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“a 397. DIALOGO TRA IL CONFESSORE, ED IL PENITENTE. SECONDA PARTE. ERA TIEATÍ NTE DELLO STATO DE SACERDOTI. Ne fcribam vanum , dúc Pia Virgo manum, La lettera C. fignifica Confellore, e la lettera P. Penitente . Di principio alla Seconda Parte della Pratica partic ari) collo faro Sacerdorale, rifervando per la Seconda Parte « alfufamente . CAPITOL O 1 Del? Ordine. " Accufo Padre 3 d'uno | ícrupolo, chenvafMig- YN 30, fin dal tempo, che Md mi fon” ordinato . C. Elo(crupolo , fo» pra» fe fiaordinato va. lidamente,o purefe l'ha fatto lecitamente? P. Padre fopraVuno, e Paltro. C. Adunque, dica V. s, quello, di che le rimorde la colcienza. P. lo, Padre, ero dubbioío, fe ero ftato confermato; e per tralcuraggine di non far- ne diligenza-, mi fon ordinato con queño dubbio. C. Stimava di peccare quello dubbio? P. Padre, molto ne dubitavo , etemevo . C. E non depoíe con qualche ragione pro» babile il dubbio , che aveva nell' interno? P. Nó Padre, ma operai con ello. C. Adunque ella pecco gravemente ;, Or- » Ordinandoli con eb'e il Primo S ale toccheroicafipid pratici, che fpettano all Ordine, Titolo vil E » Lele Conferenze il trattare . (nella quale bo da tratrare de' ari >» € Superiore agli altri ; nel Ufhicio, e Mea, quefle materie pin dinandofi in quefto modo ; perché operare con colcienza praticamenxte dubbioía in materia grave, e peccato mortale ; opero V.S. con colcienza praticamente dubbia , 8 in materia graye: Adunque peccó mortal» mente. Ben é vero , che poteva V.S. deporre il dub= biodella fua coícienza, 8 ordinarí lecitamen= te » quantunque dubitalle, feera Confermatoz 9 n0 ; le bene avelle laputo di certo , Che non Pera: Perché,quantunqueil Concilio di Tren- to; /2/s. 23. cap. 4. determini, che prima degli Ordini li riceva il Sacramento della Confer- mazione : pero, cid non oltante, infegnano So» to , Vittoria, Suarez , 8c altri , che non é pec= Cato mortale ricevere gli Ordini, lenza che fia preceduta la Confermazione, il che aferma ellere ormai comune Diana part.2.trat.16. ref. 4. A anche Moya melle fue Seler. part.2. trat.4. Mijcellan, que 11 .num.1 y. inferiíce non efler peccato veniale l'ordinaríi fenza ricevere- la Confermaziore: E lo prova, dicendo, che Pie= tro di Ledelmasé altri inferiícono.non ellere veniale 'omniettere la Contermazioné, quan- dos'hanno da ricevere gli Ordini » perché non véprecetto, che comandi la ricezione della 2 Con- Y

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