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300 Perorazione Deprecatoria chio lo fchietto di chi la dilinganna; in ella ( premiano le racco. mandazioni, e nons'apprezzano meriti; trionfa il perverío, e geme accontanato il giufto: Diamo una Ícoría a” Sacri Temp), etroveremo, Dio buono! profanato il Santuario del Cielo, convertitoil Sacro in profano; ritroveremo iviccchiincauti, fe non impudichi, paroleim- modefte , tracti mondani , X altre abbominazioni , che obbligano ad un muto filenziochi non vuol offendere la verecondia: Andiamo + Sacerdoti , feé permello elaminare queíto Santuario: e che vi vedre- mo ? Angioli nella puritá ? Serafini nell? amore? Cherubini nella (cien. za Celeíte? Soli nello fplendore delle virti ? Elia nel zelo? Paoli nel. ¿lo fpirito Apoftolico? 'Anacoreti nella ritiratezza 2 Antonj, € Ta. -rioni nella penitenza? Quelto doverebbe ellere; e cosi deve prelume.- ip Hero, re la pietá ; peró Hen! Hen?! piange San Bernardo: Domine Dens ! guia Sup. can Pf funt in percufftone tua primi , qui videntar in Ecclefía tua primatum dili gero, gerere principatum , arcem Sionoccupaverunt ; Non efi jam dicere , Helm. in +2? Populus , fic Sacerdos ; quia nec ficpopulus , ut Sacerdos. O” non (í pop. verifichi Palcuno quello, che dice Helmeflio: Es quid ef Sacerdos fine fcientia Divine legis? Sepulchrum patens , plenam immundiriis : putear abylfí , laqueus mortis , retediaboli, janua inferni, [peculator cecus , eques fine equo, miles fine gladio , negotiator fine pecunia, agricola fine femine, avis fine alis , corpus fine anima , lncerna fine igne ; muras efh”, opprokrir bominum , Ls abjcétio plebis. A 4. Se di qualche Sacerdote pudo dirfi , ch? ignorante, e che non ha notizia delle leggi Divine, S obblighi del fuo ftato, e manca nel? adempire PUffcio facro, SKimpiego Divino, cheha, nevive, comé deve, ed há coftumi indecentigquelto tale fará un lepolcro aperto, che elala il puzzo dell ab bomin: tone, che porta rinchiufo nell”interno*: Íará un pozzo profondo dell'abillo affondato nella voragine delle prave fue pañioni: fará laccio della morte, e retedi Satanaffo , allaci ciando la fua anima collé co!lpe, e quelle de fuoi profmi co'! maP 'efempio; fará porta d'inferno quello $ che doveva condurre le anime alle porte della Gloria; Sará come la guardia cieca, che non puó cono: Ícere Pinvafioni nemiche, né difendere il Campo raccomandatogli ; fará come il Soldato fenz”armi, che facilmente € vinto dal fuo' con- trario : come il Mercante fenza capitale, che e neceflario viva fenza credito, e facoltá: come! Agricoltore fenza grano da feminare, ché per alcun“modo non gli riuícirá di raccogliere: fará come Puccello fenz” ali , che non potrá volare verfo il Cielo, e refterá allacciato dal terreno, ecáduco: fará come il corpo fenz”anima , uncadavere fetido ne” vizj, morto alla grazia , e virtú: farácomeun candeliere eftinto , che lerye non di luce, ma d'imbarazzo nella cafa di Dio: fará in fine muto per perfuadere il bene coll elempio, eftaccare dal male colla dottrina? refterá efpofto al vilipendio del Popolo ,-e difprezzo delle senti ; opprobrimm bominmm + Es abjechio plebis. e 0] ee > A A o e ap ot DE na o a + .. e a ii IN SRT _ > ea ” PS A A A E2d ee O E EA ke E O de da. A Pf o e A O TR en A O O A ce RAR Y RMN 7 q om o AS El | 0 NN Ni A, 2 : A $. Per

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