: P. No Padre, fúflenzavolerlo,. 3 510 64 C. Ben pote V..S. celebrare fenzaÍcru- polo-alcino n: perché-in quelto cafa paísó quella goccia d'acqua per modo di faliva:» d,relpirazione +» e non per modo di bevan- da; epaísando in queíto modo , non rompe ibdigiunó maturale, , come dice Bonacina a0m, 1.dilp 9. de Sacr, Euch, quel. 8. puné. 2. mum. 6. Lo:.ltelso e”, fe lavandofi le mari qualche geocia allo Momaco ] che né meno romperebbe ¡il digiuno naturale-: E quantiónque-aleuni fentano , cheil pi- gliar un: pogo «di. carta', cera, legno , ar- gento » ore, d colé fimile , rompa ¡l digiu- nenaturale; E' pero probabile.il contrario, Frattoto XUL. dello foto de: Sácerdit. 00) e - come dice Leandro del Sacramento Terr; y; traR.7, dilp, 5, quéft, 43.. perché queñe cole ne alimentanos, nc. fispigliano per modo' di cibo , 0-bevanda:: ¡Adunque non romporo il digiano -natarale,', «vé meno "lo rompe quen «Che alsaggiando il cibo' » che'4 al oco »-calualmente;, e Senza- intenzione ne ingbiotriíce qualche «minuto fragmento meícolato colla. faliva ; come' dice Caltro Palao part. 4 2trabh, 21. dif. nic. punél, 15, num,8, Ne quello, che de'fragmenti, che della-cena-gli reltarono fra' denti, paísa:al. lo ftomaco ; come dice Layman Tem; z, lib. 5. tradt.qcapá fubaum.18..$. Carerum: peró [ente con Paludano > che , Le s' inghiota tiísero a polta fatta, romperebberó.il digin- no naturale .: -Lo l leíso lente Bomaci na bi fupra : quantunque tenga per. probábile ¡ contrario Leandro del Sacramento re! lidogo pr citata y 9. 8:con Enriquez y. Tabiena; altri. ar ' PARTE: IL Della decenza nece/Jaria:per eolebrare la. Sinator an: mM +3 e *4 ph di e 12. Pp "ace y Padre, che in una 0c- - mipofi a dir Melsa, fenza era , 010 y Croce nell' Ajtarc y é € celebravo > olservando 1'Adé' By viddi , che mon.v era la Croce. 588 CG. E quando Y. S, s'avvidde, che viman. , cava la Groce, non vela fece portare 2 P.-No Padre ;. per, non.dar. nota; e non perturbare la gente ,-lotralalciai. 35 C. E non veraGrocealcuna/dipisita nel: Quadro dell Altare? 00 o ctiio oo 0bros Bobdra ib 3 orciouirmos 5107 padds -£. Esa.vicina, all; Altare , di modo che y V.S: alzara quella gli .occhi con lacio ina: f re o Ñ e Mm. 5 -cP. Padresi, nel medemo Sacro Conyivio esadipintala Croce. 0 ot oo + Quantunque alcuni Dotrori::, che ci- ta Fagundez ¿11. prec.lib, 3,6Ap:24, MIN FA: dicane, che e peccato mortale celebrare ¡a Altare, Le é Croce: o + opinique non percato mortale, come dice Machado, Tom. 2. lib,q. PArs,. Irot. 1 ts doc, 3. num. 4. Villalobos Tem.1; trat.8, dile. 26. num.6. Esbenche Gavanto dica. fapro.1 Reni del Me/fale y part, 1. trat. 10.de11.D. che non baíta., che Grace lia dipinsa nel! ! , == Alt-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz