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A Veyperabili Sacerdoti. 305 efempio: Srima grande deve faríi di quefta Fortezza Spirituale, alla di cui guardiz aegno 1'Altiffimo eferciti di fpirici Angelici : 11 Cielo la ftima, perche conofce il fuo valore : l'Inferno la perfeguita invi- diofo della fua bellezza: Dio la compró ágrandiílimo prezzo , perché conofce la fuaeccellenza: dy /5 propter ¡llum Cbriftms Pegue fudir , quid. magnum tu facis , fi per exbortationem tuorum verborum jacentem eri- gas ? diceva il Grifoftomo . Sará bene, che noiSacerdoti , e Mini- ftri della confelfione non facciamo conto di gioja si maraviglioía ? Supplico umiliato , prego boccone á terra, elorto genuflello , e per le viícere di Giesú Crifto fcongiuro quanto m'é pofíibilei Padri Sacer- doti, che attendano folleciti á quefto glorioflo impiego : non fug- gano il travaglio d'un Confeionario , nel quale ponno fare a Dio un fervizio si grato, e dí tanto giovamento a' peccatori: affumano quefto miniftero pienidizelante caritá : non Pefercitino per rifpetti umani , né per fini terreni : non fiedano in quefto Sacro Tribu- nale , per cerimonia , per fpedire le genti , che vengono a” loro pie- di : lo faccino con quiete , udendo con pazienza i peccati y elami- nando con amore i poverelli , ruftici , edignoranti , foffrendo con rolleranza Pimpertinenze d'alcuni, eflortando tutti ad emendarí: de” loro vizj , ponderando al peccatore la bruttezza orribile dell offeía del fommo Bene , la bellezza della grazia , che perde colla colpa , Porroré , al quale riduce la fua anima coll efecrabile deformitá del peccato , la gloria eterna, che perde, e Porribil Inferno, al quale fi condanna , e fopra tutto Pimmenfía bontá dell Onnipotente , dal quale s'allontana, peril vile, mifero, e difpreggievole diletto della colpa . Tocchi 4 bell”agioil polío al peccatore, che infermo viene alla (ua prefenza; coníideri le fueinfermitá; noni fpaventi de' pecca- ti del fuo prollimo: abbia compañione de'caduti , tratti con caritá chi ne há di bifogno, loriceva con amore, gli prefcriva medicamenti proporzionati , applichi la foddisfazione ; che merjtano ¡ fuoi peccati, e gli aflegni rimedj opportuni , per cautelarlo dalle reincidenze:. no'l elafperi con mali termini: non gli moftri faccia Ídegnata : no'l ri. prenda con parole afpre : animi il pufillanimo con foavitá dolce , ri- metta Poftinato con forti ragioni, chelo difingannino : con niuno íi porti afpramente, tratti tutti come figli, e parte del fuo cuore ; ri- prenda il vizto con parole vive , mefcolate di foave caritá : gli pon- deri la gluftizia Divina con ragioni chiare , accompagnandole con maniera pacifica : confideri , chela falvazione , O dannazione del!” anima, pende da fare, ó non fare bene unaconfeTione; e che il faríi aale, O bene, pende in gran parte dal Gonfellore, e fono innume- rabili quelle £i fono fatte male, per colpa de' Miniftri del Confefñio- nario. Quando (tá confeflando uno, non peníi, che ve ne fono mol- tifiimi altri da confellare: attenda per allora folo 4 quello , che ha a” piedi ; Non gli dimanderá Dio conto d'averne confellaci pochi in una . V matti- D. Chri- Olite

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