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Cap .IK.de* GiórmizOre e Digivivopercelebiare. 337 ora-avanti.yoch' ela il Solé" *Adunque un” oraavanti; che il Sale elea; e non primas pudo. cominciaríi la Mefla>8 Non: parlo: co” Riegolari y che-per privilegio “porno comin= ciare la Mella: fubito dopó”Mattutiño: $ $ alle due dellasNotrep comédice Diana ibi; Sc anche5iquando fia netefarlo, per: dar il Viatico:ad un' infermoy Hipub: dire a mez- Za notte la Mella ; malnon per viaggiare Con pidcomodit+, e lecito'al Sacerdote pri. vato dire la Mefía piú- di buon' ora di quello s'edetto.. Layman Tom21b.5. trat.s. cab.4. mus. ea smos - 112.P. Padte e'acculoscheun”altro gior- nohódetto mol o tardila MeÑa; > > l G::,A cheora lacominció 2: * * P. Um orá doppo mezzo gidrno . €. Cón qual motivó? pap > y P: Vi fil in que! giornó proceffiohe;' e Sere mone , e quando fin? la Mella Lolenney era un” ora dopo mezzo giorño . SA C. HA V.S. qualche Melfa fondata, che Vobbliga celebrare dopo Méla gráhde ? P. Nó Padre; ma ho divozione di celebrar fempre dopo la Mefía Maggiore”, ácciorche alcuvi (onnolenti y epigri non rellino fenza Mella: 8c in effetto molti non P'áverebbero lentita in:quel giorno; feio noñla diéevó la quell' ora. €: Lora ultimade! giorno , nella quale e lecitó celebrare”, fecondo le rubrithe , eil mezzo giorno ; ¡l quale, non"computando- lo:con rigor matemático”, fentono alcuni , che non fla; in quanto a quello; in' punto indiviibile + e ¿he un' quartó , Se anche qualche poco'di- piú dopo pud cominciarfi la Mella y: Veda Diaria /upra refol: 34. A- vendo giulta cauía y qual"$ quella) che V. Ss. ebbe ¡pen Pemisciaro , € dire la: Mefa! a quel dra y come dicé Layman nel luego citli. 05 Mom: 4 Er aggiunge cón Enriquez, Mis randa, e Rodriguez , che il Sacerdote oécits pato per occafione diqualché viaggio puó -Co- minciare la Mefla un” ora dopo il mezzo gior: ne. IR eligiofi hanno privilegio di celebrar El os 4 tréhore dopó'“mezzo giorno ; co- Had ok ae ella Croce dice Diana: 13. Pi MPatculo Padres chein una occás . fonecelebraiinur? Otatório y nelquale non vera liceriza di dir Mela: > cb de - E peravánti vera queña facolt3?=" P. Padre si; má fir conceffa per tempo li- mitato; e gi era paflato, efinito C. "Aveva: V. S. la Bolla della Cruciata? P Padre tira rs G.- Nella comune - fentenza de' Dottori, ché taciuto ¡briomecita 5 oe liegueil P. Mat- teodi Moya: molle fue Caller; Tomot:trabi. 2. dilp3.-quef a. $. 2 num:9. non edecito cele braré in Oratorio particolare, eflendo finito il tempo della licenza del SommoPontefice, abbenche fa col privilegio della"Boliá delia Cruciata :> la-contraria fentenza tengo per probabile , :e'la fieguono Tomalo Hurtado Tom, 2. refol meral.trat/12, cap. 1. num.2177. ¿e altri, che cita Moya ibid: $. 1. mum 4.04 qualidicono y cheper il privilegio della Bolla della Cruciata dlecito celebtare in Oratorj cheper-avanti avevano conceflione Apoftoli. ca > »per poterviíi dir mella; quantunque fa finito il tempo della concelfione ; cón que. fto, chel'Oratorio fia decentes enon abbia fervito a cole profane : perche- il privilegio; che concede Sua Santitá in: queÑti cali, quan= tunque primieramente- miri- alla períona”, fecondaria ,' 8 indirettamente- iñira altresi al Luogo: Adunque: benché rifpetto :della perfona ( per efler.morta) 0 tramutatali di cala ) fia terminata la conceflione , rimanen= do decente il-luogo ¿' rimane facoltá , che quello y qualeaverá un'altro privilegio (co ns e quello della Bolla ) pofla celebrare in elo. ' 114. Avverto di pallaggio y «chei Regolari, in virtú de' loro privilegj, ponno celebrare in Iimiglianti Oratorj (:benche*fá finita laácón. ceflione del Papa) Sc-imquiblivoglía luogo decente '¿ come nol contradice P'Ordinario. Vedali Moya sel lnogo citaro , q: 3. per totam . Etil N. R.P. Torrecilla melle Comfult. trat.3. confuda. 8. mum, 1.0 frog. 115. P. MaccaloPadre ¿+ chemolte volte ho preío tabaeco avanti dir Mefía.. A 9 C. Eche forteditabacco piglia V. S:? “P.-D”ognilorte, in foglia, in polvere , in fumo. C. Glie n'andava-qualche poco: nello fo- maco ? P. Padre del tabacco , che pigliavo per bócca niente ve'ne pafíava; di quello y che preodeyo lin: fumo, Se in polvere alcune pe; ne(cendeva al pertoper le nari qualche cola ;-:! 4 ot sv “C+*Cofa certa e y chefotto pena dí pecca mortale € neceflario il digiuno naturale per ricevere Euncariltia; ne(1. dión ueÑlo par- vit4di materia: deve pero avyerti y che per Y rom- AR Hi A 7 4 úl: 2 eS a mo - A A o y O RRE ii BM pu e
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