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E poco zelo d'alcuni Confeffori. xix morare i danni manifeíti, che nece/fsariamente hanno da feguire dall imperizia del Conteísore ; quando ftá gridando la Veritá eterna , e P'in- fallibile Sapienza di Crifto Nofiro amorofo Salvatore , che fe un cieco (1 pighia per guida un” aliro cieco-, e certo il precipizio d'entrambi: Cecus auem-f.caco ducatum prefler , ambo in foveam cadunt : Sealla cecitá, chei peccati hanno caufato nel Penitente ,s'aggiunge la mancanzadella vifta nel Confelsoreindorto , che há da guidarlo-, Puno, e Palero caderanno mileramente nella foísa profonda della perdizione : Se il Piloro , alla di cui vigilanza ftá fidato il governo.della nave , é nella nautica poco efper» to , ignora ivortici, non sá le linee , né há cognizione de? [coglí , chi du- bita, che ron potrá condurre il legno al porto bramato,e ch” egli, e quel. Ji,che”l heguono, periranno miferamente frá le fpume dell onde del fie- ro elemento? O Confeísori ! Pilori v'ha coftitunito il Cielo , acciocché nella nave de” Sacramenti conduciate l'anime alla bella Cirtá della Glo- ria per il turbato mare di quetto Secolo:: le borafche de? peccati fono fre- quenti: Je tempelte dellecolpe fono molto famigliari , perché fono molto impetuoli i curbini delle sfrenate palñoni: furiofi venti fono i mal domati appetiti , fe ignora il modo di governar con deftrezza quefte navi¿ne pur fonoficure le voftre: fpirituali vite; perché nella voftra imperizia arrifchiatee la voftra , ele colcienze alerui. Spaziofif- limo campo e la Teologia morale, v'é molto da faperíi , St e necefsa- rio itudio continuato , per apprenderequello , che non [1sá, e per non fcordaríi quello ,che vi lid apprelo: Selo ftudio € poco , o niuno; come s'acquilleranno le notizie neceísarie , e ficonferveranno le gia acquifta- te? Scienza difkicileéJacura dell anime : oh poteffimo piangere quelle tante, che per imperiziadel Medico fe ne reftano inferme ! Quis me- debirur mi? Nullas ; quia vel idiora fune. 12. L'altra caufa di non rifanarí anime, cheallega il Porporato ,é, perché ; quantunque i Confeísorifiano dorti, non vogliono rifanarle: Vel fi fcivne noluns ; Non vogliono curare le anime inferme quel!i,che po- tendo applicarí alla lor cura , periproprj comodi , omifhione , oziofi- tá, 9. pulillanimira,non í danno al fruteuofo impiego del Confeliona- rio: inutilifarannole mie ragioni,per perfuadere alcuni di quefti fogget- ti, che prefi dall' amor proprio ritroveranno mille motivi, per inorpella- re la loro fcufa: ben potranno indorarla avanti gli occhi umani, ma non so; fe tutti faranmo fcufati avanti agli occhi divini:oh So potefl1 ponde- rare all? anima una Sagra parabola del noftro Sapientiffimo Maeftro, e levero Giudice Criflo Giesú ! Ad un fervoconfegnó un talento, glie ne dimandó conto, glieloseftitui, e locondanndalle perperue tencbre-: Jnarilem fornum ejicite intenebras exteriores: Aveva quetto Miniftro difipa- to il confegnato talento? No; intiero glielo reflivui,quale Paveva ricevu- to: Ecce babes,quod tuumeft;edenevácondannato ? Si: e che fará dico. loro,che malamente confumanoilor ralenti , e pegg1o impiegano le po» renze lení, forza; e roba; fervendofene per offendere Dio e ana 2 quefto Matth. c. US. Y. 14> Marth. c» 15y. O»
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