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E de A A A > Aman. IA 0 icii il 3 | l AD AN PE Ci e er P. > e ace A. e a CR o > A A , AL een res a en e A a e al E a - ii o Ra > a 0 a ART ADAA 314 miadeflo , per elercitare i Minifterj dell'Or- dine? SIBSLES - C. Non dice V.S cheé giá arrivataallerá fufficiente? P. Padresi, hd gid vent'otto anni . C. Adunque V.S. nonhá dibifogno d'ef- fer difpenfata 5-0 abilitara; perche quello , che in buona fede s'ordina avanti Petá competente, ¡o arrivando ad haverla , refta abile per gli efercizj degli Ordini; comedi- ce con Hurtado , Villalubos, e ConinchyDia- pa bi fupr. Perché, fe quello, che fordina avanti )'etá competente con buena fede, mon incorre nelle ceníure : Adunque in ar- rivando alP eta [ufficiente, non averá bilo- guo di dilpenía per Pefercizio de'fuoi Or- dini. 22. P. M'acculo Padre-, che hd can- tato molte volte folennemente 1 Epifto- a «Ke Evangelio , flando in peccata mor- tale. C. Per peccato mortale lo condanna Fil- liúcio Tom. 2. Fráz. y. cap. 6. num.87.. e con- viene con quetta Autore , Angelo, Silveltto ,. eCajetano, apud Villalobos Tom.1.Tra*, 4.. dific. 14. num.7. (enon difáic. ro: ut male cit apud Dianam- part. 3. Tra?. 4. refol. 195.) La contraria opinione difende Villalobos ¿bz, Coninch , Suarez)» Sr altri, che cita Diana ibi: La ragione e , perché non ve precetto chiaro , che obblighi ad eflere in grazia y per cantare VEpiftole, ne gli Evangeljfole mente: Adunquenon deve 0 dato in quelto fteflo , aggiunge Valquez +7 3. pure. difp.136. cap.4. mum.4. che ne anche peccato veniale commerte quello , che canta folennemente PEpiltola, 0 Evangelio , peró ibcontrario tiene cov Lugo, 6 alcri Diana part. 9 Trat, 7. vefol. 58. $. Imo: Perché s offende quel dettame » che dice , Sanéta fanédó tractanda funt., 23. P. M'accuío Padre , che non potenda finired' ordinarmi dal mio proprio Veícoyo , finfi una Dimifloria, e con quelta m'ordinai in altro Velcovato. A C. Suppongo la grave colpa di Sacrilegio , che V. S. commile in ordinarí in queíto modo . Sapeva, che vera fofpenfione fulminata contro quélli; che fiordinano in quefta ma- niera ? P. Padresi, C. Se V.S. avelle avuto ignoranaa y che non folle crafía y Y fpina , non farebbe in- Trattato X1l. dello fíato de" Sacerdot;. coría: nella folpenfione , fecondo quello che dico me! mio Tom,1. delleCorferenz, Trans Seél.1. Confer.2. $. 4. num.40: Wa avendo: avuta notizia. della folpeníone, v' incorfe+ la qualecentura e di Pio!Lin unafua Cofii- tuzione , Checomincia : Cinex Sacrorum e la riferifce il Bollario Magno, Tom.1. fol. 389. mun. 7. ; 24. Hi celebrato V. S: Bt efercitato altri atti folenni dell Ordine, flando legato com quefta cenfura ? =P. Padrési.-> C. E ftato perinefculabilenecefitá , d per evitare lofcandalo? P. Padre, e tato, per peníare che folle necelfarioandare a Roma per la difpenfaze per non attentarmi maniteflare ilmiopeccato ad alcuno, hó contraftato.collamia cofcienza , e celebrato:in queltomodo.. C. Credeva V. S. d'incorrere nellirregola=- rita , per celebrare eflendo lofpefo? P. Padre si. C. Cofa chiara e, che quello, che eflen= do legato di [comunica maggiore , fofpen» fione , b:interdetto (-quantunque fiano: oc- culti Y celebra , d elercita folennemente altri atti dell” Ordine: ; incorre in irrego- laritá ; ex: capi un, de fent. excem: in 6. le non fe feufa per le necefica 319 caufa, che: l'obblighi efercitare fimiglianti Uf evitare lofcandalo. O per evitare Pignoranza , come dice Balto Verb. Irreá gularitas 9. num 5. Pero V.S: che operó con mala coícienza, e con notizia di queltaps= na , fuoride” facrilegj, checommifletutte le: volte , checelebró , d.elercitó folennemen= te gua dell Ordine , ¿incoría in-irregola» ritd.. P. Padre», lo confeflo ; ma come hi4 ora: «da fare ? il mio peceato e occulto, e non poffo andare a Roma; né so , che rimedio pi» gliarvr. : C. Non safiligga, cheil rimedio e facile perché y eflendo la fofpenfioneocculta, puó il Veícovo allolvernelo in virtú: della facol- 14, che gli concéde il Concilio Tridenti- no Self 24. cap.6. de reform; come con Avi- la y e la comune, dice Diana » parf. 1T, Tratr;6.refol.q. E fell opinione: probabilif- fima de” Tomiltt y che- dice, che ecenfura l irregolaritá contratra ex delicto (qual € quella , che V.S: hxincorfo, per aver eler citatogliatti dell Ordine , effendo fofpela) pudo altresi il Veícoyo: difpenfare o ice

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