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Pa a A pa : = = === pS N p - , wr. PEÑA E oa can — » AS A a 1 pa a A ! j ! ' l , pi A "Y: MN a 4 y 2 NE E 4 ' ' o Threnor. €. 1. v, 10. Luc. c.17. 302 Perorazione Deprecatoria a” Cieli d'allegrezza , e d'ammirazionealla terra ? Dove ¿andata la pa- ce, che con tanta premura incaricó il Figlio di Dio in terra prima d'aícendere al Cielo? Dove é la povertá'di Ípirito , e 'umiltá che Cri fto co'I fuo elempio laíció raccomandata a” fuoi fedeli, quando 4 vede tanta cupidigia , St ambizione ne? Cattolici ? Dove la purirá della vita , lafoggezione alleleggi Divine , ¡'ubbidienza a* Santi Co. mandamenti , chreil Redentore praticó , morendo perPubbidienza in una Croce? ció, che fi vede, fono rilafTazioni , trafgrehioni , SK inob. bedignze : Dove e il rifpetro al Sacro? ildecoro al Divino? 7. Dobbiamo piangere con fentimento., che tutre le vie fono vizig. le; omnis quippé caro corruperat viam fuam fuper terram ; eche dtata tale Paftuzia , Pinvidia, eP'arte del nemico , chein ogni forte di ftato,fenza perdonarla al,pin Sacro , há poíto le mani: - Manum fuamomifir boflis ad omnia defiderabilia ejus : e perché ? come é venurta si lagrimevole ftrage? quia -vidir gentes ingref]as Sancinarium fuumy de quibus preceperas ,ne in- trarent in Ecclefiam tuam: Perché entrarono nella Chiefa quelli, che do- vevano ftarne di fuori.. Si fecero Sacerdotiquelli , che-dovevano ellere Laici, s'affentarona nella Catredra del Confellionale , confellando; allolvendoquelli , che dovevano legaríi in quefto Tribunale : Sidiede carico dell?anime 4 quelli, a? quali né pure (1 poteva fidare la cura de? corpi: fi confegno il governo della Chiefa a quelli , chenomerano ido- nei, per governare la lor cala: Mi diano licenza didirlo., e me la per- donino ¡ Venerabili Superiori, le glie la dico; Si forté permittunt ingredi gentes in Ecclefiam Dei , de quibus preceperat me intrarentm cam. Ob quam difiriélum judicium minatur Epifcopis3 ali fque Prelatis , fi negligencia curam fuam agant , (a non:opportane provideant faluti animarum , pro» bando: accurató , anidoméb Jime) quibus Dominicem gregem pafcendum tradunt . Porfa iment_merita , aptitudinem, fcientiam, -pietan sem Sacerdorumy an Confeffariorum partes adimplere valcant? An Sangui- mis Chrifti participatio eorum manibus congru? dari poll? 8. Penfo, che molte volte (1 fidi la cura dell*anime 4 chi noné-atto ad efercizio tanto fublime, per fcularíi da fimil*impiego quelli-, che potrebbero elTerne idonei: 'nésó vedere ¿come non temano , etremino queíti, che potendo in un Confellionario , 0 Pulpito raccogliere molti frutti per il Cielo, non s'applicano á minilterj tanto eccellenti per lor negligenza , trafcuraggine , edifíerro,adducendo altri prere(ti, e caufe, per colorire la lor tepidezza. Da tutti fr sá quella Parabola di San Luca ,: nella quale comando Giesú Crifto , che fi tagliafle , e (i git- talle nelle fiamme la ficaja infruttuofa + Succide ergo illam , ut quid eriam terramocenpat? QuefY albero , dice la Gloía Morale , fignifica le perfone Ecclefiaftiche , che piantó Dio nella fua Chieía , acció vi frut- tallero: perarborem fici fiznificatur queliber perfonain Ecclefia Dei plantara, ut fruétificeribi: fe quefte piante le ne reftano fterili, Kavendo avuta la coltura delle lettere, egrazia del Cielo , nonrendono ftutti; guada- » gnan-

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